Milano | Porta Garibaldi – Ecco Corso Garibaldi 95

Un altro sviluppo immobiliare di lusso (si vede che il mercato richiede questo) in centro. Si tratta di Corso Garibaldi 95, quasi alla fermata della metro 2 Moscova. Qui si trovava un vecchio stabile di edilizia povera e spontanea di inizio Ottocento affacciato su corso Garibaldi con un terreno retrostante che un tempo apparteneva ad un convento seicentesco. Parte era stato già demolito e modificato nel dopoguerra sulle macerie dei bombardamenti, mentre la parte sul corso venne demolita nel 2014, e ora sarà interamente ricostruita com’era (con l’aggiunta di finestrelle rotonde in facciata) e con l’apertura di finestre sul lato, un tempo una brutta parete cieca. All’interno sarà ricostruito il cortile a ringhiera, naturalmente non più con le antiche funzioni, mentre la parte che affaccia sul retrostante giardino della Casa degli Artisti sarà moderna e con una torre di 10 piani completamente terrazzata a gradoni. Ci saranno 36 unità abitative distribuite all’interno dei due palazzi. Per la realizzazione del complesso si è scelto di tutelare l’ambiente e di focalizzarsi sul risparmio energetico, coniugando architettura moderna e tecnologia innovativa per offrire un’alta qualità.

L’operazione ha generato oneri utili per riqualificare la “Casa degli artisti”, palazzo storico risalente ai primi anni del 1900 tutt’ora in fase di recupero. La Ducale (società di sviluppo immobiliare del Gruppo Tecnocasa) si è, infatti, impegnata con il Comune di Milano nel procedere alla riqualificazione dell’edificio avvalendosi dell’impresa Albini&Castelli.

garibaldi-95_1 garibaldi-95_3 garibaldi-95_4 garibaldi-95_5 garibaldi-95_6 garibaldi-95_7 garibaldi-95_8 garibaldi-95_9 garibaldi-95_10 garibaldi-95_11 garibaldi-95_12 garibaldi-95_13 garibaldi-95_14

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

8 commenti su “Milano | Porta Garibaldi – Ecco Corso Garibaldi 95”

  1. A mio avviso un’occasione persa. Un’operazione nostalgia fuori tempo massimo senza coraggio che nasconde l’architettura interessante nei cortili per accontentare l’occhio del passante in cerca di rassicurazioni da outlet di provincia con una facciate in stile ‘800 che illude e ti fa esclamare con sollievo “ah che bella la Vecchia Milano” per poi sovrabbondare nel cortile con volumetrie esagerate.
    Inoltre non risolve adeguatamente l’allineamento con l’adiacente palazzo “Anima”.
    Decisamente bocciato

    Rispondi

Lascia un commento