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Milano | Porta Volta – Demolito il distributore di benzina di viale Montello

Hergoz & de Meuron hanno progettato una piccola palazzina della stessa forma del ben più lungo palazzo di Fondazione Feltrinelli costruito lungo viale Pasubio, per uso sociale, per il quartiere e gestita dal Comune. Ma qui, dietro il casello meridionale di Porta Volta, in piazzale Baiamonti, resisteva, da diverso tempo, l’ingombrante presenza del distributore di benzina. (un nostro articolo precedente)

I proprietari del distributore erano ricorsi al Consiglio di Stato e avevano raccolto firme dei cittadini della zona perché venisse salvato, ma a febbraio il Consiglio di Stato ha bocciato il loro ricorso. Così ora sono in corso le operazioni di demolizione e bonifica dopo che il mese scorso il distributore aveva chiuso i battenti. Presto partirà il cantiere e in quell’area nascerà la piccola “piramide” o “serra”, gemella di quella inaugurata lo scorso dicembre e dove ha sede Fondazione Feltrinelli e la Microsoft.

Qui l’immagine del progetto una volta completato con le palazzine e i giardini su entrambi i lati dei caselli di Porta Volta

Le seguenti foto sono di Giorgio Trombetta Panigadi




Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

Milanese doc. Appassionato di architettura, urbanistica e arte. Nel 2008, insieme ad altri appassionati di architettura e temi urbani, fonda Urbanfile una sorta di archivio architettonico basato sul contributo del web e che in pochissimo tempo ha saputo ritagliarsi un certo interesse tra i media e le istituzioni. Con l’affermarsi dei Social Network, che richiedono sempre una maggiore velocità di aggiornamento, Urbanfile è stato affiancato da un blog che giornalmente segue la vita di Milano e di altre città italiane raccontandone pregi, difetti e aggiungendo di tanto in tanto alcuni spunti di proposta e riflessione.


22 thoughts on “Milano | Porta Volta – Demolito il distributore di benzina di viale Montello

  1. wf

    Evviva. Gaudio.
    Un giorno felice.
    Vedi che a Milano le cose alla fine si fanno e non è la solita palude italiana dove tutto si arena…

    Bravi quelli del comune che hanno avuto la tenacia di andare avanti fino in fondo.
    Queste sono le cose per cui essere fienri non la vuota retorica sull’accontentiamoci di quello che abbiamo..
    Bravi

    PS.
    E una volta incominciati i lavori per la seconda serra/piramide spero ceh si riapra il discorso del rifaciemento di viale Pasubio a Boulevard parigino fino al Cimitero (che è) Monumentale (e turistico), per poter lasciare ai turisti stranieri un bel percorso passeggiata da fotografare.

    1. -Ale-

      Concordo, ma più che per i turisti, deve essere fatto per chi a Milano ci vive ed è stufo di subire l’imbruttimento automobilistico… i turisti saranno una conseguenza successiva.

      1. wf

        😀
        Ale, so benissimo e concordo, solo che se scrivi che è per chi a Milano ci vive non frega niente a nessuno, invece i turisti portano soldi e vogliono bellezza in cambio… ndr ( e i residenti purtroppo-oper fortuna- sono una conseguenza successiva).
        Ndr

  2. -Ale-

    Bene, quel distributore era completamente fuori luogo e rendeva più brutta la piazza, Porta Volta sembra uno svincolo della tangenziale

    Non si possono avere pompe di benzina in centro città, non accade in nessuna città moderna.

    Qualche brutta eredità degli anni ’60\’70 che non ci mancherà.

  3. Tommaso

    Ma quel rendering è ufficiale? Come può l’edificio in baiamonti a parità di tettonica finire tagliato ortognonalmemte allo sviluppo? Ho paura

  4. Pier Franco Lionetto

    ottimo finalmente e speriamo che parta realmente il terzo blocco “feltrinelli”. i precedenti bandi erano andati deserti. Poi però manca ancora il giardino a fianco Feltrinelli che doveva completare l’opera parte integrante del progetto. Attualmente tutta quell’area è recintata e chiusa sul lato Feltrinelli da una struttura metallica color avorio che chiude ogni respiro verso via Crispi. A quando il giardino?

  5. Anonimo

    Ma del giardino adiacente al benzinaio cosa ne sarà?
    Nel rendering sembra una spianata, in realtà ci son degli alberi e pure qualcuno che lo ha attrezzato in qualche modo (non si capisce se è una Associazione convenzionata col Comune o qualcosa di più “spontaneo”). Sarebbe bello diventasse tutto un’unica area verde ben fruibile e collegata col resto secondo me.

    1. papoff

      mi pare che sia di proprietà privata, quindi probabilmente rimarrà allo stato attuale fino a che il proprietario non prenderà altre decisioni.

      1. Pier Franco

        il giardino di cui si parla è su terreno comunale non privato; l’area è gestita da una associazione Giardini in Transito con un contratto stipulato col comune. esso resterà anche con il nuovo progetto perché il nuovo progetto coprirà l’area ex tavoli e una parte del giardino adiacente al casello dove c’è il glicine. Credo che con una buona progettazione il glicine possa (debba) essere salvato. Quanto ai caselli nei due bandi precedenti andati deserti era inclusa anche il restauro dei caselli. Spero sia anche nel prossimo bando sperando che non vada deserto ancora.

  6. Anonimo

    “I residenti avevano raccolto le firme per salvare il benzinaio”…..boh io veramente non ho più parole..questo è un Paese di fuori di testa

    1. Enchanted Avenger

      non vorrai mica scambiare il decoro e la creazione di funzioni collettive con la comodità di fare il pieno sotto casa e poi abbandonare allegramente l’auto in divieto di sosta su un marciapiedi, possibilmente soffocando le radici di qualche albero e impedendo il passaggio a mamme con la carrozzina, disabili in sedia a rotelle e persone a mobilità ridotta con stampellle e bastone …………………………….

  7. Chiara Devitini

    che bello, finalmente! Ora dobbiamo vigilare sulla conservazione dei caselli, del grande glicine e del giardino comunitario che sono un pezzo importante dell’identità del quartiere

  8. stefano volpi

    evviva, abito proprio lì e anche se dovrò sorbirmi l’ennesimo cantiere sono contento. mi auguro che il glicine secolare venga tutelato e perché no integrato nel progetto.
    s

  9. Giorgio

    92 minuti di applausi!

    Speriamo che quest’intervento spinga alla riqualificazione di Piazzale Baiamonti, come aveva mostrato UF qualche settimana fa con un progetto/ipotesi. (Unico appunto: nel progetto-ipotesi di UF mancavano i binari del tram su via Ceresio, fondamentali in quanto servono per il collegamento Farini-Deposito Messina. Tutti gli altri binari dismessi sul lato est della piazza vanno tolti quanto prima invece.)

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