Milano, Scalo Farini.
La notizia circolava da tempo, ma fino ad ora non era stato svelato chi avrebbe firmato il progetto del nuovo quartier generale di UniCredit. Dopo aver lasciato nel 2014 lo storico palazzo in piazza Cordusio per trasferirsi nella torre progettata da César Pelli in piazza Gae Aulenti – sede non di proprietà – la banca si appresta finalmente ad avere un headquarter di proprietà.

UniCredit ha infatti annunciato con orgoglio che sarà lo studio Herzog & de Meuron, uno dei più rinomati e prestigiosi al mondo, a progettare la sua nuova sede milanese.
Il futuro edificio sorgerà nell’area dello Scalo Farini, uno dei progetti di rigenerazione urbana più ambiziosi in Europa. L’intervento comprenderà, oltre agli uffici della banca, spazi verdi, residenze, social housing, servizi e altri spazi a beneficio dell’intera città.
Il nuovo headquarter di UniCredit sarà un modello di integrazione sostenibile e inclusiva, contribuendo alla trasformazione dell’ex scalo ferroviario in un’area moderna e vivibile, in linea con i valori di innovazione e responsabilità sociale propri dell’istituto bancario.
Attraverso questo progetto, UniCredit intende non solo dare un nuovo impulso allo sviluppo urbano di Milano, ma anche offrire alle proprie persone un ambiente di lavoro moderno, sostenibile e all’avanguardia.

Herzog & de Meuron, fondato a Basilea nel 1978, è uno studio di architettura di fama internazionale, autore di opere iconiche come lo Stadio Nazionale di Pechino, la Tate Modern di Londra e l’Elbphilharmonie di Amburgo. Per la nuova sede milanese, lo studio propone un approccio progettuale integrato, che coniuga rigore architettonico, innovazione e un’attenta valorizzazione del contesto urbano di Scalo Farini.
La realizzazione dell’edificio avverrà in parallelo con l’intervento di riqualificazione dell’intera area, in linea con le più avanzate tendenze internazionali in materia di sostenibilità ambientale e rigenerazione urbana. UniCredit ha già avviato l’iter amministrativo per ottenere l’approvazione del progetto.
Herzog & de Meuron si distinguono per originalità e creatività nel panorama dell’architettura contemporanea. Ci si aspetta dunque un’opera straordinaria e distintiva, come già dimostrato in altre grandi realizzazioni: la Fondazione Feltrinelli a Milano, l’Allianz Arena di Monaco, l’Elbphilharmonie ad Amburgo, il 56 Leonard Street a New York, solo per citarne alcuni.









Andrea Orcel, Amministratore Delegato del Gruppo UniCredit, ha dichiarato:
“Siamo entusiasti di collaborare con Herzog & de Meuron per la nostra nuova sede. In qualità di banca che ha come obiettivo fondamentale il progresso delle comunità, siamo fieri di poter contribuire alla rigenerazione di Scalo Farini. Il nuovo headquarter offrirà alle nostre persone un ambiente di lavoro accogliente, sostenibile e innovativo. Questo investimento rappresenta per noi un’opportunità non solo per restituire valore alla comunità, ma anche per rafforzare il nostro impegno sociale e ambientale nel territorio in cui operiamo”.

Jacques Herzog, cofondatore dello studio, ha aggiunto:
“Progettare la nuova sede centrale di UniCredit ci offre la possibilità di continuare il nostro percorso a Milano, città in cui abbiamo già lasciato un’impronta architettonica importante. È un grande stimolo poter lavorare per uno dei principali istituti bancari europei. L’edificio non sarà una torre chiusa e isolata, ma una struttura organica, immersa nel verde, che offrirà spazi di lavoro di alta qualità e pienamente integrati con l’ambiente”.


- Referenze immagini: Roberto Arsuffi; internet, Andrea Cherchi, Herzog & de Meuron
- Scalo Farini, Via Valtellina, Masterplan, Unicredit, Herzog & de Meuron
Sbaglio o il progetto di rigenerazione dello Scalo Farini è legato a quello dello Scalo San Cristoforo?
Si, il concorso per il masterplan comprende entrambi gli scali. Puoi consultare facilmente sull’Accordo di Programma
Mi sembra un buon progetto che contribuirà allo sviluppo di Milano.
Mi sembra un buon progetto che contribuirà allo sviluppo di Milano.
Quando è previsto inizio lavori?
Questi studi internazionali costruiscono lo stesso edificio senza alcun legame con il territorio. Non importa se Milano, Dubai, Londra o Rio, il tipo di edificio che fanno è il medesimo, nessuna specificità, nessuna relazione con l’architettura e la storia locale. L’edificio in sé può anche essere pregevole ma si aumenta ogni volta la perdita di identità e specificità di una città.
Sono d’accordo, per molti studi è così, ma non mi sembra il caso di Herzog e de Meuron. L’edificio Feltrinelli a Milano è stato un buon insediamento alla scala di quartiere e con le giuste proporzioni. Staremo a vedere, in ogni caso si vada a vedere anche i lavori che hanno fatto a Parigi.
concordo che l’edificio Feltrinelli sia ben riuscito ma solo fuori. Dentro invece è, se non odiato, quantomeno malvoliuto da chi ci deve lavorare perché c’è poco spazio (stretto e lungo) e molto mal suddiviso
Gli stili internazionali sono sempre esistiti.
Definire “stile” la roba che fanno questi…piuttosto improbabile, direi…se stile è, è lo stile tipico di quasi tutti gli edifici attuali, che provoca, in chi osserva tali costruzioni, sensazioni di disagio e malessere, bruttezza e senso di spaesamento, direi che gli assomiglia…
Dalle immagini e da visione diretta sembra che siano iniziate delle attività di cantiere, non so se si tratta di bonifica dei terreni o altro. Sarebbe bello ricevere qualche informazione in merito.
Con le schifezze che lo studio ha realizzato a Basilea si è scelto di affidare i lavori a gente che ama solo il denaro e il brutto. Povera Milano!
Ma tutti sti architetti da tastiera nei commenti quanti edifici iconici come la Tate Modern di Londra hanno progettato?
L’ignoranza non ha confini.
Anche il servilismo verso la ricchezza o il potere non ha mai avuto confini…direi che è meglio fare i classici leoni piuttosto che le pecore da tastiera.