Milano | Cascina Merlata – Città Contemporanea 2.0

Ecco un primo rendering di Città Contemporanea 2.0, ovvero la seconda fase di costruzione dell’area di proprietà di C.M.B. (Società Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi), il lotto R7 del nuovo quartiere di Cascina Merlata.

Il progetto prevede la costruzione di due nuovi edifici: una nuova torre di 25 piani ed un edificio a stecca di 10 piani progettata sempre da Citterio-Viel.

Al momento non si hanno tempistiche precise riguardo la partenza dei lavori, ma la commercializzazione degli appartamenti è già in atto ed i lavori propedeutici all’inizio del cantiere vero e proprio sono anch’essi in atto.
Per quanto quello che si vede sia un rendering di massima, e come successo per il primo lotto, usciranno anche quelli più dettagliati e migliori, la prima impressione è molto positiva. Ci piace particolarmente il fatto che nonostante lo stile e la composizione dei nuovi edifici sia molto simile, ma non uguale, a quella della prima fase, ne vengono invertiti i colori, con una torre tendenzialmente scura, creando così un bel contrasto fra le due torri che saranno relativamente vicine tra di loro.
Siamo curiosi poi sulla scelta dei materiali vista la tonalità del rivestimento scuro, se si tratterà di pietra anche in questo caso o di altro.
Cascina Merlata continua a rivelarsi un quartiere molto interessante, sia per il disegno urbano generale, sia per le singole architetture. (testo Andrea Doria)

 

A guardar bene sembra un po’ una citazione del non lontano quartiere Gallaratese, costruito sessant’anni fa, come vediamo in una foto di MilanoPhotoGallery.

 

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

19 commenti su “Milano | Cascina Merlata – Città Contemporanea 2.0”

  1. Qui c’è il rischio di un ammasso di palazzoni, belli da lontano (forse) ma tristi quando ci passi sotto. Un nuovo quartiere che vivrà solo grazie all’ennesimo centro commerciale. Questi mega quartieri studiati a tavolino difficilmente funzionano.
    Spero che i lotti centrali R6,8 e 10 non vedano la luce, lasciando un ampio spazio, verde, vivibile che darà maggior risalto alle torri. Altrimenti un edificio nasconderà l’altro e sarà una jungla di casermoni senza anima.

    Almeno non le stanno facendo tutte noiosamente identiche e strade e spazi verdi sono curati e ben fatti (vedi il nuovo parco dietro al cimitero Maggiore).

    Rispondi
    • Dipende dallo studio di architettura che si occupa degli edifici. New York come Londra o Shangai, sono cantieri a cielo aperto, simbolo di città in continua evoluzione. L’immobilità infrastrutturale del nostro paese, rappresenta un pensiero incapace di progettare e sviluppare musei, gallerie, spazi artistici. A 900 klm da noi, una realtà urbana come Parigi, dimostra l’interesse costante per le trasformazioni culturali, architettoniche, estetiche. Prima di affermazioni insensate, prendete qualche aereo, e visitate il mondo. L’Italia vi apparirà in tutta la sua arretratezza, mancanza di senso civico, l’etargia sintetica. Fortunatamente, da qualche anno, vivo a a 4500 klm di distanza. Le rovine sono affascinanti da fotografare, ma viverci in mezzo, non fa parte della mia cultura. La Raggi è senza dubbio la persona più qualificata al fine di organizzare una nuova capitale. Buona avventura
      Elia

      Rispondi
    • Sarà un luogo triste soprattutto per gli adolescenti. I bambini per farli giocare al pomeriggio basta poco. Ma un adolescente a parte il centro commerciale lì che alternative ha? Non ha nemmeno la macchina per spostarsi altrove la sera. E il collegamento con i mezzi in quell’area mi sembra pensato male.

