Milano | Cordusio – Restauri al palazzo della Posta Centrale

Il palazzo delle Poste Centrali in via Bocchetto (non quello in Piazza Cordusio che era l’ex Borsa di Broggi, anch’esso comunque in restauro) e Piazza Edison finalmente sta per essere restaurato. L’edificio occupa un’intero isolato tra via Cordusio, Via Santa Maria Segreta, Via Gaetano Negri, Piazza Affari Via della Posta e Piazza Edison.

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L’ingresso anni Cinquanta

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Vista la novità dell’imminente restauro ne approfittiamo per raccontare lo sviluppo dell’isolato dove si trova oggi l’edificio, nella storia della città a due passi dal Cordusio e dalle Cinque Vie.

Qui si trovavano, all’epoca della Mediolanum imperiale, alcuni templi romani, infatti all’epoca delle prime grandi demolizioni del vecchio convento, saltarono fuori alcuni reperti romani, come capitelli e blocchi di colonna, oggi conservati al Museo Archeologico di Milano. Non lontano ricordiamo che vi era il Teatro romano, oggi al suo posto si trova il Palazzo della Borsa del Mezzanotte e la Camera di Commercio.

Dopo la caduta dell’Impero e le distruzioni barbariche su questi terreni sorsero diverse chiese e edifici religiosi, come la chiesa di Santa Maria Segreta, forse costruita sopra un tempio, San Vittore al Teatro (costruito vicino al grande edificio del teatro e che diede il nome alla chiesa), Santa Maria Fulcorina e San Ulderico o Oldorico.

Sorgeva su quest’area, anche il monastero noto come del “Bocchetto“, facente capo alla chiesa di Santa Maria Segreta sulla via omonima.
La struttura monastica benedettina tra le più antiche della città (X sec.), discendeva direttamente dall’Ospizio di Dateo ed aveva in fronte una piscina o vasca, cosa che diede il nome all’intera contrada, detta appunto anche della Piscina o della Pessina. Era in realtà un canale aperto alla fine del XII sec., alimentato da più bocche (bocchetto). Lo stesso monastero sarà conosciuto nel basso Medioevo col nome della sua chiesa cioè come San Odorico (Ulderico).

Di seguito un’immagine che suggerisce come potesse essere via Bocchetto, la chiesa e la fonte o piscina che diede il nome alla via alla fine del 1300 Cordusio_Poste_1395
Risulta da un documento del 1034 (Giudicato di Ariberto) che il vescovo Ariberto d’Intimiano, prima della sua partenza alla conquista della Borgogna, faccia donazioni a questo monastero con pochi altri in Milano, sottolineandone l’importanza.
Nel 1638 il Richini ricostruisce la chiesa di S. Ulderico al Bocchetto così come la chiesa di Santa Maria Segreta (1636). Nella “nota delle chiese, confraternite, scuole, conventi, monasterij ed oratorij” compresi nel distretto delle parrocchie di Porta Vercellina figuravano nel 1768 il collegio dei padri somaschi; il luogo pio della Pessina; la scuola del Santissimo nella parrocchiale.
Nel 1797 viene soppresso il monastero così dagli inizi dell’Ottocento la vetusta struttura viene adibita per ospitare gli uffici finanziari e fiscali.

Negli inizi del Novecento si decide di abbattere l’intero isolato del monastero per fare spazio ai nuovi uffici della Posta ad opera del Cesa Bianchi ed a istituti del quartiere degli Affari.

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Cordusio_Vecchia Posta 1895
Durante gli scavi per le fondamenta, nel 1901, vennero rinvenuti parecchi reperti, come abbiamo detto poco fa, facente parte di un tempio, tra cui alcuni interessanti capitelli corinzi italici in pietra di Vicenza, e basi di colonna scanalate della metà del I sec. a.C.. Nel 1905 si ha l’inaugurazione del Palazzo delle Poste e Telegrafi in via Bocchetto.

