Milano | Turro – Tunnel Boulevard di via Pontano

Milano Turro. Sappiamo tutti quanto siano detestabili le scritte vandaliche, le cosiddette “tag”, lasciate sui muri di edifici e altri spazi urbani. Scarabocchi privi di valore artistico se non quello di far vedere agli altri di aver marcato il proprio spazio urbano come fanno i cani agli angoli delle strade. Tuttavia, esiste un luogo a Milano che rappresenta l’esatto opposto: una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto. Si trova al confine tra i quartieri Turro e NoLo, precisamente lungo via Giovanni Pontano, una strada che corre parallela al rilevato ferroviario di inizio Novecento (ampliato successivamente con la solita struttura in cemento armato utile ma brutta), tra viale Monza e via Padova.

Questa via è stata trasformata in quella che oggi viene chiamata Tunnel Boulevard, un luogo dove artisti di graffiti writing e appassionati di pittura murale possono esprimere la loro creatività. I muri del rilevato ferroviario, punteggiati da piccoli tunnel, sono diventati una sorta di “cappelle Sistine” del graffitismo, rendendo questo spazio unico e vibrante che vale la pena vedere.

Recentemente, uno dei tunnel, vicino alla graziosa chiesa di Santa Maria Assunta in Turro, è stato arricchito con un impianto di skatepark, una pedana per gli amanti dello skateboarding. Un’aggiunta che testimonia la volontà di rendere questo spazio non solo un museo a cielo aperto, ma anche un luogo di aggregazione e attività urbana.

L’impianto di skatepark di Via Merano e Pontano è stato progettato dall’architetta Elisabetta Bianchessi con la consulenza di Roberto Mancini per Engineering Forengarch e l’impresa UAO skateparks.

Mentre sulla volta è stata realizzata l’opera “Alfabeto Universale” è stata realizzata dagli artisti Boris Veliz e Alejandro Castillo uka.amaru , con la fornitura in materiali di Airlite.

Il progetto “Tunnel Boulevard” è nato con l’obiettivo di creare uno spazio pubblico inclusivo e condiviso. L’idea è trasformare un’area, per lungo tempo lasciata nel degrado – con illuminazione inadeguata, sporcizia, infiltrazioni, parcheggi selvaggi e marciapiedi dissestati – in un luogo vivo e accogliente. Questo spazio, da simbolo di abbandono, si sta trasformando in un luogo di incontro per tutti, dove la cittadinanza attiva e la bellezza di iniziative condivise contribuiscono a dare nuova vita al paesaggio urbano quotidiano.

“Tunnel Boulevard” non è solo uno spazio da attraversare, a piedi o in bicicletta, ma anche un luogo da vivere. Qui si possono sperimentare nuovi modi di stare insieme grazie a eventi di musica, teatro, cinema e arti performative, coinvolgendo tutti i sensi. Il progetto valorizza inoltre il percorso di urban art lungo i muri ferroviari che collegano Viale Monza a Via Padova, celebrando la storia della street art milanese e la libertà espressiva degli artisti.

La prima fase del progetto ha riguardato il tratto di Via Padova, dove il degrado fisico e sociale aveva raggiunto livelli preoccupanti dopo oltre 35 anni di abbandono. Qui, i passaggi pedonali e le facciate del tunnel ferroviario erano stati oggetto di continue segnalazioni da parte dei residenti.

L’associazione “Tunnel Boulevard” ha avviato la trasformazione di quest’area grazie al programma LaCittàIntorno di Fondazione Cariplo e al progetto “Oltre il Tunnel – Via Padova Mondo”, dedicato proprio al tunnel ferroviario di Via Padova. Il tutto è stato realizzato con il supporto del bando “Piazze Aperte” del Comune di Milano e grazie a un Patto di Collaborazione firmato con il Comune, coinvolgendo gli assessorati alla Partecipazione, Mobilità e Cultura.

  • Tunnel Boulevard nella mappa: F3-4 + G5
  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • Turro, NoLo, Viale Monza, Via Padova, via Pontano, via Merano, Tunnel Boulevard, Streetart, Skate-park, Writing, Graffiti, Streetart,
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

6 commenti su “Milano | Turro – Tunnel Boulevard di via Pontano”

  1. Abito a 100 metri da li. Parcheggio selvaggio, costante abbandono rifiuti, parcheggio selvaggio e zero vigili. Mi chiedo quanto è costata al contribuente questa scemenenza e se non era il caso di mettere qualche foto trappola e aumentare la presenza deterrente delle FDO. I graffiti purtroppo non sono solo nel tunnel ma mi hanno devastato la facciata e il portone. La rimozione la dovró pagare io… Non il sindaco.

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  2. Posto che le foto trappola e le FDO le pagano i contribuenti tanto quanto le riqualificazioni urbane, se avessi letto l’articolo (mi rendo conto che più di 20 righe iniziano a essere un po’ gravose) ora sapresti che della riqualificazione si è occupata Fondazione Cariplo, che eroga contributi a fondo perduto alle organizzazioni del Terzo Settore per la realizzazione di progetti di utilità sociale e che raccoglie fondi principalmente grazie ai rendimenti del suo patrimonio finanziario, accumulato nel tempo e gestito in modo indipendente dalle tasse dei cittadini. Spiace che qualche demente ti abbia rovinato portone e facciata, ma queste cose succedono con più facilità proprio dove c’è meno aggregazione.

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  3. Ti ringrazio della precisazione, allo stesso modo ti invito a fare due passi tra via Giacosa e Pontano. Purtroppo l’abbandono da parte della giunta di questo ennesimo quartiere “multietnico – popolare” è sotto gli occhi di tutti…. Passeggiare (senza paraocchi politico) per credere…

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  4. se il comune pulisse le strade di questa zona come pulisce le strade del centro sarebbe una zona straordinaria. qui tra inciviltà di molti residenti (vedi ad esempio cacche di cane) e abbandono tarato amsa la situazione non è proprio piacevole nonostante le belle riqualificazione in atto.

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    • Forse se i residenti di questa zona fossero come quelli del centro ci sarebbe meno bisogno di pulire.

      Scherzo, ovviamente. Purtroppo per le cacche di cane purtroppo (e lo dico da amante dei cani) c’è poco da fare se non le multe, che vorrei salatissime, ma se dispiegassimo orde di vigili per multe così poi salterebbero fuori discorsi tipo “Ecco, invece che mandarli a fermare lo spaccio/i delinquenti/il far west, la giunta manda i vigili a perder tempo dietro le cacche di cane!!!1!”

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