
Dopo una maratona di oltre undici ore a Palazzo Marino, nella notte è arrivato il verdetto: il Consiglio comunale ha dato il via libera alla vendita di San Siro. Alle 3.45 del mattino, con 24 voti favorevoli e 20 contrari, la città ha imboccato la strada del futuro. Decisiva l’astensione tattica di Forza Italia, che uscendo dall’Aula ha permesso alla maggioranza di raggiungere i numeri necessari.
Un passaggio storico che segna la fine di un’era e l’inizio di un nuovo capitolo per Milano e per il suo quartiere. Dal 2019 il sindaco Beppe Sala cercava di portare a casa la “partita” del nuovo stadio: ora il progetto può finalmente partire.
Il progetto firmato Foster + Manica
Il nuovo impianto, firmato dagli architetti Norman Foster e David Manica, sarà pronto – secondo le previsioni – nel 2031. Un’arena da 71.500 posti su due anelli, immersa in un grande parco urbano da 140mila metri quadrati. Un intervento che trasforma complessivamente oltre 280mila metri quadrati di città entro il 2035.

La “Scala del Calcio” come la conosciamo oggi verrà in gran parte demolita, ma ne resterà un frammento simbolico: una porzione della Curva Sud con torre annessa, rifunzionalizzata come memoria viva dello stadio.
Una cittadella dello sport e del tempo libero
Non solo calcio. Il masterplan esclude la residenza privata e punta a un mix funzionale che arricchisca l’intero quartiere:
- 43.000 mq destinati a uffici
- 20.000 mq per un hotel
- 15.000 mq di parcheggi
- negozi, ristoranti e il museo condiviso di Inter e Milan
Un vero e proprio distretto dello sport, della cultura e dell’intrattenimento, concepito per vivere tutto l’anno.
Urbanfile: perché diciamo sì
Lo avevamo già scritto: Milano ha bisogno di guardare avanti. Un nuovo stadio non è solo un impianto sportivo, ma un’infrastruttura urbana capace di generare indotto economico, attrarre eventi internazionali e riqualificare un intero pezzo di città.


Bene. Finalmente è finita e Milano avrà uno stadio al passo coi tempi e non un catafalco di 100 anni fa, lo dice uno che è stato abbonato per 35 anni e San Siro lo ha amato. Il bello di tutta questa vicenda, infatti, è che ha parlato soprattutto chi allo stadio non ha mai messo piede…
Io a San Siro ci sono andato, poche volte, ma ci sono andato. Non attribuisco all’edificio un particolare valore, anzi. Iconico? Boh, ma ha realmente importanza? E non giudico per forza negativamente un progetto che per certi versi migliora – per quel poco che se ne sa ad oggi – l’assetto di quell’area che attualmente non si può certo definire una meraviglia. Il vero elemento critico, secondo me, è il metodo che è stato utilizzato in questa vicenda, gestita malissimo dalle squadre (ma perché continuiamo a chiamarle squadre, mica sono l’allenatore e i giocatori i protagonisti di questa vicenda, sono dei fondi d’investimento) e anche da parte del Comune. Questo si alla vendita avvalora un metodo di gestione dei grandi interventi urbanistici di cui non dovremmo, da cittadini essere così contenti. La posizione del tifoso è diversa, che gli frega a lui della città, non necessariamente è di Milano. Stadio più funzionale è quanto gli basta. Ma i cittadini in questa vicenda hanno contato zero, e la conferma della vendita equivale a “…e continuerete a contare zero”. Sia che siate favorevoli sia che siate contrari. Si sono fatti referendum su temi anche meno rilevanti (e si, ok, poi si sono risolti in un nulla di fatto, finzione di democrazia). Qui si è mancato sul fronte della partecipazione totalmente. Dall’altra parte un atteggiamento ricattatorio delle proprietà delle squadre che proprio non porterei ad esempio.
Ma il referendum su cosa?
Dipende sempre da come sono poste le domande in un referendum.