La parrocchia di Santa Maria Segreta fu soppressa con decreto 3 giugno 1910 dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari, dando la possibilità alle Poste di ingrandirsi ulteriormente. La chiesa venne distrutta per far posto all’ampliamento del palazzo delle poste nel 1911 con un progetto dell’ing. Ferrino Giannino che realizzò l’edificio che ancora oggi possiamo ammirare in puro stile eclettico e alquanto banalotto. Nel corso del tempo è stato ingrandito diverse volte, tanto che sul finire degli anni Venti venne aggiunto un piano a tutto l’edificio che oramai occupava tutto l’isolato. Con l’inizio degli anni Trenta si dovette aggiungere, per raddrizzare il lato smusso e per ragioni di simmetria, una nuova ala che fronteggiasse Piazza Affari.Per ultimo, dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’edificio, come tutti gli altri edifici della zona, subì un pesante ammodernamento, tanto che ancora oggi possiamo ammirare l’ingresso in veste anni Cinquanta con la statua del Maratoneta di Tullio Figini.

Per chi volesse scoprire com’è stato modificato il Cordusio. Qui invece la Borsa e San Vittore al Teatro

 
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Immagini d’epoca delle varie trasformazioni del palazzo delle Poste

Il Cordusio, Palazzo delle Regie Poste e la chiesa di Santa Maria Segreta
Il Cordusio, Palazzo delle Regie Poste di Paolo Cesa Bianchi e il campanile chiesa di Santa Maria Segreta

 

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Il palazzo negli anni 1920-22

 

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Il Palazzo nel 1919 prima dei sopralzi degli anni Trenta

 

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Il Palazzo nel 1920

 

Creazione di Piazza Affari 1931 a destra il Palazzo delle poste
Creazione di Piazza Affari 1931 a destra il Palazzo delle Poste con la parte che verrà raddrizzata e modernizzata

 

 

Tullio Figini ha realizzato la statua monumentale in bronzo Il maratoneta con dedica Al postelegrafonico che si trova oggi nell’atrio del palazzo rimodernato nel dopoguerra.

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Il palazzo delle poste su piazza Affari venne ampliato sul finire degli anni Trenta con una nuova facciata e un nuovo ingresso monumentale coronato da un bel altorilievo, il civico 2 della piazza. Nel 2002 l’edificio venne ristrutturato dallo studio di architettura Michele De Lucci, da anni è la sede milanese di Telecom Italia (oggi Tim).

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

9 commenti su “Milano | Cordusio – Restauri al palazzo della Posta Centrale”

  1. Sogno tutte la zona da piazza cordusio a piazza affari fino a corso Magenta pedonalizzate. Ora c’è un caos di auto, parcheggi selvaggi e marciapiedi impraticabili. Un vero schifo per una zona potenzialmente molto bella e suggestiva della città

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    • La risistemazione di piazza Cordusio è legata al progetto di trasformazione in mall del palazzo delle Poste. In poche parole, il Comune vuole usare i soldi degli oneri di urbanizzazione invece di metterceli lui.

      In linea generale non è sbagliato, visto come sono messe le casse pubbliche, speriamo solo di non dover aspettare fino alle calende greche visto lo stato pietoso in cui versa la piazza oggi!

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      • Grandissimo.
        Quindi oltre ad avere un Mall moderno e internazionale con relativo super per cittadini comuni, il comune ottiene anche dei soldi per sistemare la piazza.
        A questo punto spero molto che la proprietà del Mall spinga e non poco per eliminare del tutto la possibilità del parcheggio temporaneo dei furgoncini abusivi che stazionano dentro piazza cordusio, a ridosso della statua.

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  2. Avete per caso notizie se metteranno in questo palazzo “El Cortes Ingles” e/o Starbucks?

    Per quanto riguarda starbucks il comunicato dichiarava che si tratta di una zona molto centrale a ridosso della Borsa di Milano…
    Staremo a vedere..

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