Milano | Progetti: riaprire i Navigli, gli ultimi rendering

Poco prima di Natale è stato definito il documento tecnico che Comune e Metropolitana milanese hanno intenzione di realizzare in previsione dell’apertura della vecchia Cerchia dei Navigli.

La M4, in costruzione da ormai alcuni anni, aveva già previsto l’eventuale apertura del canale che tornerebbe ad abbellire e caratterizzare il centro storico, perciò stazioni e gli impianti dell’infrastruttura in costruzione, sono stati posizionati in modo da non interferire col futuro naviglio.

Ora sono stati predisposti nuovi disegni tecnici e soprattutto sono stati pubblicati i nuovi rendering che mostrano meglio come apparirà il nuovo corso del naviglio nel centro città.

Per chi non sapesse di cosa si tratta, è desiderio del Sindaco Beppe Sala e ancora prima di Giuliano Pisapia, sollecitati anche da comitati di cittadini, di riaprire o ricostruire in questo caso, la vecchia Cerchia dei Navigli.

Già venne fatto un primo referendum per decidere se ai cittadini milanesi interessasse portare avanti un progetto per la riapertura dei canali, svoltosi il 12-13 giugno 2011, dove i votanti avevano espresso un bel SI per la riapertura dei Navigli con un bel 94,32%.

Nel corso del 2018 sarà effettuato un altro referendum per capire se veramente la maggioranza dei cittadini è concorde per la sua costruzione e soprattutto ad affrontare altri anni di cantieri, e spese cospicue.

Naturalmente il nuovo canale non sarà uguale in tutto e per tutto all’antico canale che possiamo ammirare nelle foto d’epoca, perché in novant’anni la città è cambiata parecchio, adattandosi al nuovo status e perciò verrà ricostruito un canale che assomiglierà in parte all’originale naviglio, più stretto e forse meno suggestivo, specie in punti troppo moderni.

Comunque il piano per “riaprire” i Navigli del Comune sarà in due fasi: la prima fase vedrà la riapertura di 5 tratti da concludersi approssimativamente nel 2022, seguita a data da stabilirsi la seconda fase nei tratti rimanenti e di connessione.

I primi tratti che saranno “riaperti” e finalmente godibili nei nuovi rendering proposti dal Politecnico di Milano e dagli approfondimenti tecnici di Metropolitana Milanese sono:

proseguendo la Martesana, da Cascina de Pomm, lungo via Melchiorre Goia fino a via Carissimi.

 

 

Poi da via San Marco fino a via Castelfidardo, dove si trova ancora la vecchia chiusa.

 

In via Sforza da via Laghetto a corso di Porta Romana.

Proseguendo in via Molino delle Armi da via Vettabbia a corso di Porta Ticinese fino a via Conca del Naviglio e alla Darsena.

Queste immagini possono aiutare a capire quale sarà il futuro possibile tra pochi anni, al termine dei cantieri di M4, che ha detto lo stesso assessore alla mobilità, Marco Granelli:  “Per liberare spazi da vivere e guardare a una Milano che punta sempre più sul trasporto pubblico e la mobilità dolce”.

Non sarà semplicemente una riconquista delle vecchie cartoline, ma la riapertura dei navigli servirà per dare una nuova immagine turistica a Milano, dare nuove aree per i pedoni, dove ci saranno meno automobili (la viabilità sarà completamente rivisitata) e più aree verdi.

Insomma una città più rallentata e forse più umana.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

35 commenti su “Milano | Progetti: riaprire i Navigli, gli ultimi rendering”

  1. MERAVIGLIOSO

    Ci sono tanti altri progetti che possono essere considerati più urgenti, belli, utili, ma nessuno può avere lo stesso impatto sulla bellezza della città, la stessa risonanza in Italia e nel mondo.
    Servono progetti ambiziosi come questo.
    Concordo al 100% con l’ultima parte dell’articolo.

