Roma – Via del Tritone: apre la nuova Rinascente

Finalmente dopo undici anni di lavori è stata inaugurata La Rinascete in Via del Tritone a Roma, il celebre shopping centre (o Grande Magazzino)che deve il suo nome a Gabriele D’Annunzio.Il nuovo flagship store sarà una vera scoperta nel panorama romano:esso presenta 800 brand in una superficie di oltre 14.000 metri quadrati con 96 finestre sulla facciata in Via del Tritone e una caratteristica unica: il sito archeologico con i resti dell’Acquedotto Vergine, venuto alla luce durante gli scavi per il nuovo edificio.

8 i piani totali dello store, ciascuno pensato da architetti e designer di fama: il seminterrato (firmato da Claudio Silvestrin e Giuliana Salmaso) ospita il Design Supermarket delle collezioni casa, office e valigeria con un’area aventi e le vestigia dell’Acquedotto Vergine. Al pianterreno (Vincent Van Duysen) gioielleria, orologeria, accessori donna e occhiali da sole. Il primo piano (Vincent Van Duysen) profumeria ed intimo donna. Secondo (Universal Design Studio) e terzo piano (Paolo Lucchetta) sono pensati per lui dal denim alle collezioni formali, dall’intimo alle sneakers. Quarto (India Mahdavi) e quinto piano (Cls) sono i reparti donna, rispettivamente lusso e collezioni, poi ready to wear, denim, moderno. Sesto (Cls) e settimo piano (Lds) sono lo splendido affaccio su Roma, le due terrazze a due livelli destinati al food di qualità e ai quattro ristoranti gourmet.

Ma veniamo ai numeri dell’edificio: Il palazzo che ospita Rinascente è il risultato di 11 anni di lavori di ristrutturazione terra-cielo (1852 giorni totali di cantiere) per ottenere uno dei degli store più grandi del marchio: 14mila metri quadrati su 8 piani (uno sotterraneo). La facciata su via del Tritone 61 – ridisegnata da Vincent Van Duysen – è scandita da 96 finestre, 3 ingressi, 7 vetrine; mentre l’accesso da via dei Due Macelli 23 vanta un imponente portone d’ingresso. L’investimento complessivo è di 250 milioni di euro: 200 da parte della società thailandese di proprietà – la Central Group, a.d. Tos Chirathivat – suddivisi il 130 milioni per l’acquisto del palazzo, 24 milioni per oneri di urbanizzazione per il Comune di Roma, 46 milioni per le strutture, 26 milioni per gli allestimenti, ai quali si aggiungono i circa 50 milioni impegnati per gli allestimenti dai singoli brand. Darà lavoro a 650 persone. La peculiarità, oltre all’atrio, alle due terrazze panoramiche su due livelli, al palazzetto del ‘900 inglobato nella struttura ed al cavedio che dona luce a tutto l’interno, è senza dubbio rappresentata dai 60 metri per 8 archi dell’Acquedotto Vergine risalente al 19 a.C, perfettamente restaurati e visitabili.

I resti dell’Acquedotto Vergine visibili nei sotterranei

Questa invece è la vista dalla terrazza sul tetto…

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