Se la domanda fosse stata: “vuoi tu tenere lo stadio di San Siro e lasciare che le squadre vadano a Rozzano e San Donato lasciando costi milionari di manutenzione dello stadio pericolante a te cittadino e perdere un incasso importante in tema non solo di vendita ma anche di oneri di urbanizzazione ?” forse la risposta nascerebbe da una riflessione basata sulla logica e non sulla emotività.
Uno dei capi del “teniamoci il vecchio San Siro” abita a Varese. Quindi a lui del catafalco e connessi costi di manutenzione non importa nulla perchè non sarebbe stato lui a pagare.
Ueila, Maurizio! La tua è una completa e approfondita, motivata analisi della situazione, un giudizio clamorosamente sincero e basato su fatti reali e non su immaginarie speculazioni…hai decdiso di entrare in politica?
Che gigantesca stupidaggine. Basta ricordare che Massimo Moratti e Berlusconi sono/erano contrari.
Guardi che non solo lei è andato allo stadio di San Siro . È un volpo al cuore distruggere la storia ! Per che cosa ? Per ingrassare gli speculatori edilizi , vedrà come saliranno i prezzi delle case in tutta Milano . Forse a lei questo non interessa !
Esclude la residenza privata.
Ma quindi non ci sarà nessun appartamento residenziale?
Possibile?
Veramente?
Solo uffici e negozi?
Ma per sport si intende solo calcio da trogloditi oppure come il forum di Assago dentro ci saranno campi e palestre per tutti gli sport? E una piscina al chiuso?
..
?
Se non ami il calcio è un tuo diritto e parere, ma dare a chi pratica o segue testo sport del troglodita è da troglodita ignorante.
Nicola, non devo offenderti, devi capire che il tipo tutte le mattine si sveglia incazzato e la prima cosa che fa è utilizzare il blog per insultare qualcuno.
Finalmente.
6 anni per approvare un progetto…ma almeno 1 cosa questa giusta l’ha portata a casa 🙂
In questi sei anni si poteva ristrutturare San Siro, tre anni per squadra, bastava e avanzava.
NO, i costi della ristrutturazioni erano spropositati e non avrebbero permesso di poter massimizzare i Ricavi come sarà per uno stadio nuovo. Dove avrebbero giocato nel frattempo Inter e Milan? Non scherziamo
L’impressione che mi sono fatto stanotte guardando il consiglio: il partito degli speculatori, prima di celebrare vittoria, deve passare dai vari tribunali
Eheh
gli stessi che hanno cassato tutte le inchieste recenti? allora possono stare sereni i “gattivi sbegulatori”
Ho una brutta sensazione:
Approvato malamente e in fretta e furia basterà una virgola sbagliata nel rogito rispetto alla delibera, per andare in tribunale per un secolo.
Non credo vedremo lo stadio nuovo per molti anni.
Speriamo davvero 🤞
Non seguo il calcio, ma a San Siro ci sono andato diverse volte anche per concerti. Al di là dell’aspetto sportivo che innegabilmente ne trarrà giovamento, mi dispiace sul piano storico ed architettonico…. San Siro era unico nel suo genere per forme e struttura. Fortemente iconico, faceva parte dello skyline della città.
Quello che verrà realizzato sarà “fantasmagorico” ma ci vorranno altri 100 anni per ambire ad entrare nel cuore dei milanesi e della città. Ma l’architettura di oggi è effimera e non fatta per durare.
Mi associo…io avrei preferito una ristrutturazione. Costava di più? Di sicuro…ma qualche “obbligo” le squadre dovevano averlo, oppure solo gli onori? Vendevi a prezzo più basso, e con quello sconto le società risparmiavano sulla ristrutturazione. Non s’è voluto fare perché ovviamente i “dané” sono sull’area circostante, quella che verrà edificata e venduta…e pure lì, un minimo di compromesso lo si poteva raggiungere. È andata così, per fortuna la telenovela è finita
Città esclusa da ogni evento internazionale di atletica (forse all’arena?), tennis, nuoto ecc. in quanto non ha strutture però… si candida, sentendo il parere di chi (!?), ad ospitare le olimpiadi invernali.