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  2. Meraviglia!! la bellezza ritrovata della circonvallazione interna! La gente deve smettela di pensare che nel centro di una città si debba avere la viabilità di un autostrada! è una vergogna!! Viva una città pulita e libera

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  3. Bellissimi tutti i tratti centrali.Qualche dubbio in più su via Melchiorre Gioia (ma potrei ricredermi …). Non capisco però perchè così stretti. Una volta completati saranno navigabili almeno da battelli turistici? Non chiedo la crociera da Locarno a Venezia … per carità, ma le foto, anche per la presenza di ponti così bassi, sembrerebbero escluderne un utilizzo navigabile turistico, e sarebbe un gran peccato visto gli investimenti prospettati .

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  4. Ma chi finanzia il progetto voi è il caciabal di sala !!! Siete così contendenti di spendere così tanti soldi per una cosa frivola , quando ci sono le infrastrutture che cadono a pezzi!! Voi professori mi spiegate dove li trova ? Quelli avanzati da Pisapia del naviglio Expo -darsena ?????

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    • Rabbrividisco nel leggere come qualcuno che ha accesso a internet e abbia la capacità di digitare su una tastiera possa scrivere in maniera così sgrammaticata, confusa e disarticolata. Per non parlare della punteggiatura. Tra l’altro faccio fatica a capire il senso del tuo intervento

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      • Caro andy , se non capisci perché commentare , forse quello che ti ha dato fastidio e sala caciabal !! Denigri pensando che qualche maleducato come te ti segua , come gli sciacalli che si sentono forti in branco , maestrina sono sempre a tua disposizione per qualsiasi chiarimento , commenta la martesana

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        • Se Precotto è analfabeta Non è colpa sua.
          Gli deve essere morta la maestrina in classe mentre spiegava italiano.
          Gli rimane sempre il diritto di voto.

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  5. Bellissimi rendering.

    Io preferirei avere la M6, un’arredo urbano civile, dei muri puliti, dei treni e tram più frequenti specialmente di sera e nei weekend e meno auto di pendolari dappertutto in settimana, ma mi va bene anche che riaprano il Naviglio, se l’alternativa non c’è.

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  6. Da fare subito. I soldi si trovano, non sono un problema e non sono così tanti come si crede, sono solo 2 km di scavi, non ci costruisci nemmeno mezzo km di M6 con quei soldi. Penso che porterà Milano su tutti i siti di design, turismo e pianificazione urbana del mondo, tantissima pubblicità gratis, un innesto di curiosità e creatività che farà rivivere certe zone ora molto degradate come via melchiorre Gioia, che è di fatto una schifosa autostrada urbana.

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    • In realtà la MM4 al Comune di Milano costa sui 400 milioni (il resto è a carico dello Stato e dei privati). La riapertura completa dei Navigli una volta computati tutti i costi in sede di progetto esecutivo potrebbe non essere molto di meno e bisogna vedere chi si accolla il costo (non credo si possa fare in project financing o col contributo del Fondo Nazionale Trasporti… 🙂 ). Bisogna poi includere anche i costi della sistemazione delle aree adiacenti (parliamo di chiudere quasi del tutto strade molto utilizzate e già le zone li attorno fan abbastanza schifo adesso, immaginiamoci dopo se non ci si mette mano).

      In ogni caso spero ci sia modo e spazio di parlarne con dati seri in mano quando ci sarà una consultazione coi cittadini (ricordo che Sala l’aveva promesso)

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  7. Ma io dico ma perché sala e metto anche maroni , prima di lanciare un progetto non indicano dove si prendono i finanziamenti , La spesa si aggira sui 500 milioni che essendo in Italia alla fine arriveranno a 1000 ,stiamo ancora aspettando i soldi del caciabal sala per la grande promessa sulla riqualificazione delle periferie , oltretutto il pezzo milanese della martesana è il più sporco di tutto la tratta , se io dico hai milanesi vi compro il Ferrari , tutti contenti , poi piangono perché il biglietto aumenta , le periferie sono degradate le strade sono piene di buchi il verde fa schifo , poi qualcuna posta che la colpa non è del sindaco ma del tecnico comunale , mah

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  8. Non mi cambia la vita che riaprano il naviglio in un paio di punti ma è meglio di niente.
    Quello che io odio di Milano è il disordine, la sporcizia, i muri ed i marciapiedi luridi, le auto e le moto dappertutto e i tempi lunghissimi per spostarsi coi mezzi specie di sera e nel week end appena esci dal centro o dal perimetro del metrò. Quindi spero che faccian qualcosa anche per questo, prima o poi.

