Si è cominciato ad allestire il cantiere per uno dei progetti vincitori di “Reinventing Cities”, il bando internazionale lanciato nel 2017 dal Comune insieme a C40 per trasformare siti inutilizzati o in stato di degrado in spazi di rigenerazione ambientale e urbana. Ci troviamo tra lo Scalo Romana e il Vigentino, in via Serio angolo con via Condino.
Il progetto vincitore è Vitae, presentato da Covivio (ex Beni Stabili SIINQ), con lo studio di design e innovazione Carlo Ratti Associati e l’esperto ambientale Habitech e affiancato da un partenariato d’eccellenze tra cui Fondazione Politecnico di Milano e IFOM (Istituto Oncologia Molecolare) – che rigenererà una porzione di circa 5mila metri quadrati di via Serio. L’offerta economica di Covivio Development Spa è stata di 5 milioni di euro, a fronte di una base d’asta di 2.059.600 euro.
Il nuovo edificio sarà interamente percorso da una spirale verde, una promenade di 150 metri che connetterà esternamente i vari piani, dalla terrazza fino alla piazza sottostante, ricca di orti e vigneti e adatta ad ospitare attività sportive all’aria aperta. Al piano terra la struttura ospiterà Horto, un progetto di ristorazione sostenibile con cucina a chilometro zero e serra idroponica. I primi piani saranno destinati a uffici, sostenibili e avanzati tecnologicamente, mentre al quarto e al quinto piano troverà posto l’espansione del centro d’eccellenza per la ricerca oncologica, già presente sul lato opposto di via Serio, destinata alle partnership di IFOM con altri centri di ricerca internazionali. In cima, infine, si troveranno, ai piani sesto e settimo, le foresterie per i ricercatori di IFOM e le loro famiglie, e la terrazza panoramica ad uso pubblico all’ottavo piano, punto d’avvio della promenade, coltivata a vite ed erbe aromatiche, un vero tetto verde che contribuirà ad assorbire e drenare le acque meteoriche e ridurre l’effetto isola di calore.
Di qui scorre anche il collettore del Vigentino, un canale artificiale che si collega alla vicina roggia della Vettabbia.
Tutto molto bello, ma senza mezzi pubblici decenti quella zona (dove vivevo anche io) è un buco nero