Milano | Zona San Babila – L’Apple Store e il Palazzo Tarsis

Palazzo Tarsis? Molti non sanno neppure dove o cosa sia, eppure è il più vecchio palazzo di Corso Vittorio Emanuele, unico superstite dell’elegante e antica Corsia dei Servi (vecchio nome del corso). Si tratta di un elegante palazzo neoclassico del 1838 eretto per volere del conte Paolo Tarsis dall’architetto Luigi Clerichetti, realizzato di fronte alla scomparsa chiesa di San Paolo in Compito (di cui rimane il nome nella via San Paolo) e distrutto internamente dai bombardamenti del 1943. Il palazzo si affaccia in parte anche su Piazza del Liberty e a sollevare le perplessità ora ci si sono messi anche gli eredi della famiglia Tarsis, proprietari del palazzo.

Come riportato dal Corriere della Sera, la perplessità è che il nuovo parallelepipedo in vetro dell’Apple Store possa impallare la vista sul palazzo. Noi abbiamo provato a fare qualche ricostruzione sulla base dei dati un poco confusionari che ci sono pervenuti. Abbiamo visto che il progetto dello studio di Norman Foster ha previsto una leggera scalinata al centro della piazza del Liberty che all’occasione può trasformarsi in arena cinematografica per proiezioni o teatro all’aperto. Parlano sempre di due cubi, ma noi ne abbiamo visto uno solo, un parallelepipedo posto tra due fontane a getto alto circa 7 metri e che sarà l’accesso principale per scendere nel sottostante negozio ricavato dove si trovavano le tre sale del cinema Apollo.

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Ecco altre prove con il parallelepipedo e le fontane, attivate e disattivate e il loro impatto con il palazzo Tarsis.

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Alcuni rendering dal Corriere della Sera

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Palazzo Tarsis negli anni 50 quando si ricostruì il Corso
Palazzo Tarsis negli anni 50 quando si ricostruì il Corso

 

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

11 commenti su “Milano | Zona San Babila – L’Apple Store e il Palazzo Tarsis”

      • Che la Soprintendenza non sia competente (salvo che se si parla di reperti di mosaici tardo Fenici) me ne sono accorto… 😉

        Ma secondo me anche se Piazza Liberty è privata, voce in capitolo ce l’avrebbe (volendo).

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  1. Purtroppo la fontana, entrata dello Store, e’ alta 8 metri e lunga 16 e coprire’ ben più’ di quanto da voi rappresentato. Un intervento sproporzionato allo spazio offerto dalla piazza che lascerà’ Palazzo Tarsis dietro alle quinte del teatro di Piazza Liberty.

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  2. una follia concedere quello spazio. Se la Soprintendenza con è competente per il sedime di Piazza del Liberty lo sarà pure per valutare l’impatto che una nuovo manufatto su terreno privato provoca ai danni di un edificio di interesse storico che affaccia sulla pubblica via (nella fattispecie via San Paolo).

    In definitiva Apple deve per forza erigere cubi in giro per il mondo! non può accontentarsi di un bel negozio come ce ne sono tanti? e se la risposta è positiva che si cambi location o che concedano in sponsor il cubo dedicato a Pertini con buona pace del Presidente e di Steve (è una provocazione). Questa piazza va bene così

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  3. Secondo me dovevano sfruttare Apple per migliorare un largo o una piazza centrale di Milano in cattivo stato manutentivo
    piazza liberty era già perfetta così

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    • Vero.
      Però se metti la sera fanno proiezioni di film, documentari, video e altri eventi magari potrebbe essere un bel guadagno per una zona che tendenzialmente dopo le 21 è morta.
      Speriamo.

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      • Su questo non ti seguo proprio.
        Se l’intervento deturpa, e questo deturpa a detta di tutti, chissenegrega dei film, documentari o mazzi vari.
        Non c’è guadagno salvo quello di Apple. Rendi pure viva una piazza morta ma non la sfregiare.
        Un bel tagada’, un calcinculo con codino e gli autoscontri sai quanta gente ti porta? Fiocinate di pippol.

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