Milano | Porta Nuova – La Galleria Manzoni, una meraviglia ancora in attesa

In attesa dei lavori per la trasformazione dello spazio cinematografico in centro commerciale (che peccato però) abbiamo fatto un salto a fotografare questa meraviglia che è la Galleria Manzoni, via Manzoni 40-42 e via Borgospesso 19.

via-manzoni-1885

Prima della Seconda Guerra Mondiale in via Manzoni al 40, si trovava  Casa Soragna, palazzo ottocentesco distrutto dalle bombe nel 1943. Contemporaneamente anche l’originario Teatro Manzoni, che si trovava in piazza San Fedele, fu raso al suolo dai bombardamenti. Nella Milano del dopoguerra si decise allora di ‘ricollocare’ il Teatro nel luogo del vecchio palazzo nobiliare creando una struttura poli-funzionale che comprendesse anche un a sala cinematografica. Quindi, il proprietario dell’area dove sarebbe sorto il nuovo complesso, la società Centro Eva, incaricò della progettazione l’architetto Alziro Bergonzo (1906-1997), affidandogli il compito di pensare a una struttura innovativa, funzionale ed esteticamente attraente.

2016-09-18_galleria_manzoni_0

Il risultato è la creazione di un complesso edilizio moderno, dalle linee semplici esternamente e dalle dimensioni monumentali. Viene creata una galleria, con affaccio negozi, ingresso del cinema-teatro e night club, che unisce via Manzoni con via Borgospesso. L’articolazione delle sale del nuovo teatro e cinema è disposta su più livelli, sia interrati che fuoriterra.  La complessità del progetto è tale che a Bergonzo viene affiancato l’ingegner Mario Cavallé, progettista anche  delle “Case fungo” alla Maggiolina e specializzato nella realizzazione di sale cinematografiche.

Alle soluzioni tecniche e architettoniche, si uniscono interventi artistici che conferiscono ulteriore eleganza al Cine-Teatro: all’ingresso di via Manzoni  un pilastro scolpito da Gino Oliva indica la presenza della sala, marmi policromi sono posti nello spazio della galleria, mentre sul soffitto spicca un bassorilievo dello stesso autore. Così come di Oliva sono anche i profili in ottone lavorato  e le maniglie scolpite delle vetrine e degli ingressi dei negozi. Nell’ingresso del Cine-Teatro è posta una gigantesca statua di bronzo raffigurante il dio Apollo, opera dello scultore Leone Lodi, mentre sulla parete di fondo fa mostra di sé un dipinto di Ghino Baragatti. Quattro colonne corinzie segnano l’ingresso al sottostante teatro. Nel foyer troviamo cicli pittorici di Funi e Rossi. Accanto allo schermo cinematografico un gruppo scultoreo (successivamente rimosso e di cui si son perse le tracce) raffigurante il Ratto di Proserpina, realizzato da Francesco Messina nel 1949.

schermo_originale_del-cinema_manzoni-1955

Il Cinema Teatro Manzoni diventa subito un luogo frequentato dalla Milano ‘borghese’ dell’epoca con spettacoli cinematografici che privilegiavano la programmazione dei colossal e spettacoli teatrali di grande richiamo messi in scena da attori di caratura nazionale; questa caratteristica si è mantenuta anche nei decenni successivi fino ai giorni nostri.

Immagini e brochure – galleriamanzonimilano.it

galleria_cine_teatro_manzoni_0 galleria_cine_teatro_manzoni_2-copia galleria_cine_teatro_manzoni_7-copia galleria_cine_teatro_manzoni_5-copia

Il progetto e i rendering che prevedono la totale trasformazione del complesso e la sala cinematografica in spazio commerciale, mentre rimarrà il teatro sottostante.

galleria_cine_teatro_manzoni_21 galleria_cine_teatro_manzoni_22-copia galleria_cine_teatro_manzoni_23-copia

Il nostro articolo precedente

 

 

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

5 commenti su “Milano | Porta Nuova – La Galleria Manzoni, una meraviglia ancora in attesa”

  1. La struttura è affascinante: Un Teatro sotterraneo, una lobby smisurata a livello strada/galleria e un Cinema al livello superiore tutto su una piattaforma in cemento senza pilastri centrali.
    A quei tempi eravamo più poveri ma le idee e le capacità di metterle in pratica non ci mancavano. Spero che il restauro metta in risalto anche gli aspetti tecnici di come venne progettato e costruito.

    Rispondi
    • Concordo pienamente. D’altronde si sa che la scarsità di mezzi aguzza l’ingegno.

      Tutta la storia del genio italiano nei secoli, in fondo, è la storia di un popolo che si è ingegnato per vivere in un territorio bellissimo ma assai povero di risorse.

      Rispondi
    • Il Cinema è chiuso dal 2012 e scompare. Il Teatro rimane.

      Spiace per il Cinema ma dal 2012 a oggi ci siam fatti tutta la trafila d’ordinanza ossia “Comitato Cinema Manzoni Bene Comune”, petizione, “percorso partecipato”, coinvolgimento Consiglio di Zona) e adesso finalmente) la proprietà lo ristruttura a spazio per la moda.
      Del resto siamo a dieci metri dal Quadrilatero e secondo me ci sta e se ci fosse stata veramente tutta questa fame di Cinema a Milano, avremmo rimesso in pista Orchidea e De Amicis (che sono di Proprietà Comunale, ossia nostri). Invece a tutt’oggi, ci crescono le ragnatele…

      Rispondi
      • Hai ragione, però io appena sento centro commerciale mi impaurisco.
        La cosa che mi colpisce è che ci sono praticamente più teatri che cinema praticamente

        Rispondi

Lascia un commento