Milano, Segrate.
Il Comune di Segrate compie un passo decisivo verso una trasformazione epocale della mobilità locale. La Giunta Comunale, guidata dal Sindaco Paolo Micheli, ha recentemente approvato una delibera fondamentale per il futuro della nuova stazione ferroviaria Segrate Porta Est, destinata a diventare un nodo strategico dell’Alta Velocità e del trasporto pubblico milanese.


Il progetto: tra metropolitana, Alta Velocità e ciclabilità urbana
L’infrastruttura nascerà grazie a un accordo che coinvolge numerosi attori istituzionali e privati: Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, i Comuni di Milano e Segrate, Rete Ferroviaria Italiana e la società Westfield Milan. L’intesa disciplina le attività operative necessarie alla realizzazione della stazione e sarà formalmente sottoscritta entro la fine di luglio. Il testo definitivo è stato condiviso a metà giugno.
Fulcro dell’accordo è il prolungamento della linea metropolitana M4 (la cosiddetta “linea Blu”), attualmente attestata alla stazione di Linate Aeroporto. Il prolungamento prevede due nuove fermate:
- Idroscalo San Felice, situata in via Arnaldo Mondadori, nei pressi del celebre complesso editoriale Mondadori;
- Segrate Porta Est (Stazione FS), che sarà integrata con la nuova stazione dell’Alta Velocità e le linee regionali e suburbane.
L’opera è già finanziata con 420 milioni di euro stanziati dai Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze.

Gli impegni del Comune di Segrate
All’interno dell’intesa, al Comune di Segrate sono assegnati alcuni compiti chiave per rendere l’infrastruttura pienamente accessibile e integrata nel contesto urbano:
- Progettazione di un sistema ciclopedonale che collegherà la nuova stazione al centro cittadino e alla rete ciclabile esistente.
- Realizzazione di una passerella ciclopedonale Nord-Sud a scavalco dei binari, pensata anche come collegamento veloce tra Novegro e Segrate centro.
- Definizione della viabilità e delle interconnessioni con il trasporto pubblico locale per garantire un’integrazione efficiente con la M4.

Una stazione per il futuro
La futura stazione Segrate Porta Est sorgerà a circa 500 metri dall’attuale stazione ferroviaria, che sarà dismessa una volta entrato in funzione il nuovo scalo. Sarà collegata con la metropolitana M4 attraverso un sottopasso pedonale, garantendo un accesso rapido al centro di Milano e all’aeroporto di Linate. Inoltre, sarà punto di interscambio con l’Alta Velocità sulla direttrice Torino-Milano-Venezia e con i servizi suburbani della parte Est della città metropolitana.

Impatti sul territorio
Il potenziamento infrastrutturale avrà un impatto diretto sulla qualità della vita e sull’attrattività di Segrate:
- Maggiore accessibilità e connessione con Milano e il resto del Paese.
- Valorizzazione del patrimonio immobiliare e maggiore appeal per residenti e imprese.
- Sviluppo urbanistico con la possibile realizzazione del nuovo quartiere San Felice Bis, previsto in prossimità della fermata Idroscalo San Felice, ancora in fase di pianificazione.
E il centro commerciale Westfield?
Resta invece in sospeso il destino dell’area dove doveva sorgere il grande centro commerciale Westfield Milan, il mega mall previsto in zona sin dal 2018. Al momento, il progetto sembra essere stato accantonato definitivamente e nessuna nuova informazione fa presagire uno sviluppo dell’area imminente. Per ora rimane solo l’impronta delle fondamenta i cui lavori vennero interrotti.

- Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Google, MM
- MM, Milano, Segrate, Metropolitana, Linea M4, M4, Trasporti, Viabilità, Progetto, San Felice, Ferrovie
Bene! Almeno una parte dei viaggiatori che arrivano a Linate per prendere il treno (invece di farsi a piedi il “collegamento” M4-M3 per andare in Centrale, magari imprecando sotto la pioggia) in due fermate di M4 saranno in stazione.
Sembra anche di capire che ci potranno essere treni Venezia-Milano-Bologna (e oltre) passanti per quella stazione senza intasare la Centrale.
I treni per Bologna non c’entrano, dato che passano da Rogoredo.
Pertanto i viaggiatori che seguiranno questultima direttrice dovranno fare quell’assurdo cambio di linea M4-M3 che tu evidenzia, che rappresenta l’ennesimo esempio dell’incapacità della giunta PD del dilettante Sala
Nessuno sano di mente per andare alla Stazione da Linate cambia con la MM3.
E’ molto più pratico il cambio con MM4 a Sant’Agostino e lo consigliano pure le app.
La tua logica, gentile Ums, è inesistente così vome la tua capacità di capire i concetti: non si parlava della via migliore per andare da linate e Centrale ma di quella che sarebbe stata più ovvia e logica. Ossia M4+M3.
Leggere, comprendere, riflettere e rispondere. In quest’ordine
quote:
” i viaggiatori che seguiranno questultima direttrice dovranno fare quell’assurdo cambio di linea M4-M3″
Mi limito a dire che non è vero. Nessuno deve fare il cambio M4-M3 e infatti nessuno lo fa.
Il che non vuol dire che che la M4 sia stato un progetto fatto benissimo:
Interscambio inesistente,
fermata Tribunale non pervenuta,
sistemazioni in superficie adatti a cuocerci le uova,
capolinea di Buccinasco senza servizio passeggeri,
passarella pedonale al capolinea di San Cristoforo brutta e poco pratica,
quasi totale mancanza di parcheggi di interscambio per le auto
Diramazione da Forlanini FS a Rogoredo FS (che avrebbe servito anche Santa Giulia e il nuovo palazzetto) prima proposta e poi fatta sparire completamente.
Se uno che non è mai stato a Milano arriva a Linate e deve andare in Centrale, consulta il pdf della “mappa iconica, per non perdersi nella capitale del design” (l’han chiamata così), vede che le due stazioni Sforza-Policlinico e Missori sono collegate.
https://www.atm.it/it/AltriServizi/Trasporto/Pagine/Mappe.aspx
Secondo me conta le fermate (cinque in meno) e poi scende a Sforza-Policlinico.
p.s. Sant’Ambrogio non Sant’Agostino.
Uno che non è mai stato a Milano cerca il percorso migliore con un’app sul telefono, che dovrebbe considerare i tempi di trasbordo tra Missori e Sforza.
Questo senza nulla togliere alla gravità del mancato collegamento diretto nonostante i soldi spesi per i sottopassi e la sistemazione di via Pantano.
Un treno che arriva da Venezia, Verona, o anche dal Brennero, potrebbe passare dalla nuova stazione e andare poi verso Rogoredo-Bologna. Mi sbaglio?
p.s. L’incapacità non riguarda tanto il collegamento mancato M3-M4. Oramai è fatta. Si tratta di una cosa molto, ma molto più semplice da fare: cioè togliere dallo schema ATM della linee il collegamento M4 Sforza-Policlinico – M3 Missori, come intelligentemente ha fatto Urbanfile nel loro schema qui sopra.
Come sempre in Italia, si legge che qualcosa è stata finanziata ma non si inizia mai; è un mistero che non capirò mai.
E quello di M4 è un esempio lampante:
Se il prolungamento M4 è già stato finanziato (per coloro che non sanno quella copertura finanziaria di 420 milioni è stata mandata ben 3 anni fa nel 2022!) cosa cavolo c’è da attendere per cantierare?
Mi sforzerei a capire ed accettare la data di fine lavori a dopo il 2030 se a metà 2025 il prolungamento mancasse ancora dei fondi ministeriali o fosse solo in progettazione.
Che paese lento, elefantiaco e restio al progresso.
Concordo su tutto e .semplifico dicendo PAESE FINITO DA TEMPO!!!