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    • Considerata la prevedibilissima valanga di ricorsi alla magistratura, al TAR, al Consiglio di Stato e al Tribunale per i Diritti del’Uomo che si abbatterà sul progetto da parte delle decine di palazzi che perderanno accesso carrabile oltre che del Policlinico e dei soliti Professionisti del Ricorso contro tutto, non credo che farò a tempo a vedere molto più delle cesate di cantiere, data l’aspettativa media di vita di un essere umano 🙂

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  9. Non malissimo i rendering (anche se io sta storia di aprire 5 pezzi…avrei aperto tutto e subito…non vorrei passassero altri 20 anni per avere la cerchia aperta intera). Comunque rispetto a quello che vedo direi che mancano dei lampioni un po in stile…e concordo con chi ha scritto sui ponti. Sarebbe meglio farli a gobba sia per consentire più agevolmente il passaggio di qualche barca turistica, ma anche per riprendere il carattere originale dei vecchi ponti….insomma farei dei ponti un po’ più eleganti…
    Cmq direi che Roberto potrebbe migliorare un po i rendering dando un contributo significativo (e un aiuto al comune…). Più il progetto sarà bello più i milanesi lo sosterranno….aspettiamo fiduciosi :D!.

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  10. due considerazioni: primo, è molto improbabile che anche solo una periferia possa ricevere una riqualificazione prima che la riceva il centro di una città. Di solito accade il contrario: quella del centro diventa condizione da soddisfare per ottenere quella della periferia. Questa regola vale praticamente ovunque, e diventa utopia (e demagogia) pretendere l’opposto….
    Secondo, vedendo anche questi ultimi rendering, è chiaro che non stiamo parlando di navigazione (vedi calibri, passerelle, franchi minimi, ecc) ma si tratta di arricchimenti di arredo urbano. In quest’ottica alcuni tratti migliorerebbero decisamente la qualità urbana, come quelli già oggi caratterizzati da affacci commerciali o di verde pubblico, ma per altri sarebbe una partita persa: perchè sperperare denaro per non ottenere nulla, e anzi generare un potenziale di degrado?

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    • Bhe CM…in realtà si tratta di un apertura per fasi. Il Sindaco ha detto chiaramente che si parte da quei 5 tratti perchè (anche se le motivazioni non sono molto convincenti) sarebbero i tratti più facilmente apribili. L’obiettivo ultimo (condiviso con la regione) è il recupero dell’intera cerchia e quindi della connessione idraulica e della navigabilità dal Po ai Laghi.
      Ovvio che non sarà mai una navigabilità nè commerciale ne a fini di trasporto pubblico (ma sarò una navigazione solo turistica)… ma non lo facciamo per quello: la riapertura serve per rendere milano più vivibile e ridarle parte della sua storia e del suo fascino.
      E altrettanto ovvio che per vedere qualche battello turistico o barchetta bisognerà aspettare la riapertura totale. Nessuno si fa 1 km per poi tornare indietro.

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      • come possono essere raggiungibili gli obiettivi di vivibilità, il fascino, ecc, ecc, se alcuni tratti proposti rischiano secondo me di finire nel degrado più di quanto non lo siano già oggi?
        I tratti di questa prima fase che già mi perplimono sono da viale gioia incrocio cagliero a incrocio carissimi, e da via sforza incrocio s.barnaba a incrocio porta romana.
        Sui restanti la lista si allunga…, viale gioia, via fatebenefratelli, via senato, visconti di modrone e santa sofia, sono arterie che hanno pochi elementi da valorizzare al piano strada, e un canale oggi risulterebbe un intruso….
        D’accordo invece su viale gioia dal parco di pta nuova, via san marco, molino delle armi e conca del naviglio che possono diventare aree molto più attrattive di quanto non siano oggi.