      Rispondi
  2. E’ un palazzone un po’ imbarazzante: come se la Fiat decidesse di fare la riedizione della Duna.
    L’unica cosa bella è che è nuovo e costa (relativamente) poco, ma non so se questo basti nel 2017 a vendere tutti gli appartamenti (anche nel già costruito infatti mi sembra gli appartamenti tuttora in vendita non manchino proprio)

    Rispondi
  3. Un nuovo quartiere realizzato apposta per vivere intorno al centro commerciale.
    Di sicuro meglio un quartiere così periferico ma dentro Milano, che una distesa devastante per il territorio di ville, villette e villettine fuori Milano.

    Rispondi
    • Ma dove hai studiato? Dove sei cresciuto? Come fai a dire che un palazzone come questo sia meglio di una “distesa devastante di ville, villette e villettine”? Leggendo commenti come questo rimango davvero senza parole

      Rispondi
        • Il problema è che le case si costruiscono perchè la gente le compri: c’è a chi piace la villetta e a chi piace il panorama al piano alto, non ha senso mescolare mele e pere.

          Quindi il paragone andrebbe fatto per prezzi comparabili e tra villette belle e villette micragnose e tra palazzoni belli e…palazzoni come questi.

          In ogni caso io mi domando come facciano le banche (quelle si che in questo momento son micragnose!) a concedere finanziamenti per operazioni immobiliari un po’ anacronistiche come queste. Speriamo che sappian quel che fanno visto che la lezione del decennio scorso dovrebbero averla bene imparata.
          Forse la verità è che di questi tempi a chi compra una casa e ha pochi soldi in tasca, del bello non importa poi molto e che a patto che costi poco, si vende qualsiasi cosa: anche il Gallaratese 2.0

          Rispondi
        • Ragionamento a pera, che ribalto subito: meglio vivere in una bella villetta con giardino o in un palazzone di 20 piani grigio e rovente in estate dove non puoi nemmeno far sesso con una donna rumorosa senza che i vicini se ne accorgano e ti conedano un applauso?
          Riabdisco: ma tu, in vita tua, hai mai aperto un libro di filosofia?

          Rispondi
  4. “Per quanto quello che si vede sia un rendering di massima, e come successo per il primo lotto, usciranno anche quelli più dettagliati e migliori, la prima impressione è molto positiva”
    ma comeeeeeeeeee??UF sono terribili. Il gallaratese 40 anni dopo…troppo chiusi e soffocanti. Non è più l’epoca dei quartieri dormitorio….che se poi la domenica li spostiamo nell’attiguo centro commerciale non è che la situazione sia migliore.

    Rispondi
  5. “Ci piace particolarmente …”a chi? Anni passati al politecnico di Milano e vedere queste oscenità è a dir poco imbarazzante. Non definirei oltretutto il quartiere Gallaratese come grande opera d’arte. Al solo pensiero una sensazione: la morte dentro

    Rispondi
  6. Fossero uffici capirei quel ” ci piace molto” ma essendo purtroppo appartamenti .. Per piacere ,dai, UF a volte non vi capisco . Questo paese purtroppo non si riprendera’ mai.
    Mentalita’ e pressioni vecchie ! Anche a Milano !

    Rispondi
  7. Sono andato a vedere Città Contemporanea 1.0. mi è piaciuta. finalmente gli appartamenti non sono gli oculi costruiti in questi anni con zona notte di 1 m/q. gli spazi interni ricordano proprio le case anni 80-90. vivibili. Per una coppia medio/giovane con lavoro a Milano zona Ovest credo che sia una delle soluzioni ideali (i prezzi ad oggi sono ancora relativamente bassi). chi vuole la villetta può uscire da Milano e trovare Pero/Rho/Lainate. Credo che la zona si stia rivalutando anche con con multinazionali in arrivo (whirlpool già arrivata), zona Expo con Banca Intesa, Galeazzi, Università, verso il cimitero Volkswagen arriverà a breve. In merito al “palazzone” ricorda molto porta Garibaldi (andate a toccare con mano). può piacere o no ma si respira aria nuova al Gallaratese.

    Rispondi

Lascia un commento