Via La Spezia: un’altra occasione sprecata

Dopo anni di estenuanti lavori, da qualche mese è stata definitivamente riaperta tutta la carreggiata di via La Spezia nel tratto compreso tra piazza Lodi e via Monza. 
Purtroppo a questa buona notizia se ne aggiunge una pessima, data dalla bruttura delle sistemazioni superficiali; se si pensa a quante risorse sono state impiegate nella metro C e a quanto un’infrastruttura come questa possa cambiare il volto della città, ci si accorge subito della terribile sensazione di vuoto percorrendo via la Spezia.

Partendo dall’incrocio con via Orvieto, dove si è pedonalizzato un piccolo tratto di strada con del lastricato, ma lasciando l’asfalto ai bordi della strada. 
Anche i locali che contengono le utenze potevano essere inglobati meglio nell’arredo urbano; in questo modo, invece, appaiono come un ingombro evidente. 

Su via La Spezia la situazione non cambia; i marciapiedi tornano in catrame poco oltre le uscite della metro, mentre la sezione della carreggiata è spaventosamente ampia, con auto parcheggiate in divieto ovunque. 

Perché non approntare sin da subito una corsia preferenziale, che sarebbe utilissima nel momento in cui i treni fermeranno a Lodi e, successivamente, a San Giovanni, scaricando di colpo migliaia di pendolari intenzionati a raggiungere il centro in modo veloce e puntuale?

Altra nota dolente, le discenderie all’altezza di via Orvieto, che sono posizionate non in direzione della suddetta strada, costringendo a fare dietro front a chi si deve dirigere verso San Giovanni o via Taranto, mentre l’ingresso sul lato settentrionale si presenta anche con un’inutile rientranza che va a diminuire gli spazi di deflusso sul marciapiede. 

In assoluto una delle peggiori sistemazioni superficiali dentro al raccordo.  

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