Scorrazzando in lungo e in largo per la città non possiamo fare a meno di notare lo stato dell’ambiente creato in alcune vie della città. Poche accuratezze che comunque fanno la differenza. Luoghi dove il Comune con un accurato progetto urbano ha riqualificato una via abbellendola con alberature, aiuole e parcheggi ben sistemati.
Naturalmente vedendo questi esempi, non possiamo non pensare al fatto che il Comune dovrebbe programmare una riqualificazione di ogni via, rendendole più belle e vivibili in ogni angolo della città.
Noi abbiamo già potuto vedere strade riqualificate come: Via Mameli (Porta Monforte), Via Alberto da Giussano (Porta Magenta), via Vincenzo Civerchio (Isola).
Questa volta vi portiamo a Baggio per mostrarvi quanto sia bella, dopo 10 anni dalla riqualificazione, via Bartolomeo Cabella.


Dedicata a Bartolomeo Cabella, ingegnere e dirigente d’azienda italiano (Milano, 15 febbraio 1847 – Milano, 5 maggio 1907), la via collega via Delle Forze Armate con via Gozzoli.
Nel 2011/12 venne completamente riqualificata assieme all’incrocio con via delle Forze Armate.




Aiuole distribuite ai lati della via, dove c’è spazio, alberature essenziali e sopratutto parcheggi sia per moto che per auto realizzati ricavando un “ritaglio” nei marciapiedi.


In sostanza una via che consente una piacevole passeggiata anche se non è prettamente a vocazione commerciale.











Referenze immagini: Roberto Arsuffi
Baggio, via Cabella, via Gazzoli, Arredo Urbano, Alberi
Evviva, è tornato finalmente un articolo della sezione del blog “automobili e giardinaggio”! I parcheggi e le aiuole più belle della città.
Un suggerimento per il prossimo articolo: via Mario del Monaco. Una via piena di aiuole e con tanti parcheggi ottimamente posizionati per poter andare a fare la spesa!
Non la metterei nella categoria “Vie più belle della città”
Certo è milgiorata rispetto a prima, ma rimane di una tristezza immensa.
Autobloccanti.
Ah, quanto mi piacerebbe vedere tutti i posti auto fatti cosí!
Basterebbe così poco per rendere la città non solo più bella da vedere, ma anche più vivibile grazie ai benefici degli alberi. Ma forestami si è bloccata??o non è mai nata?? Mah
Chi percorre quotidianamente Via Cabella, e vive nel quartiere Baggio, ha delle ulteriori osservazioni da aggiungere all’ interessante articolo. In sostanza il Comune di Milano dovrebbe realizzare alcune modifiche per aumentare la sicurezza stradale, ed evitare incidenti anche mortali, e investimenti di pedoni, nei pressi di questi incroci (spesso causati dalla velocità eccessiva, e pure da una visibilità non ottimale) : tra Via Sant’Apollinare, e Via Albona (la visibilità per chi si immette su Via Cabella è scadente; tra Via B. M. Da Carcano e Via Rosciate (c’ è una rotatoria ma i veicoli transitano su Via Casella spesso a tutta velocità); e l’ intersezione su Via Gozzoli (manca la visibilita’ a destra per chi svolta da questa su Via Cabella, complici anche le auto in perenne doppia fila). Le soluzioni potrebbero essere nella modifica dell’ area di questi incroci intersezioni rialzando la pavimentazione con autobloccanti, in modo da abbassare a 30 o 20 km la velocità dei veicoli (primi 2 casi). Per la svolta su Via Gozzoli va invece realizzata una rotonda, anche modificando leggermente l’attuale situazione. Di questo problema della rotonda (e pure di altre che servono nel quartiere) se ne parla da molti anni, ma non si vedono fatti da parte del Comune. E poi ci sono troppi veicoli in doppia fila, senza che la Polizia Locale li multi! Insomma vogliamo lavorare per migliorare l’ esistente, e garantire la sicurezza dei pedoni, e degli automobilisti nei punti critici prima sottolineati?
piu belle di Milano? sicuri, sicuri? ma, veramente? ma?
Migliorata ma il progetto è stato molto deludente perché avendo previsto una carreggiata con corsie troppo ampie, più della larghezza necessaria allo scorrimento di una fila di autoveicoli (e comunque inutile perché impossibile che fossero sufficiente per due file) si verifica continuamente la sosta in doppia fila.
Sarebbe bastato lasciare la carreggiata com’era prima (più stretta), con la sosta ai lati e ricavando lo spazio per gli alberi dal largo marciapiede (in questo modo sarebbero stati indipendenti dagli spazi di sosta e quindi si sarebbe potuto metterli a distanze costanti e in numero maggiore, realizzando un filare continuo e non irregolare come questo), impedendo così la sosta sullo stesso che si verificava prima.