Milano | Porta Venezia – Piazza Oberdan: vestita a festa ma indecorosa – 1

Abbiamo fatto il solito reportage a piazza Oberdan a lavori quasi ultimati. L’impressione è che come al solito, si faccia un lavoro a metà, in pratica come vestirsi a festa ma col collo nero di sudiciume. Proviamo ad analizzare foto per foto cosa secondo noi cosa si doveva fare e non è stato fatto.

Questa è la prima di due parti (vista la quantità di foto che abbiamo raccolto):

Il tratto sopra il diurno, possiamo dire che sia stato sistemato in modo abbastanza gradevole, anche se non si è voluto riportare l’aspetto di inizio ‘900, ma nemmeno creare qualcosa di moderno e sbalorditivo. Tutto sommato, crediamo che sia stata sistemata con un budget abbastanza risicato.

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La soluzione, poco nobile per la pavimentazione della superficie sopra il tetto del Diurno è comunque efficace. Infatti non è stato usato alcun tipo di piastrellata, ma semplice cemento colorato, come era in origine. Unica nota differente sono le impronte del disegno della piantina sottostante dei bagni del Diurno.

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Possiamo dire che la nuova tipologia di aiuola non ci piace? Intendiamo questo tipo che in pratica utilizza piante selvagge a ciuffo e sassolini di lapillo che danno sempre l’impressione di essere temporanei e anche poco curati.

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Altra cosa che non ci piace e troviamo veramente brutta sono i lampioni senza alcuno stile che hanno soppiantato i vecchi lampioni in stile belle époque (a dire il vero c’era rimasta solo la base). Possibile che il Comune e gli uffici tecnici caschino sempre su questi benedetti lampioni? La stessa cosa era successa per i bruttissimi lampioni istallati a porta Ticinese e alla Darsena.

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Parliamo ora della fermata tranviaria, Porta Venezia, la quale “era” una delle poche fermate ad avere un facile accesso alla sottostante stazione della metropolitana, due uscite per ognuna delle banchine in direzione Vittorio Veneto per il tram 9. Ma le scelte degli uffici tecnici comunali quali sono? Spostare sul lato opposto, verso Viale Piave, entrambe le fermate, così ora tutte le uscite su questo lato sono inutili.

Perché si è scelto di spostare la fermata? Forse per un maggiore spazio? Fatto sta che oltre a tutto questo lato è rimasto devastato dal tempo e dall’incuria, come si vede benissimo dalle foto. Oltre ad avere ancora la pensilina che qualcuno ignaro e disattento crede di poter utilizzare ancora (come si vede dalla foto).

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E qui? Pali, pali, pali e ancora pali… non aggiungiamo altro.

 

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In questo punto si trovava l’edicola e il vecchio orologio degli anni Trenta, che fine ha fatto?

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Le foto che seguono sono state scattate sul lato orientale della piazza, dove la nuova aiuola ha soppiantato la vecchia aiuola striminzita e dove si trovava la via laterale. Qui sono stati portati tutti i chioschi e le edicole, ora distribuite lungo la strada di fronte alla fermata del tram.

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

8 commenti su “Milano | Porta Venezia – Piazza Oberdan: vestita a festa ma indecorosa – 1”

  1. Questi dell’ufficio tecnico sembrano proprio tutto tranne che degli architetti. Questo è un banale lavoro di riqualificazione privo di design. Non riesco poi a capire il rapporto che c’è tra Milano e le aiuole. Le aiuole sono dei rettangoli dove buttare dentro un po’ di cortecce ( ottime per i mozziconi di sigarette) e quattro piante spelacchiate messe in modo assolutamente casuale, come si faceva al primo anno di architettura. La progettazione dell’aiuola è inesistente, il prato inesistente, i fiori idem. I pali abbondano sempre in generale negli spazi pubblici milanesi, e sono tutti rigorosamente storti. Sono appena tornato da Barcellona….. un abisso di differenza nell’arredo urbano. Meravigliosa l’Avenguda Diagonal coi sui cordoli, piste ciclabili lampioni moderni, parchi e aiuole di design e Barcellona non è ricca come Milano ha il 20% di disoccupazione….. pazzesco.

