Sono trascorsi più di sessant’anni dalla tragica sciagura avvenuta il 21 marzo 1951 nel quartiere Lorenteggio di Milano, quando il crollo del muro di cinta della scuola elementare “Devota Maculan”, all’angolo con Via Inganni, provocò la morte di 14 studenti, tredici bambine e un bambino.
Le piccole vittime uscendo da scuola, mentre aspettavano le mamme, si erano riparate dal forte vento sotto il muro dell’istituto, realizzato da poco tempo; erano quasi tutte bambine perché i maschietti erano usciti qualche minuto prima. Il muro, fatto in pesanti pietre, rovinò sugli studenti, uccidendone 14.
Sul luogo della tragedia, di fronte alla scuola, sorge adesso un monumento di ferro battuto e pasta di vetro, con il nome delle piccole vittime, a dire il vero un’opera un po’ misera e invisibile posta al centro della grande aiuola centrale della via Lorenteggio. Mentre sulla parete del nuovo muro venne posta una targa sulla quale sono incise poche, toccanti parole: «A ricordo dei quattordici fiori qui tragicamente schiantati». Peccato che il rispetto per questa tragedia non sia mantenuto neanche dal buonsenso di non mettere cartelloni pubblicitari proprio sopra la targa. Quasi un affronto.

Dovrebbero realizzare un monumento come si deve e un giardino decente, anche perché purtroppo capitano ancora queste cose. 14 povere creature dimenticate, ho visto anni fa’ un documentario e non ho più dimenticato la vicenda.