Superate tutte le prove richiesta dal MIBACT, la preziosa chiesetta Benedettina è pronta per la ottenere il riconoscimento come bene dell’Umanità. Lo stesso MIBACT ha inviato tutta la documentazione a Parigi per ottenere il titolo. Si è in attesa della risposta-
Il riconoscimento non solo servirà per tutelare ancor di più il bene storico, ma soprattutto per farlo conoscere dato che attualmente è tagliato fuori dai flussi turistici, conosciuto solo dagli appassionati. Eppure non è distante dai siti Reali di Caserta, dall’anfiteatro Romano di Santa Maria Capua Vetere, dal prezioso Museo Campano di Capua. Come sempre in provincia di Caserta manca una regia turistica che faccia conoscere e rendere fruibili i numeri tesori artisti che possiede.
Cenni storici:
Sorge sul monte Tifata, nella zona di Capua, a pochi chilometri da Caserta. Costruita nel tempio dedicato alla dea Diana, dove ne resta visibile il podio col pavimento a tessere, diventato di fatto il pavimento della chiesa. Costruita nel VI secolo con materiali recuperati dal tempio pagano e altri derivanti dall ‘anfiteatro della vicina Santa Maria Capua Vetere. Si presenta con una facciata in stile Romanico preceduta da un porticato.
L’interno a tre navate, tutte complete di abside, senza transetto, quello che stupisce è il vasto ciclo di affreschi di stampo Bizantino, risalenti al 1100, conservati benissimo. Realizzati da pittori locali su modello dei maestri Bizantini che in quel periodo lavoravano nell’abbazia di Montecassino. Gli affreschi rappresentano storie del vecchio Testamento, al centro dell’abside principale troviamo raffigurato l’abate Desiderio, abate di Montecassino, che volle questo ciclo di affreschi per la chiesetta di sant’Angelo in Formis.
Facilmente raggiungibile in auto dal casello di santa Maria Capua Vetere dell’autostrada A1. In treno dalla stazione di Capua, più autobus.
però non è una chiesetta, ma uno dei monumenti più importanti dell’arte medievale del casertano 😉