Un area (S. Siro), da sempre dedicata allo sport, smantellata. Dal ’85 senza una palazzo dello sport, oltre 5 anni di “discussioni” sullo stadio e l’area sempre senza alcun referendum… quando la cittadinanza conta! Il nuovo palazzetto? dalla parte opposta della città.
Rimanendo in ambito sportivo, parlando di bici tanto care all’amministrazione; il giro d’italia non termina più, come da tradizione, in città da anni e la Milano-San Remo e diventata la Pavia-San Remo
In effetti negli ultimi anni non ne abbiamo azzeccata una:
Un palazzo del ghiaccio Olimpico che è in realtà una arena per concerti con deroga temporanea a farci qualche partita olimpica.
Un velodromo ristrutturato a carissimo prezzo che non viene mai usato anche perchè probabilmente non del tutto a norma per le gare.
Il Palalido ristrutturato a caro prezzo, per usarlo per?
Il palaghiaccio di Via Ciclamini lasciato morire nell’apatia generale
Il Palasharp in (semi?) abbandono totale
Nuoto e Atletica Internazionali senza spazi credibili per eventi di livello
Il grande Tennis Internazionale a Torino.
Però avremo uno stadio del calcio nuovo, bella idea per carità, ma manco sappiamo fatto come e molto probabilmente senza nemmeno le dimensioni regolamentari per i tornei ufficiali di Rugby…sia mai volessimo organizzare i mondiali in futuro.
Che schifo, approvare un progetto che prevede l’abbattimento di uno stadio iconico senza neanche siano stati presentati dei render. Oltretutto dopo che i due fondi avevano fatto intendere che il progetto Populous precedentemente presentato è stato scartato per via dei rincari nel settore edilizio… questi gli hanno pure dato carta bianca per fare quello che gli pare, devono vergognarsi.
“il progetto Populous precedentemente presentato è stato scartato per via dei rincari nel settore edilizio”: ma dove l’ha letta questa cosa? grazie
A memoria era una delle tante interviste rilasciate da Scaroni, l’aveva fatto capire lamentandosi per la lentezza dell’iter, come per dire che il perder tempo comporta delle conseguenze. Lo stesso concetto, ovvero che lo stadio Populous è stato scartato per i costi, lo trovi riportato in questo articolo: https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/san-siro-in-vendita-ritorno-679287d2
Comunque anche senza dichiarazioni esplicite la cosa è logica, l’importo che vogliono investire sullo stadio in sé è invariato (707 milioni), i rincari nel settore delle costruzioni rispetto al 2019, anno in cui i progetti furono presentati, è di oltre il 20% (dati ISTAT). Lo stesso stadio costruito adesso ti costerebbe 850 milioni.
I render ci sono e sono stati presentati
No, completamente falso, i render di questo progetto non sono stati presentati. Nessun consigliere comunale li ha visti, hanno votato al buio.
Infatti… e c’è anche un aspetto della questione, a proposito del voto in consiglio comunale, che meritava più risalto, ovvero che il risultato è stato favorevole perchè la cosiddetta opposizione, uscendo dall’ aula e non partecipando al voto, è venuta in soccorso alla maggioranza, altrimenti non passava l’ approvazione.
In altre parole, teniamoci pronti, perchè alle prossime elezioni comunali avremo un grande cambiamento o forse nessuno? Perchè al potere ci sarà sempre il partito trasversale dei cementificatori/asfaltatori, con l’ unica differenza che i nuovi arrivati saranno quelli che odiano le piste ciclabili… anche se fa ridere, la politica italiota è questa.
Al via il nuovo stadio ? Direi al via nuovi interessi personali e regali dalle e tra le varie parti.