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  2. Forse ho ancora negli occhi il degrado assoluto di piazza Oberdan negli scorsi 20 anni, ma a me la piazza non fa così schifo.
    A parte la questione lampioni, che è disastrosa in tutta la città, il resto non mi sembra proprio “indecorso”!
    E’ stata rimossa la strada tra piazza e marciapede, azzerando il dislivello e utilizzando pietra annzichè asfalto (e non è poco qui da noi). Non c’è più posto per la sosta selvaggia (altro incredibile successo) ed è stato riqualificato il Diurno sotterraneo (perchè non lo si menziona?).
    Doveroso trovare i difetti, ma è fuori luogo la definizione di “indecoroso”.

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    • Questa giunta ha fatto un’opera meritoria per portarci almeno a livello di minimo sindacale dopo non anni, ma DECENNI di incuria totale (oltre a piazza Oberdan, penso ad esempio a piazza Missori, con i guard rail e gli spartitraffico in cemento “provvisori” che stavano lì dalla chiusura del cantiere M3 nel… 1990!!).

      Tuttavia, una città come Milano, che aspira a un ruolo da metropoli globale ed è la capitale mondiale riconosciuta del design e della moda, non può e non deve accontentarsi del minimo sindacale.

      È ora di fare il salto di qualità, con un approccio complessivo e strategico. Sono convinto che, con un piano credibile, si troverebbero senza troppa fatica anche degli sponsor privati pronti a investire.

      E poi bisogna lavorare in modo sinergico: non si può sentire la Rozza quando, nell’intervista qui a UF, si lava le mani dei lampioni dicendo che dipendono da Maran… Come se stessero uno a Timbuctù e l’altra a Novisibirsk e non tutti e due nella stessa giunta. E parlatevi porca miseria!!

      E poi, visto che non costerebbe neanche tanto rispetto ai singoli grandi progetti, io sarei per dare la priorità a Una manutenzione straordinaria complessiva anziché agli interventi spot. Pali, lampioni, marciapiedi, parigine, semafori, segnaletica. A partire da un àbaco (a proposito, che fine ha fatto quello della Moratti?) che sia messo a punto da una commissione di ARCHITETTI E DESIGNER e non da tecnici comunali!

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  3. Ovviamente rispetto a prima é sicuramente meglio.
    Ma le città all’estero brillano per la cura dei progetti nei minimi dettagli e i lavori che seguono alla lettera i progetti.
    Qui si fanno le cose solo per avere voti in cambio.
    Io non accetto questa superficialità.
    Ci sarebbero altre mille cose da segnalare.
    A parte che i lavori non sono ancora finiti, in ritardo come al solito e sempre di corsa.

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  4. Se paragoniamo quanto è stato realizzato rispetto al punto di partenza, bisogna essere abbastanza contenti. Ma vorrei sapere perché è stato tolto il bellissimo orologio stradale a parallelepipedo (a memoria mi sembra ne siano rimasti solo altri cinque a Milano: Lima, Tricolore, De Angeli, Cavour e piazza IV novembre angolo Filzi). Concordo poi sull’assurdità di avere spostato la fermata del 9 dall’uscita del metrò e di avere realizzato misere aiuole con piante degne di un giardino tropicale. L’elemento più bello sono i dehors di Maruzzella e Mc Donald’s. Un altro spazio sottratto alle auto. A quando l’allontanamento anche dei parcheggi selvaggi di moto e motorini?

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  5. Se paragoniamo quanto è stato realizzato rispetto al punto di partenza, bisogna essere abbastanza contenti. Ma vorrei sapere perché è stato tolto il bellissimo orologio stradale a parallelepipedo (a memoria mi sembra ne siano rimasti solo altri cinque a Milano: Lima, Tricolore, De Angeli, Cavour e piazza IV novembre angolo Filzi). Concordo poi sull’assurdità di avere spostato la fermata del 9 dall’uscita del metrò e di avere realizzato misere aiuole con piante degne di un giardino tropicale. L’elemento più bello sono i dehors di Maruzzella e Mc Donald’s. Un altro spazio sottratto alle auto. A quando anche l’allontanamento della sosta selvaggia di moto e motorini?

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