Zona Porta Volta – Son tornati i lampioni classici al Monumentale

Il 7 giugno scorso fu inaugurata la nuova piazza del Cimitero Monumentale, messa per qualche anno a soqquadro a seguito dei lavori per il cantiere della M5. Per questo mega intervento furono tolti diversi lampioni in stile dal piazzale. Una volta aperta al pubblico, la piazza era illuminata da bruttissimi pali luce modello autostrada. Noi di Urbanfile avevamo sollevato non poche polemiche a tal proposito, tanto che i lampioni, misteriosamente, vennero sostituiti quasi subito dai modelli in stile ottocento in dotazione al Comune da qualche anno, (una bella versione moderna di antichi pali luce) però alcuni lampioni anonimi al centro del piazzale erano rimasti. In questi giorni, i vecchi lampioni in stile, sono tornati belli e splendenti di restauro e hanno sostituito gli orrendi pali moderni. Probabilmente erano stati portati via per un restauro.

 

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Qui sotto due immagini che mostrano i precedenti lampioni

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

10 commenti su “Zona Porta Volta – Son tornati i lampioni classici al Monumentale”

  1. ottimo!
    comunque è pazzesco: ci sono decine e decine di posti bici con rastrelliere serie (modello verona) e comunque ci sono biciclette legate al palo…

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    • La ratrelliere devono essere conosciute, all’inizio per abitudine uno parcheggia al primo palo che vede. Comunque meno male che ormail le rastrelliere “Verono” sono diventate lo standard, tranne in alcuni punti dve c’è poco spazio (nuova Darsena lungo via d’Annunzio)

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  2. Questi lampioni in stile ma “leggeri” potrebbero essere estesi anche ad altri luoghi della città, penso alle vie alberate col marciapiede largo, come via Eustachi, dove l’illuminazione della parte pedonale è oggi affidata ai soliti “lampioni svincolo autostrada”. A occhio non sono antichissimi, penso primo Novecento, e i disegni tecnici dovrebbero essere disponibili negli uffici comunali. In ogni caso, non sarebbe difficile fare un calco. Adesso andrebbero riqualificate via Ceresio e via Volta, magari mettendoci gli stessi lampioni.
    Che differenza da quando era un parcheggio con loschi giri notturni!

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  3. Molto molto bene!

    Siamo sicuri sicuri però che si tratti dei vecchi lampioni restaurati? Mi sbaglierò ma a vederli così perfetti mi sembrano tanto dei lampioni nuovi che assomigliano moltissimo a quelli vecchi. In ogni caso sono felice di vederli al posto di quegli anonimi lampioni stradali che non si potevano vedere.

    Continuo però a chiedermi perchè i lampioni stile ottocento (come li definite voi) non si usino in ogni luogo storico/monumentale, penso ad esempio al restaurando largo Bellintani dove sono apparsi i soliti sterili lampioncini moderni. Arriverà mai un giorno in cui il comune capirà che i lampioni non sono solo utili ad illuminare ma sono anche un importantissimo elemento di arredo?

    Sempre in tema piazzale monumentale, se si fossero usati i pali ATM che reggono i fili del tram come supporto per i lampioni che illuminano la strada (tipo ponte di via farini) avremmo avuto la metà dei pali e decisamente più ordine.

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  4. Bell’intervento in generale. Sarebbe possibile avanzare una richiesta per la sostituzione dei pali zincati in Piazza XXIV Maggio? Più che una richiesta forse ci vorrebbe una petizione…

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  5. Bravo Silvio, stavo giusto pensando la stessa cosa. Non pensavo fosse così facile sostituire dei lampioni, pali compresi, evidentemente il diametro del foro è lo stesso. Avanti con la petizione, dove devo firmare? 🙂

    Io non apprezzo nuppure quelli messi lungo la Darsena se devo dire la verità, non sono inguardabili come quelli della piazza ma penso siano troppo moderni per il contesto, purtroppo i palazzoni degli anni 50′ non li possiamo abbatere ma cambiare qualche lampione si. E magari quello schifo di balaustre verdi con quelle in pietra intanto che ci siamo.

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    • Il verde Milano/Cadorna è davvero una piaga, a mio giudizio, e in ogni caso sono d’accordo con te che la balaustra sia pessima, oltre che un po’ inutile. Mi auguro che Urbanfile riesca a farsi sentire come capita spesso…

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