Iniziati a settembre 2016, i lavori per la trasformazione dell’edificio a uffici di via Chiese 72-74, progettata da Park Associati, si avviano alla conclusione, prevista per il mese di marzo dopo quasi 19 mesi.
Siamo stati invitati a fare una visita in anteprima all’interno del sito di costruzione (general contractor, Carron spa – direzione lavori, Arcadis) prima che il manufatto venga consegnato bello e finito a chi lo occuperà.
Il progetto di trasformazione del precedente edificio (una struttura ad uffici dei primi anni ’80 senza particolari qualità architettoniche) risale al 2013: lo studio di progettazione non pensa semplicemente di rimodernare, cambiando gli impianti e sostituendo le facciate, ma immagina una disposizione della volumetria diversa rispetto al preesistente. In particolare ‘gioca’ sul 5° e 6° piano creando delle logge a cielo aperto a tripla altezza e aggiungendo al corpo dell’edificio due appendici ad Est e ad Ovest, staticamente indipendenti dall’edificio stesso, dove vengono ricavate sale riunioni.
La struttura preesistente, che è stata nella sostanza mantenuta, misura 130 m di lunghezza e per rivestirla sono stati usati moduli di 1,5 e 0,9 metri in composizione variata, in modo da creare movimento in facciata. Le scale esterne vengono anch’esse rivestite in modo che dialoghino con il nuovo lay out, diventando un elemento armonico e non estraneo.
Il rivestimento e il posizionamento degli ambienti sono pensati in modo da poter fare filtrare il massimo possibile di luce naturale (oltre alle vetrate perimetrali, due sfondati percorrono il centro della struttura dando luce a tutti i piani) e di aprire l’edificio all’esterno con vedute sulla città.
Gli interni, progettati da Tetris ed ormai quasi completati, sono stati pensati in materiali chiari. La suddivisione degli ambienti, in generale permeabili tra loro, gioca sull’alternanza di spazi di lavoro e spazi comuni per il relax e la socializzazione. Per migliorare ulteriormente la qualità dei luoghi, nelle due terrazze esterne a doppia altezza verranno posizionate delle piante pensili, mentre nei ‘pozzi di luce’ al centro dell’edificio verranno posizionate delle istallazioni luminose.
Per le prestazioni energetiche si è puntato su materiali di rivestimento altamente performanti, istallazione di pannelli fotovoltaici in copertura, luci a basso consumo e riscaldamento/raffrescamento radiante a soffitto coadiuvato, nei periodi estivi, da fan coil a pavimento. Il tutto permetterà all’edificio di raggiungere lo standard LEED Platinum, prestazione superiore a quanto inizialmente stimato.
La connessione dell’area con il contorno è stata studiata per cercare di ottimizzare l’utilizzo e fluidificare i flussi: è stato spostato il baricentro verso Fulvio Testi, dove, all’angolo con via Chiese, è stato posizionato l’ingresso con portineria (anch’essa in fase di completamento in questi giorni, verrà rivestita con layer in vetro sabbiato a linee orizzontali che daranno un effetto 3D) da cui parte una lunga pensilina esterna che conduce alla hall; l’accesso veicolare al parcheggio interno è stato ripensato in modo da evitare di andare a caricare la già trafficata via Chiese.
Infine, una piccola attenzione al circostante: pur non potendo rimuovere la recinzione e rendere permeabile il lotto, si pensa di dare fruibilità alla cancellata, istallando sul suo lato esterno delle sedute che potranno essere utilizzate dai passanti. Un’idea originale che aiuterà a rendere meno oppressiva la via Chiese devastata dal parcheggio selvaggio e priva di arredo urbano.
Un’inaspettata aggiunta a un progetto già ben riuscito.
Mi sto ricredendo sulla bicocca , L architettura anni 80 non è poi così male e rimane una testimonianza di come si costruiva , L arrivo di multinazionali in viale sarca sta riqualificando la zona , rimane da sapere che fine farà il sito della marcegaglia , ma li siamo a sesto
10 milioni, accolto il ricorso del Comune sugli oneriPalazzo Marino reclamava gli oneri dal maggio 2016. I costruttori ritenevano la richiesta illegittima. L’origine del contenzioso risale al 2008
Cinque anni dopo l’inaugurazione di piazza Gae Aulenti, e a distanza di un certo periodo dalla costruzione del «Bosco verticale», del grattacielo Unicredit e delle altre torri, tra cui «Solaria» e «Diamante», l’edificazione del quartiere «Porta Nuova — Varesine» riserva al Comune una consistente entrata di cassa. Una somma non irrilevante (10 milioni di euro) che per un paio d’anni è rimbalzata nei ricorsi e contro-ricorsi di una complessa battaglia legale.
Buono così possono incominciare a restituire la furbata della tari
Ottimo.
Riqualificare Piazzale Negrelli è costato 720milioni: coi 10 milioni incassati il Comune ha adesso le risorse per rifare altre TREDICI piazze.
Elenco subito, prima che i soldi spariscano!
Nel frattempo è stata completamente demolita la storica portineria Pirelli di viale Sarca 222 lasciando, ma temo per poco, una splendida vista della Bicocca degli Arcimboldi
Negli anni 60 da quell’entrata passavano ogni giorno migliaia di operai ed impiegati.
il comune pensa di risolvere il problema dei parcheggi….togliendo i parcheggi….in una zona in cui le cubature stanno aumentando vertiginosamente. è vero, ci sono le fermate della linea lilla ma il pendolare non vive di sola metropolitana