Milano | Porta Genova – Il ponte icona di via Tortona che fine farà?

Milano ha diversi luoghi iconici, cioè luoghi che sono resi riconoscibili dalla presenza di un monumento o oggetto.

Uno di questi è senza alcun dubbio il Ponte pedonale di via Tortona. Non si tratta di un ponte su di un canale, tantomeno né di un ponte su di un fiume, ma è quello che unisce il Piazzale di Porta Genova con il quartiere di via Tortona, separati dai binari della stazione ferroviaria. E’ un ponte pedonale di sovrappasso dei binari costruito nei primi anni del 1900, in ferro tinteggiato di verde scuro. Oramai è diventato una vera icona e spesso fa da sfondo a immagini fotografiche di moda o compare in alcuni film, come in una celebre scena del film Ratataplan di Maurizio Nichetti del 1970.

Per molti è un luogo dove affiggere poster di protesta o che annunciano eventi nella zona. Molti si sono divertiti nel corso degli anni a imbrattare o a usare la struttura per esprimere la propria “street art”. Il suo momento clou è durante il famoso Fuorisalone quando viene usato da così tanta gente che diventa impossibile attraversarlo.

Il suo destino è legato alla stazione di Porta Genova, la quale dovrebbe venire soppressa nel prossimo futuro (il quando rimarrà ancora un mistero per lungo tempo) per essere soppiantata dalla stazione ferroviaria di Romolo (in parte) e dalla Stazione di San Cristoforo (che sarà servita anche dalla nuova M4).

La Stazione di Porta Genova venne realizzata nel 1865 con il nome di stazione ferroviaria di Porta Ticinese, ed è l’edificio ferroviario ancora in uso più vecchio di Milano. Quando verrà smantellata, la stazione non servirà più ma perderà la propria funzione anche la vecchia passerella per via Tortona. Sarà un peccato perdere anche questo vecchio manufatto oramai simbolo di una zona e di generazioni di milanesi. Unica speranza è che chi sarà incaricato di ridisegnare lo scalo ferroviario di Porta Genova abbia quel tocco di genio da riconvertire in modo decente il vecchio ponte.

Dobbiamo dire che il ponte al momento è terribilmente deturpato e circondato da un brutto degrado, come si può vedere dalle molte foto che abbiamo voluto regalarvi e che ne mostrano ogni piccolo particolare.

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La posizione attuale del ponte tra il Piazzale di Porta Genova e la Via Tortona

Qui sotto una nostra possibile idea di dove poterlo ricollocare, rimanendo collegato ai due quartieri, quello di Porta Genova e di Via Tortona. In pratica, una volta tolto lo scalo ferroviario di Porta Genova, l’area potrebbe diventare in gran parte pedonale e così via Bergognone, ora a fondo cieco, sbucherebbe in un grande piazzale proprio dove si trova l’edificio usato dal Mercato Metropolitano. Quindi in quel punto il vecchio ponte potrebbe essere sistemato, adeguato e scavalcando il naviglio, collegherebbe via Bergognone con il marciapiede della Ripa di Porta Ticinese proprio dove si incrocia con la Via Privata Eugenio Barsanti, collegandosi anche col Parco Baden-Powell. Potrebbe essere un bel modo per salvare questo bellissimo ponte iconico.

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Posizionato sopra il Naviglio Grande all’altezza di Via Bergognone

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Di seguito altre immagini del ponte pedonale di Via Tortona.

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

9 commenti su “Milano | Porta Genova – Il ponte icona di via Tortona che fine farà?”

  1. Vergogna della città specialmente durante il fuorisalone frequentato dagli stranieri abituati alla bellezza del design .Schifo totale,lercio di tag e la notte di orina.Speriamo che sia spedito in fonderia..

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    • credo che dei bravi architetti possano riuscire a trovare il modo di effettuare un buon recupero urbano, come è successo a N.Y. (forse ci sono anche altri casi)
      Con il parco lineare conosciuto come ” High Line” che è stato realizzato su una sezione in disuso della ferrovia sopraelevata chiamata West Side Line.

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    • Guarda, posso dirti per esperienza professionale che agli addetti ai lavori di design & dintorni queste cose piacciono (forse è anche per questo che il ponte è sempre stato lasciato così).

      Per rendertene conto basta che fai un giro in una libreria e guardi tra i libri d’arte quanti libri fotografici sulle tag e la street art esistono.

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  2. Ottima l’idea di usarlo come collegamento per via Bergognone, ma si potrebbe anche lasciare lì dov’è anche se facessero un parco.

    Io non sono affatto un estimatore delle tag, ma nel caso specifico del ponte credo che ormai il fenomeno abbia superato la sottile linea rossa che separa il vandalismo dall’icona urbana. Così come nessuno a Berlino si sognerebbe di cancellare le scritte dai brandelli rimasti del Muro, credo che il ponte andrebbe ormai annoverato tra le “superfici libere” dove la street art si possa esprimere liberamente… ma che sia appunto “art” e non ripetizione ossessivo-compulsiva di uno scarabocchio… e magari evitando degenerazioni come la puzza di urina.

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    • concordo. Anzi si potrebbe trovare una ragione della presenza, se nel parco fosse prevista un po’ d’acqua da oltrepassare, meglio ancora quale diramazione dal naviglio.

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