Sarà una mia fissa, ma detesto i punti luce appesi, in gergo detti anche tesate o aeree: un sistema che raramente trovo consono al contesto. Inquinano visivamente il cielo (quel poco di cielo che a Milano ci rimane) spesso sono allineati in modo imbarazzante (si veda Corso Buenos Aires) e in moltissimi casi si aggiungono ai cavi di alimentazione dei tram creando una fitta e disordinata maglia nel cielo. Mi sono sempre chiesto come mai i lampioni, che a Milano esistevano, siano stati sostituiti da questo sistema; forse per il costo?
Comunque sia, ho provato a fare alcuni esempi, realizzando dei fotomontaggi con lampioni già utilizzati a Milano e che (secondo me) sarebbero comunque più belli a vedersi di questi cavi.
Si seguito alcune immagini che mostrano come il cielo di Milano sia solcato da questi cavi
Ed ecco altri esperimenti con foto-ritocchi che mostrano la differenza degli stessi luoghi con le luci appese e le luci a lampione. I lampioni usati sono quelli utilizzati poco più avanti, oltre San Cristoforo. Abbiamo provato a mettere anche delle luci sui due ponti storici e in via Casale.
Meglio i cavi. Non si sporcano, non si scrostano, non vengono riempiti di adesivi, non rischiano di diventare storti.
Di pali poi ne abbiamo già troppi.
Lascerei perdere.. per palificare devono rialzare tutta la pavimentazione in ciotoli appena fatta. sai che casino e che costi. Piuttosto eliminerei i fili inutili dando una continuità coerente con la strada sottostante
Ma non è vero, non è assolutamente necessario. Basta mettere un modello di lampione che si attacca al muro, come hanno fatto in Brera, sfruttando gli attacchi elettrici già esistenti per le tesate.
Non è per essere sempre polemico, perché anzi sono pure d’accordo con l’articolo…
Ma ste frasi buttate là del tipo “quel poco di cielo che a Milano ci rimane”, che senso hanno? Che vuol dire? Ma in qualunque metropoli del mondo si vede bene il cielo??
Ahhh che brutti i lampioni sui navigli!
Volevo fare un commento sensato relativo all’architettura ma questo è tutto ciò che mi viene dal pensare
Concordo, molto meglio i cavi. Vo prego no lampioni. A me piacciono molto le luci sospese. Toglierei solo i fili inutilizzati, se ce ne sono
I lampioni andrebbero ripensati ovunque ma soprattutto ritengo dovrebbero essere presenti solo per fare luce sui marciapiedi. In corrispondenza degli attraversamenti pedonali basterebbe illuminare con una lampada a led le strisce per rendere sicuro il passaggio dei pedoni. Avete presente via Borsieri? Perché lì i lampioni sono diversi rispetto al resto della città? Mah…
perché a Milano non si fa progettazione della luce ma semplicemente illuminotecnica.
L’illuminazine è competenza del settore traffico (pensa un po’!), poi quando fanno qualche progetto di rinnovamento urbanistico mettono un po’ a capocchia secondo il momento e il gusto del tecnico di turno, senza un piano complessivo.
Io preferirei dei lampioncini sul lato del naviglio in modo che possano creare effetti di luce sia sugli edifici che sull’acqua.. ovviamente non luce bianca e fredda ma più calda.. 🙂
Se davvero si potesse intervenire, concordo con Candian4. Lampioni più piccoli, sul lato del naviglio, davanti o dietro le balaustre.
Creerebbero una bella visione prospettica, illuminerebbero la passeggiata e l’acqua, simile a quanto avviene ad esempio a Amsterdam (e di canali se ne intendono…).
Io opterei per il modello brera 🙂
Due file di lampioni neri (tipo quelli che avete messo sul ponte) lungo le sponde e vedrete come sarà suggestivo il naviglio di notte.