Milano | Cagnola – Lavori al Tirassegno?

2016-12-08_accursio_tirassegno_0

A quanto pare, qualcuno si prende cura del vecchio Tiro a Segno di Piazzale Accursio alla Cagnola.

L’edificio costruito all’inizio del secolo ospitava il Tiro a Segno Nazionale, una sede molto importante non solo per la città di Milano, ma anche per l’intera nazione. Questa storica struttura nel 1985 viene posta sotto tutela come bene monumentale. Poi il declino e l’abbandono dei vecchi edifici. Oggi l’area che richiederebbe urgenti interventi di conservazione, viene invece utilizzata in parte dall’Arma dei Carabinieri.

Qui doveva sorgere come da annunci, già dal 2007/8, il nuovo Consolato Americano ma dopo annunci e disannunci per l’inizio dei lavori ancora non si è mossa una foglia.

Unica consolazione, anche se misera, è che qualcuno si è occupato di potare le erbacce e gli alberi attorno al monumento. Comunque di questo passo le prossime foto, se la storia non cambia, testimonieranno lo sfacelo di queste graziose palazzine d’epoca.

Un nostro precedente articolo.

 

2016-12-08_accursio_tirassegno_1 2016-12-08_accursio_tirassegno_2 2016-12-08_accursio_tirassegno_3 2016-12-08_accursio_tirassegno_4 2016-12-08_accursio_tirassegno_5 2016-12-08_accursio_tirassegno_6 2016-12-08_accursio_tirassegno_6b 2016-12-08_accursio_tirassegno_7

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

9 commenti su “Milano | Cagnola – Lavori al Tirassegno?”

  1. L’ATTORE CONSULENTE PER IL CABARET
    Teatro Lirico, Pozzetto:
    «Non sia il regno delle élite»
    Per l’attore la riapertura «è un’emozione, ero un ragazzino quando andavo a vedere gli artisti all’uscita»

    Il riscatto del cabaret al Lirico sotto la regia di Renato Pozzetto. Ci sarà lui dietro le quinte della comicità. «Speriamo che lo spazio non venga scippato dall’élite – dice l’attore -. Il cabaret è sempre stato bistrattato a teatro. Al Piccolo ci hanno sempre snobbato. Mi piace l’idea di una sala che sia più accessibile anche agli artisti». «Se la televisione non si appropria totalmente del cabaret, ha bisogno di una struttura propria. Noi l’abbiamo inventato nelle cantine e senza passare dal teatro è andato in tv». Per Pozzetto, la riapertura del Lirico «è un’emozione»: «Ero un ragazzino quando andavo a vedere gli artisti all’uscita».

    Finalmente,un po di vivacita culturale leggera anche a milano.
    Bene.
    Ottimo.

    Rispondi
      • AGGIUNGO. E FACCIO I MIGLIORI AUGURI A QUESTA IMPRESA.

        L’offerta tecnica ovvero la proposta artistico culturale, che vale il 70 per cento del punteggio, dava la Stage enterteinment avanti di 5 punti circa, l’offerta economica decisamente avanti la stage enterteinment. I gestori pagheranno 20mila euro d’affitto il primo anno poi il canone si alzerà.

        Entro fine mese comunque la giuria dovrebbe formalizzare il vincitore. Per i primi mesi del 2018 si dovrebbe alzare di nuovo, dopo vent’anni di degrado e abbandono, il sipario.

        La vocazione del nuovo Lirico? Ritornare a essere il teatro dei milanesi: aperto dalla mattina alla sera con eventi extra e con spettacoli a prezzi accessibili. Poliedrica l’offerta della Stage entertainment: «Vogliamo riportare la danza, la lirica in versione pop con spettacoli di facile fruizione e prezzi accessibili a tutti, la musica classica e il jazz, che deve uscire dal circuito dei club – spiega Matteo Forte, managing director della Stage entertainment e futuro direttore artistico del teatro. Ospiteremo spettacoli comici e cabaret, grazie lla consulenza di Renato Pozzetto, danza , prosa e spettacoli internazionali. Sarà un teatro aperto ai giovani, e vivo 7 giorni su 7».

        Rispondi
  2. precisazione: il tiro a segno c’è a Milano, la sede moderna è in viale Achille Papa, proprio dietro quella “storica” che è quella di cui si parla in questo articolo.

    Rispondi
  3. Domanda. Ma alla fine chi è il proprietario?
    Seconda domanda: ma non si potevano usare per rimettere in sesto gli edifici un po’ dei quattrini degli oneri di urbanizzazione del Centro Portello o di CityLife?

    Rispondi
  4. Vociferavano del fatto che sia ancora del consolato ma vorrebbero aspettare che cedano i tetti per non essere obbligati al recupero, ma da profana sinceramente non so se possa essere questa la verità

    Rispondi

Lascia un commento