Residenza Natura (col nome un po’ pretenzioso), a Cascina Merlata, è stata quasi completata, qualche abitante ha già cominciato ad abitarla.
Si tratta delle residenze più “meridionali” del grande progetto e comparto che è Cascina Merlata. Sono parte a residenza convenzionata (nella mappa qui di seguito il riferimento è R4).
L’affaccio del complesso è su via Gallarate e la nuova Via Pier Paolo Pasolini.
Per essere delle residenze a edilizia convenzionata, abbiamo dire che sono abbastanza dignitose. Lunghi terrazzamenti lungo la facciata, finestre a tutta altezza, facciate in intonaco grigio e inframezzate ogni tanto da piccole porzioni di intonaco brunato.
Brutto edificio grigio color suicidio immerse nel casino di rumore pazzesco di automobili di giorno e di notte di via gallarate.
Da uscire pazzi e da vivere perennemente chiusi con le finestre bloccate.
E mi sa che anche così si sentono i rumori di automobili.
Un incubo.
Grigio. Semper Grigio. E si chiama “Residenze Natura”. Alla faccia della coerenza e fantasia!
Grottesco, QUASI…..come “Arbeit macht frei” ….(dal tedesco: ‘Il lavoro rende liberi’; /ˈaɐ̯baɪt ˈmaxt ˈfʁaɪ/)il motto posto all’ingresso di numerosi campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale…Ecc. ecc. ecc.)….
Struttura pesantuccia e grigia in modo imbarazzante visto che nel nome richiama la natura.
L’ultimo dei problemi credo sia il rumore del traffico.
Per chi vive e lavora a Milano meglio qui comunque che farsi 2-3 ore in treno. Specie se siamo sotto i 2200 al mq.
Io non ci vedo proprio nulla di dignitoso in sto palazzotto grigio. Ma come cavolo si fa a scegliere sti colori. Mi viene l’angoscia solo a guardare le foto, non immagino a viverci.
Mi associo ai commenti precedenti.
Aggiungo che, alla faccia della natura, l’edificio è a ridosso del benzinaio. Letteralmente, apri la finestra della cucina e puoi fare rifornimento (peccato che UF non ha fotogafato quel lato)
Con tutto lo spazio che c’è a Cascina Merlata, potevano costruire 10 \ 20 metri più in la e piantere quanlche albero a separare gli appartamenti dal benzinaio.
Sarebbe stato più dignitoso.
Incomprensibile.
“Residenze Natura”? Ma che è la neolingua di 1984?
Diciamo che non è esattamente bellissimo… Ma il progetto l’hanno estratto a sorte dalle tesine dei diplomati del CEPU?
Peccato perchè poi c’è gente che ci deve andare ad abitare, e – a differenza delle case dell’ALER – queste non te le regalano nemmeno. Speriamo che almeno siano fatte bene.
Abbastanza Decenti.. per essere dei casermoni popolari anni 70.. Come? Non sono case popolari?? Chi ha ideato tale aborto?
Sarebbe bello conoscere il nome e il cognome di chi ha scelto questo colore osceno, sempre ammesso che il grigio sia un colore. Questo è il risultato del 18 politico della facoltà di Architettura di qualche lustro fa.
Anche l’ammiistratore che ha dato il nulla osta ai lavori andrebbe mandato nelle cave a lavorare con la carriola
Milano smetetrà di essere una città provinciale quando i milanesi e i suoi architetti geometri smetteranno di credere che il grigio per le abitazioni sia un colore elegante…
Da brividi. Come si chiamano gli edifici a più piani che ospitano i loculi nei cimiteri?… Ecco, mi sembra uno di quelli. Onestamente: sono rimasto di sasso nel vedere le foto. Sarebbe bastato poco per alleggerire l’effetto, il colore prima di tutto.
fate ridere voi con i vostri commenti da sapientoni, personaggi medievali!!!!!!!!