Vialba è il quartiere incastrato a nord-ovest di Milano, tra Quarto Oggiaro, Musocco e Roserio. Si trattava di un’antica pieve appartenente alla Pieve di Bollate, già menzionata nel 1346. Sul finire del 1700 Vialba risultava avere 194 abitanti impegnati in attività agricole. Divenne Comune indipendente nel 1816, ma fu aggregata al comune di Musocco il 2 settembre 1841, a sua volta aggregato a Milano nel 1923.
Di antico è rimasto ben poco, solo Villa Scheibler, che spesso viene collocata nel più famoso quartiere di Quarto Oggiaro. Il resto del quartiere è stato costruito nel dopoguerra, dagli anni Cinquanta in poi. Come ogni quartiere che si andava sviluppandosi in quegli anni, necessitava di una nuova parrocchiale. Così venne progettata nel 1955 da Amos Edallo e Antonello Vincenti una nuova chiesa fulcro centrale del nuovo quartiere.
In origine la chiesa si trovava nel cuore del nuovo quartiere, ma con lo sviluppo avvenuto tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, la chiesa si ritrovò un po’ in un’area marginale. Addirittura, a lato si trovava un bel mercato coperto in via Maria Drago realizzato nel 1952 e che oggi è sparito.
Giungendo da Largo Umberto Boccioni e Via Maria Drago ci si trova dinanzi il largo sagrato alberato racchiuso da una cancellata.
La facciata è caratterizzata dalla presenza di sei pilastri in calcestruzzo armato, raccordati da una trave, formando una specie di moderno nartece, che protegge la parete interna, affrescata con scene della vita della Santa, opera di Nicola Neonato. Recentemente restaurato, dopo che, specie nella parte inferiore, si erano formate molte crepe e rigonfiamenti causati dalle intemperie.
Le pareti laterali sono scandite dai pilastri che sostengono la struttura e le falde del tetto, longitudinali rispetto alla navata. Due portici collegano la chiesa ai locali parrocchiali, delimitando due spazi raccolti sistemati a giardino.
Foto tommolo.
Il sobrio interno è a navata unica con pianta a croce latina d’impianto tradizionale. La navata centrale è ritmata dai pilastri strutturale che reggono il soffitto, dove all’altezza del transetto è stata realizzata una decorazione a losanga. L’illuminazione proviene dalle vetrate poste sotto le falde del tetto e da quelle laterali all’altare. All’interno, oltre ad una interessante via Crucis, si trovano anche quattro affreschi di notevoli dimensioni e molto interessanti.