Milano | Sempione – Ma la ciclabile a che punto è?

Cos’è successo alla pista ciclabile del parco Sempione? Da oltre un mese i lavori sembrano fermi completamente o quasi. Manca da essere terminato il lato della Fossa (lato ferrovie) e il raccordo con via Pagano. Lavoro iniziato più di un anno fa e che ha suscitato non poche perplessità, visto che in Piazza Castello dopo la pedonalizzazione la pista era già inutile ancora prima di essere realizzata. In Viale Emilio Alemagna, Viale Molière e Viale Giovanni Milton, dove forse era più necessaria, visto l’abominevole uso che veniva fatto delle aiuole come parcheggi per auto, ancora appare in alto mare.

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6 commenti su “Milano | Sempione – Ma la ciclabile a che punto è?”

  1. Ferma questa, fermi i lavori all’Acquario, fermi i lavori in Juvara e in XX settembre, tutto fermo. “Battaglia a colpi di emendamenti” ed esposti da parte dei soliti di FI?

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  2. E’ evidente che con questi appalti sulle piste ciclabili ci sia qualche problema, in piazzale Susa ci hanno impiegato 1 anno (UN ANNO!!!!) per fare 100/200 mentri di pista. Gli operai lavoravano un giorno e poi sparivano per settimane, alcuni lavori sono stati fatti e rifatti più volte (tipo la segnaletica orizzontale, le strisce sono state fatte, cancellate e rifatte almeno 2 volte).

    E la cosa paradossale è che ci hanno messo 1 anno per fare un tratto minuscolo ma si sono ‘dimenticati’ di spostare tutti i pali che sono rimasti li dove erano in precedenza e che ora si trovano in piena ciclabile! Assurdo.

    @staff di urbanfile, ve volete posso mandarvi delle foto.

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    • Manda che tutti noi siamo interessati. Abitando vicino so perfettamente quello a cui ti riferisci, ma è giusto che tutti sappiano l’incompetenza.

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  3. La grande battaglia di civiltà condotta dagli eX forza italia e ex decoratiani contro le piste ciclabili a favore dei posti macchina e del partito dell’automobile.

    AVANGUARDIA PURA!
    Corsi e ricorsi e bastoni fra le ruote delle biciclette.

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  4. C’è da dire però che alla fine dei lavori avremo una pista davvero molto utile e una sistemazione di via milton che era ormai indispensabile per portare un po’ di decoro. Le auto parcheggiate ovunque tra gli alberi facevano schifo e mancavano dei percorsi pedonali razionali, ora ci sono/saranno. Speriamo che finiscano alla svelta.

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  5. Le piste ciclabili a Milano è difficile farle perché sono in pochi a volerle davvero e ancora meno sono quelli che capiscono davvero cosa sono e a cosa servono.
    Anche per viale Milton c’era e c’è chi contesta l’utilità e rimpiange i posti auto (abusivi) perduti e difende interessi particolari e frappone ostacoli, propone modifiche e stralci.
    La verità è che in questa zona serve una rete completa di piste ciclabili e quindi tutte le piste il comune ha realizzato o prevede di realizzare, in via Pagano, in via Minghetti, in piazza Cadorna, come si vede dai cartelli di cantiere.
    Compresa quella di piazza Castello.
    Le aree pedonali, infatti, sono o dovrebbero essere riservate ai pedoni che debbono potersi muovere senza doversi guardare alle spalle dai ciclisti. D’altra parte i ciclisti non devono essere costretti allo slalom tra i pedoni. Chi ha scritto questo blog forse non sa che la prima area pedonale venne proposta in Danimarca agli inizi del ‘900, quando le macchine erano rare, proprio per proteggere i pedoni dai ciclisti.

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