Secondo un’elaborazione di Coldiretti Lombardia su dati Istat, mostra che in Lombardia la disponibilità di verde urbano pubblico è di 28,6 metri quadri per abitante, con significative variazioni da città a città.
A Sondrio troviamo la situazione migliore, dove ci sono 315,9 metri quadrati per cittadino, segue Monza (il parco fa la sua buona parte) con 71,9 pro capite. Seguono: Como 69,4; Mantova 49,9; Lodi 43,7; Cremona 31,3; Brescia 23,1; Pavia 22,5; Bergamo 22,2; Varese 18,5 (ma non era una città giardino?); Milano 17,9 e Lecco 15,4.
Quindi per migliorare la situazione smog, che come ogni inverno si fa tremendamente seria, il verde va assolutamente implementato.
Infatti, in questi giorni di alta pressione e niente piogge il Comune di Milano rilancia le misure anti smog, automobili, traffico, trasporti, ma soprattutto il riscaldamento sono fattori devastanti ai quali bisogna dare una soluzione.
Dove fra l’altro, come abbiamo visto nella lista precedente, a disposizione di ogni milanese, ci sono soltanto 17 metri quadrati di verde per abitante, ben al di sotto della media nazionale di 31 metri quadrati.
Una delle soluzioni è senza alcun dubbio l’implementazione del verde pubblico, soprattutto in città, dove fra l’altro si ha anche una “bolla” di calore avvertita maggiorante nei mesi estivi (cemento e catrame non aiutano).
Una pianta adulta – spiega la Coldiretti interprovinciale – può catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, mentre un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri in un anno. Non è possibile continuare a rincorrere le emergenze – continua la Coldiretti –, ma bisogna ridurre il consumo di suolo e favorire la diffusione del verde pubblico e privato capace di catturare lo smog.
Ci sono alberi “mangiamo” che, come riferisce la Coldiretti, migliorano la situazione. Piante come l’acero riccio, che ogni esemplare è in grado di assorbire fino a 3.800 chili di CO2 in vent’anni. A pari merito, con 3.100 chili ci sono la betulla verrucosa e il cerro.
Gli alberi, se ben curati e monitorati, costituiscono una vera e propria infrastruttura che aiuta a combattere lo smog e migliorare il benessere dei cittadini. Una misura utile a migliorare l’ambiente e l’aria che respiriamo.
Ogni volta lo diciamo e ribadiamo: il Comune dovrebbe anche pensare ad alberare le strade di Milano che potrebbero ospitare alberature, qui sotto una serie di esempi.
E quanti m² di AUTOMOBILI, a persona? Così, paragoniamo i valori, dai.
ca. 1 milione dei residenti e 1 milione in entrata ogni giorno. Calconlando che un auto in media occupa 12,5 mq fa ca. 25.000.000 mq / 1.400.000 abitanti = 17mq a persona. A Milano solo le auto (senza contare strade, parcheggi, corsie, rotatorie) occupano uno spazio equivalente a tutto il verde. Automobili = degrado e inquinamento. I numeri non mentono. Ci chiediamo ancora pierchè la nostra cittá sia così invivibile?
Il piano ForestaMI va accelerato di botto!
Il piano ForestaMi purtroppo nasce già vecchio. Prevede pochissime piantumazioni nel centro città ( dove ce ne realmente bisogno per combattere isole di calore e raccogliere polveri sottili ) e numerose piantumazioni nei parchi comprese le riqualificazioni dei vecchi scali ferroviari.
Interessante l’idea di promuovere piantumazione di alberi a foliage specifico mangiafumo.Tuttavia gli aceri, ginko, olmo e altri alberi proposti qui sopra sono caducifoglie, e in inverno, quando è più tipico il picco dello smog (novembre-febbraio) non hanno foglie. Tutta teoria o sfugge qualcosa?
Serve intervenire su piu fronti…io vivo ad Amsterdam e non ho la macchina come tanti altri cittadini…in bici, tram,metro, uber o car sharing vai dove vuoi…. lo stile di vita e’ essenziale per cambiare le cose…sul verde bisogna incrementare viali,parchi e connessioni tra le varie aree…bisogna investire molto sulla qualita’ dei progetti….pochi proclami e piu’ fatti….
pensare che gia con l’eliminazione delle auto sui parterre alberati, si guadagnerebbe un sacco di piccolo verde.
ma perche non lo fanno. non so spiegarmelo!
Anche io sono un po perplesso. Si dichiara che si vuole la svolta verde ma non si fa. Peccato .(
Poi il discorso sulle piste ciclabili divente ancora più imbarazzante.
Perché la maggioranza dei residenti e dei pendolari hanno la macchina e preferiscono parcheggiare sopra un marciapiede senza pagare che avere aiuole, alberi e verde in generale.
