Milano | Bovisa – Ma chi si vuol prendere in giro? Via De Capitani

Via Rosa Massara De Capitani è una via che unisce Piazza Schiavone a piazza Bausan, alla Bovisa.

Nel 2003 con un costo di circa tre miliardi di vecchie lire (un milione e mezzo di euro) vennero riqualificate le due piazze e la via De Capitani. La via divenne a senso unico e i marciapiedi vennero sistemati da una parte con degli autobloccanti e sull’altro lato in pietra, oltre ad essere allargati a dismisura. Ora, le immagini che alleghiamo testimoniano l’uso dell’arredo urbano che nel corso degli anni ha visto trasformare uno spazio pedonale in parcheggio di lusso.

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via-de-capitani-bovisaAuto sulle piante e nelle piccole aiuole, pietre che col tempo e usate come parcheggio si sono rovinate e imbruttite. Per proteggere il civico 11 sono state messe delle parigine ad impedire il parcheggio selvaggio. Sul versante opposto i parcheggi sono consentiti a lisca di pesce.

Ci chiediamo perché fare questo marciapiede così largo quando la via non ha negozi? Perché non restringere i marciapiedi e consentire anche sul lato dispari il parcheggio a lisca di pesce che consentirebbe maggiori parcheggi per tutti?

Fatto in questo modo pare proprio che sia più una presa in giro che una riqualificazione di una via.

 

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

8 commenti su “Milano | Bovisa – Ma chi si vuol prendere in giro? Via De Capitani”

  1. sono completamente d’accordo.
    ci sono diverse strade con marciapiedi molto larghi e nessuna attività commerciale che potrebbero diventare parcheggi a lisca senza nessun problema e senza arrecare danno a nessuno.

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  2. – la via non è mai stata a senso unico, lo è invece il tratto in piazza Schiavone tra le vie De Capitani e Ricotti
    – il marciapiedi sul lato occidentale della via non è stato allargato
    – le aiuole sono sempre state troppo poche (solo all’intersezione con via Michetti), mentre sull’inutile quanto ampio marciapiede civici dispari erano stati installati degli orribili prismi in corten con annegati all’interno altrettanto orribili e inutili lampioni (tutto dismesso nel tempo), evidentemente mettere delle semplici piante sarà sembrato troppo banale al geniale progettista di muri
    – la via peraltro è sede di mercato il mercoledì, forse che l’ampliamento del marciapiedi poi pavimentato in pietra fosse stata pensata in tale ottica?
    – le parigine presumo siano state richieste dal consolato Pakistano, che ha anche uno stallo di sosta dedicato sulla via, trasferitosi da pochi anni proprio al civico 11
    – nel complesso dell’intervento si salva solo piazza Bausan (forse perché non è stato possibile modificare troppo l’esistente) e la mi pare simultanea apertura di via Del Bon che in corrispondenza di quello strano slargo triangolare presentava un cesura con un salto di livello di almeno mezzo metro, inspiegabile… tutto il resto è un disastro senza capo né coda

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    • In realtà l’idea iniziale era di plantumare il lato dispari della via, aggiungendo anche delle panchine, solo che a quei fenomeni che hanno ideato il progetto nessuno aveva detto che sotto a quel lato della strada avevano appena steso la fibra ottica di Fastweb, e che quindi le radici degli alberi male si sposavano con la fibra!
      Quindi in corso d’opera si è passati alla realizzazione di quei fantastici manufatti in lamiera e cemento con i lampioni affogati nel mezzo!

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  3. Completamente d’accordo con voi di Urban file, non hanno senso marciapiedi così larghi dove non c’è un flusso pedonale che li giustifichi, invece abbiamo altre vie con un grosso flusso pedonale e marciapiedi stretti.
    Vedrete che continueranno ad allargare i marciapiedi dove non serve allargarli e li stringeranno dove dovrebbero essere allargati.
    Povera Milano, povera Italia.

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  4. Dissuasori di sosta.
    Come dice il nome stesso, i dissuasori di sosta o di parcheggio sono dei dispositivi stradali aventi lo scopo di impedire la sosta abusiva dei veicoli in determinate aree.

    La loro funzione principale è quindi quella di impedire il parcheggio davanti a portoni o in prossimità di passi carrabili, ma possono essere utilizzati anche per altri scopi, come quello di delimitare aree circoscritte, come quelle pedonali, a verde, strade o spazi privati.

    Infatti, anche il privato cittadino, su richiesta, può utilizzare i dissuasori per delimitare spazi di proprietà esclusiva.

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  5. Quello che serviva a questa via era innanzitutto una sistemazione simmetrica dei due lati con posti a pettine poi un doppio filare di alberi grandi e distanziati, uno ogni tre posti auto.
    A già, ma poi gli alberi danno fastidio ai bancarellari….
    Con i soldi spesi per l’inutile marciapiede in pietra (fuori luogo e nemmeno di buona qualità e resa estetica) di poteva pagare lo spostamento della linea di Fastweb che interferiva con gli alberi.
    Meglio ancora sarebbe stato pensare da subito ad una collocazione razionale della linea di Fastweb che è con tutta evidenza stata posata senza alcun pensiero per un assetto razionale dello spazio viario.

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