A memoria era una delle tante interviste rilasciate da Scaroni, l’aveva fatto capire lamentandosi per la lentezza dell’iter, come per dire che il perder tempo comporta delle conseguenze. Lo stesso concetto, ovvero che lo stadio Populous è stato scartato per i costi, lo trovi riportato in questo articolo: https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/san-siro-in-vendita-ritorno-679287d2
Comunque anche senza dichiarazioni esplicite la cosa è logica, l’importo che vogliono investire sullo stadio in sé è invariato (707 milioni), i rincari nel settore delle costruzioni rispetto al 2019, anno in cui i progetti furono presentati, è di oltre il 20% (dati ISTAT). Lo stesso stadio costruito adesso ti costerebbe 850 milioni.
Le storiche fabbriche della Lombardia sono di proprietà dei cinesi e dei turchi e sono i cinesi e i turchi a decidere del futuro degli operai lombardi – i pochi rimasti – e delle loro famiglie.
Cosa c’ entra con San Siro? Beh, se non lo capite , è del tutto normale, considerata l’ epoca in cui viviamo…
Potrebbero magari un giorno, i precedenti proprietari spiegare perchè le nostre industrie e le nostre squadre di calcio sono state vendute a chissà chi di chissà dove e in particolare, tra tutti al mondo, ai più assurdi, anche a chi doveva “investire nel calcio” e poi è stato bloccato dal partito comunista cinese…se ce lo avessero detto, quando c’ erano Rummenigge e Altobelli ed eravamo la quarta economia al mondo….
Dunque svegliamoci, perchè se diamo retta ancora a certi politici, il rischio di finire come finirà Taiwan non è irreale. Zero sovranità industrale, zero sovranità economica persino calcistica, zero peso geopolitico e alla fine…te podet domà ciapàrl in del cu…sarà questo il progetto politico.
non esageriamo dai , sesta economia. immediatamente poi superati dal regno unito che vedeva il boom della finanza e con la certezza di essere superati a breve da cina e altre economie emergenti
Nessuna esagerazione, nessuna certezza e nessuna Cina, la Cina l’ abbiamo creata noi perchè conveniva a qualcuno, ovvero parte degli industriali e dei politici, quelli antesignani del globalismo attuale.
Il fenomeno Cina non è recente, prende l’ avvio con la cosiddetta “diplomazia del ping-pong”, un fatto storico che diede il via alla politica USA di allontanamento della Cina dall’ URSS e inserimento della Cina stessa nel globalismo, primi anni settanta. I fatti più recenti che ci riguardano sono tappe di un processo con scadenze programmate (ad es, l’ attacco alla lira del noto innominabile “finanziere”) ma nulla c’ era di inevitabile…che errori gravi siano stati commessi, se ne sono accorti persino gli USA, ma i loro dazi attuali sono come il famoso recinto dei bovi, chiuso dopo che sono scappati.
Si parte da quella data e si arriva alla demolizione di San Siro…chi l’ avrebbe detto, eh!
Per società sportiva e tifosi sarebbe stato molto meglio avere due stadi separati. Milano unica anomalia nelle grandi società europee, ma nessuno fa notare questo dettaglio.
Quell’area poteva essere egualmente riqualificata con altri progetti come avvenuto in altri siti di Milano, o qualcuno è capace di negare anche questa verità?
Sì approva un progetto mai visto.
Sì farà un enorme cantiere nella zona degli attuali parcheggi continuando a usare San Siro con 70.000 persone.
Poi quando sarà pronto il nuovo stadio nel 2031, affluiranno nell’area 70000 persone con a fianco il cantiere per la demolizione di san siro.
Il tutto per la gioia dei residenti nella zona.
I quali però avranno una zona riqualificata e un valore delle loro proprietà come minimo raddoppiato come le case intorno a City Life…
esatto. Per la gioia dei residenti. Ho vissuto in quella zona (neppure troppo poi: a quasi 2 km e 20/25 min a piedi di distanza, non oso immaginare i residenti delle vie limitrofe) per oltre 15 anni e ogni domenica bestemmiavo per l’impossibilità di muoversi.