Purtroppo è semplice ma è così. Se non fosse così gli enti pubblici, ma pure i privati, si comporterebbero diversamente.
Esempio perfetto viale Fulvio Testi: parcheggio sulle aiuole dalla carreggiata centrale con distruzione delle aiuole risistemate dopo i lavori M5!
Nel 1980 erano 6,5 mq con 1.700.000 residenti…! Però tanti parchi non c’erano.
Pensa un po in che città ti sei trasferito…
Non mi sono trasferito in nessuna città, continuo a vivere a Milano anche se nel corso degli anni ho cambiato zone.
Dite a Coldiretti di inviare lo studio a Maran così magari la smette di fare rendering e proclami e comincia a piantare qualche fiore di Margherita in centro città ?
Se qualcuno ha voglia di fare due conti, posto che Milano ha una estensione (piccola) di 181kmq e 1.4 milioni di abitanti, 17mq di verde pubblico a testa significa che il 12% di Milano è riservata al verde pubblico.
Oppure (che è lo stesso) che ogni abitante ha a disposizione 142mq. E tolte strade, case, scuole, uffici, ospedali ecc ecc, gli restono 17mq a verde pubblico.
In campagna si sta meglio, ma francamente pensavo Milano fosse messa anche peggio.
A mio parere il verde a Milano non è così poco. La città nel suo passato sviluppo non l’ha mai praticamente previsto (nel medioevo non si usava e nel boom edilizio c’erano altre priorità), si sta pian piano mettendo una pezza e si creeranno altri parchi, penso agli scali ferroviari soprattutto.
Il problema più grande a Milano è l’assoluta sproporzione di spazi regalati alle auto: pensate a stradoni come corse Sempione, Fulvio Testi, Zara, viale Monza, Buenos Aires in cui si potrebbero facilmente ampliare o creare verde togliendo corsie auto e sosta in superficie.
Le auto sono troppe, la maggior parte degli spostamenti in auto sono inutili e facilmente convertibili in spostamenti con mezzi, a piedi o in bici. Blocchiamo un po’ di auto, gli spazi verdi e per le persone arriveranno.
Se trenord fa schifo sarà semore peggio.
Bisogna intervenire a monte e fare funzionare trenord.
E mettere dei paletti molto seri a chi vuole entrare a Milano in automobile.
Mi sembra che ad esempio un piano per ampliare i parcheggi di scambio periferici delle metro lo stanno mettendo in programma…
Ma busogna fare di più.
Intanto la REGIONE legardia per punire milano e come ritorsioni vuoke taglaire i fondi per il servizio pubblico milanese e degli altri capoluoghi governati dalla sinistra,,,
E qui si vede alla destra quanto sta a cuore la mobilità sostenibile.
Inoltre danno incentivi a chi si muove in automobile.
È il quadro generale che va cambiato se non si vuole morire invasi dalle automobili a Milano e nelle città di lombardia
“Mi sembra che ad esempio un piano per ampliare i parcheggi di scambio periferici delle metro lo stanno mettendo in programma…”
In realtà stanno costruendo una linea di Metro completamente nuova (la M4) senza prevedere un parcheggio di interconnessione sul lato Forlanini/Linate (di certo nessun pendolare per andare al lavoro la lascia al parcheggio dell’aeroporto che devi fare il mutuo per lasciarcela…)
Ce n’è da lavorare!!
È vero.
Cè da fare moolto di più.
Serve intervenire su piu fronti…io vivo ad Amsterdam e non ho la macchina come tanti altri cittadini…in bici, tram,metro, uber o car sharing vai dove vuoi…. lo stile di vita e’ essenziale per cambiare le cose…sul verde bisogna incrementare viali,parchi e connessioni tra le varie aree…bisogna investire molto sulla qualita’ dei progetti….pochi proclami e piu’ fatti….
E’ un’emergenza da affrontare subito, purtroppo a Milano il verde è visto con sospetto e anche con un pò di disprezzo come se fosse dello spazio sprecato per altri fini. Il cambiamento culturale necessario richiede un approccio unilateralmente aggressivo che non tenga in considerazione le proteste che da varie parti per i più svariati motivi.
Avere più verde significa anche sacrificare spazio alle auto, al traffico loro connesso e imporre alle nuove costruzioni di prevedere del verde condominiale (perché quando si tolgono alberi per costruire una metro o riqualificare via Bassini tutti si lamentano ma non ho mai visto nessuno lamentarsi per i condomini che non hanno previsto né box né giardini degni di questo nome).
Chi si occupa di politica non dovrebbe pensare al breve termine ovvero alla prossima rielezione ma alle scelte che avranno effetto anche fra 10/20 anni; e chi vota dovrebbe fare lo stesso non guardando solo al proprio orticello altrimenti teniamoci lo situazione attuale e non lamentiamoci.