Milano | Duomo – Palme e banani, ecco il piccolo giardino

Dopo qualche settimana dalla conclusione dei lavori per l’allestimento della grande aiuola di piazza del Duomo, le palme e soprattutto i banani, stanno arricchendosi di foglie. L’aspetto è molto gradevole, immaginiamo quando i banani inizieranno ad aprirsi mostrando una chioma più voluminosa che riempirà la parte inferiore del boschetto di palme. Unica cosa che ci ha lasciati, e ci lascia sempre perplessi, è l’ormai costante presenza nelle aiuole di ghiaia o lapilli al posto dell’erba, che troviamo sempre una soluzione povera e arida.

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7 commenti su “Milano | Duomo – Palme e banani, ecco il piccolo giardino”

  1. Comunque il risultato finale non è male. Concordo sui lapilli…restano in ordine il primo mese, poi danno un senso di abbandono allucinante.
    Comunque, facendo una battuta, Milano è piena di palme…passeggiando qua e la ultimamente mi diverto a cercarle: sui balconi, nei parchetti, nei cortili…e ce n’è più di quante se ne immagini! Persino nel chiostro di santa maria delle grazie!
    Quindi w le palme….sperando di non scatenare l’inferno.
    Buona giornata a tutti

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  2. Verissimo. Si può discutere sull’opportunità di piantare le palme ma, se ci fosse stato un prato inglese il colpo d’occhio sarebbe stato molto migliore.
    Peccato . Un’occasione persa

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    • Il prato all’Inglese con le palme?!

      Cioè già le palme fanno un po’ Resort di Trump a Las Vegas, ci manca solo che le metti su un praticello all’Inglese e di botto siamo a un Golf Club di Dubai 🙂

      Secondo me se metti palme e banani l’unico fondo che ha senso sono ghiaia e lapilli. Che è bruttarello e disordinatissimo nelle altre aiuole di Milano (in questo son d’accordissimo con UB) ma in questo particolare caso ci sta.

      Comunque in Duomo fra 2 anni e 10 mesi sbaraccano tutto, mi fan rabbia di più le altre aiuole di Milano che (in teoria) sarebbero permanenti: Piazza Missori è in condizioni abbastanza tristi ad esempio.

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  3. Concordo con UF e con Anonimo.
    A Milano e nei paesi di provincia (da MIlano a Varese) le palme nei giardini privati sono davvero molte, ma nessuno ci faceva caso.

    Un prato a posto della ghiaia l’avrei preferita. Vediamo se riusciranno a mantenere l’ordine.

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  4. Io resto del parere che decine di palme in doppio filare in Duomo siano una cafonata degna di un resort di Donald Trump a Las Vegas (purtroppo dopo il cinema che ci han fatto i politici lumbardi, son sdoganate e quindi me le tengo senza problemi, anzi ormai mi ci sono affezionato).

    Però l’erbetta no!

    Un conto sono le aiuole di Milano (che con la ghiaia son tutte ridotte abbastanza uno schifo – vedasi la vicina Piazza Missori, i soliti soldi buttati nel wc), ma se fai una installazione con palme e banani, ghiaia e brecciolino hanno il loro senso: le palme sul pratino all’Inglese le trovi solo nei Golf Resort di Dubai e – francamente – c’è un limite a quanto possiamo fare baracconate in Piazza, per favore!! 🙂 )

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    • le palme col prato intorno ci sono in quasi tutte le ville a nord milano, sono un componente quasi irrinunciabile di un parco all’inglese come si deve, e sono anche più facili da mantenere delle araucarie -che pure si vedono-. se poi si entra in canton ticino letteralmente se ne viene accerchiati. paradossalmente per chi le denigrava, le palme con il prato sarebbero state una scelta molto conservatrice in termini di estetica del verde lombarda. comunque sospetto che si sia voluto semplicemente giustificare esteticamente un risparmio nella manutenzione (la palma prolifera rapidamente sul terreno libero).

      ps. i banani però ancora non mi convincono… vedremo quando si sviluppano un po’.

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