Abbiamo trovato questo progetto interessante dello studio Calzoni Architetti, che dovrebbe prender forma dove si trova l’ex-concessionario Renault di viale Papiniano, a due passi da piazza Cantore, lungo viale Papiniano e all’angolo con via Mangone.
Lo spazio del concessionario d’auto è in disuso da diversi anni, a quanto pare l’intenzione è quella di demolire l’esistente e costruirvi una nuova struttura residenziale. Il progetto di Calzoni Architetti (sempre che sia quello prescelto, visto che non siamo riusciti a capire chi abbia vinto) ricuce la cortina edilizia lasciando un’apertura proprio sull’angolo. Il piano terreno, disposto intorno ad una corte, è riservato alle attività commerciali, i servizi alla residenza, gli atrii e la rampa che conduce all’autorimessa interrata. L’impianto a C dei primi quattro piani fuori terra costituisce il basamento dei volumi variamente disposti per completare alcuni fronti ciechi esistenti e restituire alla città un fronte urbano unitario. Le differenti parti, generate dal rispetto delle regole edilizie, sono ricostituite tramite una leggera struttura metallica nel tentativo di conferire maggior chiarezza al volume complessivo; quest’ultima si estende anche ai fronti edilizi rivestiti in klinker. Il piano terra è in prevalenza vetrato, con parti trasparenti ed altre serigrafate, e consente di caratterizzare unitariamente il basamento dell’edificio, oltre a rendere percepibile il giardino interno.
Ecco come si presenta l’angolo ora.
Speriamo che il verde caserma non sia il colore definitivo. Trovo davvero inconcepibili certe cromie
Brutto!
no dai è uno scherzo
Fumo descrittivo a parte, l’ennesimo blocco di cemento che chiude uno spazio libero, magari utilizzabile per dare respiro a una via congestionata.
È uno di quei progetti che mi fanno sposare la tesi di Copenaghen Anni Sessanta: demolire un isolato sì e uno no per dare respiro alla città.
Non riesco a capire perchè chi progetta queste nuove costruzioni si ostina a non considerare il contesto nel quale verrà realizzato l’edificio.
Nello specifico, perchè prevedere balconi e/o terrazzi vista Papiniano che ha un flusso di traffico incredibile.
Perchè non pensare a grandi vetrate che danno sulla strada, prevedendo invece i balconi e terrazzi nella corte interna ?
È un gesto ottimista verso il futuro, quando viale papiniano sarà un boulevard alberato alla francese.
Ahahahahahaha.
Bravo, è lunedì e piove. L’ottimismo serve come il pane.
Comunque preciso che l’edificio non mi piace affatto.
Perché ancora il klinker poi?
il verde muffa è terribile.
Fosse di un qualche colore non vomito di gatto, pure pure..
Ahhhhhhh! pure pure ? wf, stai diventando di bocca buona ?
Un progetto vecchio e inutile, brutto e sgraziato in una via già martoriata da brutture. Mq che rimarranno vuoti come altri centinaia di migliaia di mq in città. Riusciremo mai a ragionare con la testa e il cuore e non col portafoglio?
No.
A me non dispiace affatto colore compreso.
Le brutture milanesi sono altre a mio avviso, molte delle quali osannate in questo blog solo perchè portano la firma di qualche architetto di grido.
Moderno! :DDDD
Proprio quello che ci serve in una città che tutto ha, tranne la necessità di creare nuovi alloggi. Ma i mq di verde procapite a Milano fanno schifo?
Appunto lo hanno fatto verde (marcio).