Milano Castello. Il Comune di Milano ha approvato, tramite una delibera di indirizzo politico, la promozione dell’Accordo di Programma per il progetto di rigenerazione urbana denominato ‘Fili Cadorna’. Questa iniziativa, promossa da Regione Lombardia, coinvolge anche Ferrovienord S.p.A. e FNM S.p.A.
Il progetto, proposto dall’operatore privato Ceetrus Italy S.p.A. attraverso Nhood Services Italy, prevede la costruzione di una struttura che coprirà i binari ferroviari. Questa infrastruttura estenderà il Parco Sempione dalla stazione di Cadorna fino a via Mario Pagano e, su richiesta del Comune, fino alla stazione Milano Domodossola. L’obiettivo è eliminare la divisione urbana causata dai binari ferroviari nel centro storico della città, unificando una parte significativa del tessuto urbano consolidato. Inoltre, è prevista la riqualificazione della stazione Cadorna e del piazzale antistante.
“È una proposta certamente interessante, complessa e ambiziosa,” afferma Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana. “Nei prossimi mesi, saranno necessari ulteriori valutazioni e approfondimenti, ma il progetto di risistemazione di quell’area, che oggi appare frammentata, con la realizzazione di un’ampia area verde che diventerà una naturale estensione del Parco Sempione, è molto rilevante e capace di trasformare significativamente questa zona della città.”
La copertura dei binari sarà destinata principalmente a una vasta area verde, che diventerà un’estensione del vicino Parco Sempione. Il progetto prevede l’ampliamento del parco con nuove piazze pubbliche, percorsi pedonali, piste ciclabili e corridoi verdi. Una parte della copertura ospiterà la “Fabbrica per l’ossigeno”, un innovativo progetto ambientale sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Milano, volto a sperimentare tecnologie avanzate per il miglioramento della qualità dell’aria.
Un’altra sezione della copertura sarà destinata a edifici privati con funzioni residenziali, commerciali, ricettive e direzionali. La sostenibilità del progetto sarà garantita attraverso un Partenariato Pubblico Privato, con un finanziamento pubblico già assegnato da Regione Lombardia pari a 150 milioni di euro.
- Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Nhood
- Cadorna, Stazione Milano Cadorna, FNM, Castello, Porta Magenta, Progetto, Fili, Nhood, Ceetrus
L’unico intervento possibile è di qualità, dovrebbe essere quello di boeri. Con una vera estenzione del parco inblobato su/dentro le nuove architetture.
Ottima iniziativa
Ma come è possibile costruire palazzi con relative fondamenta e servizi (per tutti la fogna) sopra una sorta di soletta che copre dei binari? E poi per realizzare questo progetto non dovrebbero abbassare tutto il piano dei binari sottostante di diversi metri?
Mi chiedo come si possano costruire le fondamenta e i servizi (su tutti la fogna) di un palazzo sopra la copertura di un fascio di binari. E poi tutto il piano dei binari non dovrebbe essere abbassato di alcuni metri per consentire la realizzazione di quest’opera?
Le due torri di 100 metri a Porta Garibaldi sono state costruite sopra i binari.
Giusto!
Non siamo in grado di riqualificare la schifosissima piazzale Loreto… e ci si inventa addirittura di coprire un’intera stazione e binari con foreste che rigenerano artificialmente l’ossigeno.
Ma chi prendono in giro? Questi sono progetti che servono ai leghisti della regione Lombardia di affidare studi e consulenze d’oro ai loro amici.
Zitta zitta, quatta quatta, questa speculazione muove le leve giuste e va avanti.
Fin qui vaghi progetti, promesse fumose di benefici ambientali – tutti da vedere e dimostrare, a fronte di colate di cemento certe e di ridicolo “verde” fatto in gran parte di plastica, non di piante vere e proprie.
Sembrano un po’ quei progetti sauditi destinati regolarmente a finire nel nulla, non senza aver prima devastato biosfere e aree delicatissime a livello ambientale.
I nomi degli sviluppatori non promettono bene: Ceetrus, Nhood, notoriamente speculatori senza troppi scrupoli e certo non interessati alla città, ma a ROI e poco altro. Il Comune aderisce senza un’idea chiara di cosa s’andrebbe a fare, definendo il progetto “interessante”.. Approccio approssimativo direi, come spesso capita.
Il progetto sembra impegnativo ma molto interessante, scomparirebbe la ferrovia che taglia il centro città e per,o e o l’inquinamento acustico. I critici devono ricordarsi che simili ragionamenti furono fatti anche per la vecchia Fiera e City Life. Alla fine, nonostante l’aumento delle volumetrie per la solita speculazione edilizia, il progetto e’stato realizzato bene con una buona quota di spazio a verde.