80mila persone e migliaia di veicoli, code interminabili, casini.
Oltre al calcio, con i suoi ultras, violenza, idiozia fatta uomo e disordini (pur senza nulla togliere ai più tranquilli appassionati, c’erano anche quelli e tanti), si sono nel tempo aggiunti peraltro ottimi concerti.
Ma sempre con code, traffico, mezzi pubblici e metro strapieni.
Qualcuno mi spiega quindi dov’è la scelta razionale del rifare uno stadio in – quasi – centro città, e non nelle campagne, in prossimità di ferrovia, metropolitana, e strade a veloce percorrenza? E regalare a Milano, al posto dello stadio attiale, una zona verde o per altri sport?
Non dire gatto finché non l’hai nel sacco…..adesso due mesi di ricorsi, in tutte le sedi.
Al netto di tutto, per l’insopportabile arroganza di Paolino da Vicenza e Giuseppi da Varese questi si meritano il blocco e sequestro dei cantieri, non all’inizio ma quando sono in fase avanzata dell’opera, dopo che hanno fatto sborsare ai fondi U$A aka “salvatori del calcio milanese” tanta ma tanta grana
Finalmente! ieri sera a San Siro in 2 anello, scale, puzza di piscio ovunque, no ascensori, bagni pochi e che neanche in India, uno stadio che vibra quando le curve saltano, in cui piove dentro anche sotto la copertura e dove ti devi sedere su seggiolini luridi e stare 2 ore con le ginocchia in gola o spalla a spalla con il tuo vicino di posto, con il telefono che prende e non prende. Per non parlare della baraccopoli fuori e della zonaccia che è quando non ci sono le partite.
Abbiamo perso 6 anni dal 2019, ma almeno Sala spalle al muro ha fatto una cosa giusta, grazie alla Moratti. Inter e Milan non sono squadre ma sono società, Club, che ogni anno perdono soldi e che hanno il sacrosanto diritto di decidere su uno Stadio che mantengono da anni a costi spropositati.
Riqualificheranno un’intera area che per la legge stadi poteva essere maggiore, con costi privati e non per noi cittadini. Avremo uno Stadio all’avanguardia, nuovo, funzionale, da vivere non solo il giorno della partita e che aumenterà l’esperienza non solo delle partite ma anche dei concerti.
Inter e Milan avrebbero meritato due stadi separati a Milano, ma almeno un nuovo San Siro, se rispetterà le premesse, è un ottimo compromesso tra città e società.
A San Siro siamo tutti legati da ricordi ed emozioni, ma è sacrosanto andare avanti qualunque cosa dicano i cialtroni che hanno creato opposizione inutile in tutti questi anni, gente che fra 10 anni manco ci sarà più.
Godiamoci il tempio questi ultimi 4/5 anni e Viva il Nuovo San Siro!
La puzza di piscia c’è in qualunque ambito urbano, anche quelli appena ristrutturati o restaurati, così come ci sono, per fare un esempio, gli immigrati che dormono nelle sedi delle casse veloci di un noto gruppo bancario, o che scambiano i giardini della città per aree camping, non parliamo delle stazioni di treni ecc. appena rifatte, già lordate e imbrattate…è un problema generale del nostro paese.
Per tutto il resto, ammesso che problemi non ci siano nel nuovo stadio, ma basta considerare come costruiscono oggigiorno per avere dubbi, bastava una semplice ristrutturazione, come dici anche tu sono passati sei anni, potevano rifarlo tutto San Siro.
Messaggio super Fake: ieri le curve non saltavano quindi non vibrava un beato niente. C’era lo sciopero del tifo.
E poi se vibrano che problema c’è? L’ascensore vai al cinema
Una cosa vera c’è.
I concerti a San Siro si sentono di merda.
L’acustica non fa schifo, di più.
Smentitemi.