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        • Via Sforza da incrocio Via Laghetto a Porta Romana vuol dire costeggiare tutto il lato sud dell’Università Statale, che già di per sé è un palazzo bellissimo. Inoltre Via Sforza, nonostante sia in Area C è ancora molto trafficata ed inquinata. Renderla pedonale, con il concomitante arrivo della Metro 4, sarebbe un netto miglioramento. Sicuramente sarebbe un angolo molto amato dai turisti, anche per la presenza dei vicinissimi Giardini della Guastalla e probabilmente sarebbe fonte di richiamo per la bellissima Basilica di San Nazaro, anche questa collegata direttamente al Naviglio tramite il giardino in progetto con la costruzione della fermata Sforza Policlinico. A me l’idea piace molto (come anche il naviglio in Piazza Vetra, ovviamente)

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  11. E’ appunto il mio dubbio per Via Melchiorre Gioia. Per una valutazione ponderata occorrerebbe però verificare il costo di quel tratto. Quanto alla navigazione, anch’io ho visto rendering con bateu appositamente costruiti … ma a parte che in questi nuovi rendering sotto ad un ponte passa a malapena un gommone, immagino che ci siano problemi anche con le intersezioni con i grandi assi. Ad esempio, subito dopo il tratto di Via Francesco Sforza c’è l’incrocio con Corso di Porta Romana. Sotto passa la metro 3 e sopra i tram (jumbo tram per la precisione). Immagino che costruire ponti a gobba in quei punti non sia impresa da poco. A quel punto però, se non si trova la soluzione … addio navigazione.

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    • Si però con calibro ridotto e non navigabile non è Naviglio (che nasce come canale navigabile) ma un bell’ intervento di arredo urbano un po’ pittoresco, magari un po’ ruffiano ma comunque molto utile a rendere più carine le zone che attraversa.

      A questo punto però mi domando perchè non congiungere la conca del naviglio con San Marco passando dall’altro lato (figura 1: andando in senso antiorario).

      Il percorso è più breve, molto più semplice ed attraversa zone più ampie che ne beneficerebbero di più (zona Castello). E da quella parte sarebbe pure navigabile con più facilità, oltre al fatto che intorno al Castello l’acqua c’è sempre stata.
      Sarebbe meno storico, ma anche il progetto che si ipotizza di realizzare di storico non ha poi molto.
      Mi piacerebbe poter chiedere a Leonardo che ne pensa 🙂

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    • Considera che il naviglio alla fine di via m. Gioia dovrebbe passare sotto l’edificio a Ponte della telecom è raggiungere il nuovo parco di porta nuova, gae aulenti, il parco lineare che incrocia fino a piazza Gioachimo andando a costituire un unico complesso parco canale.

      Farebbe da congiunzione tra le sponde del nuovo naviglio ribassate con negozi e attività di via. M. Gioia e piazza gae aulenti e la biblioteca giardino degli alberi.

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  12. un rigagnolo strettissimo, bruttissima copia dell’originale, dentro un’operazione di marketing totalmente antistorica, che distrugge invece di conservare con attenzione e amore la memoria della città reale, che da quando sono stati chiusi i navigli è cambiata dieci volte, a favore della sovrapposizione forzata di una memoria di città fasulla e inventata, postmoderna e arcaicizzante assieme, un’immagine da cartolina ottocentesca che oscilla tra il kitsch e il trash, degna continuazione degli interventi stile “vecchio borgo lombardo” che le precedenti amministrazioni hanno operato in troppi luoghi della città (e che fa a pugni con lo sviluppo, contraddittorio ma almeno progressivo, degli ultimi dieci anni in zone come porta nuova o la ex fiera). non è affatto strano che riscuota così tanto successo, vista la più totale e diffusa ignoranza di tutti i principi di conservazione architettonica e di uno sviluppo urbanistico che abbia a cuore la vivibilità dentro un intreccio di funzioni complesse, e non la museificazione spettacolare o il parco a tema stile las vegas.

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  13. Il tratto di fronte alla chiesa in fondo a M.Gioia è più carino adesso, se posso dire la mia.
    Io inizierei subito con San Marco (ma il pub che sta lì sotto ai bastioni???), la parte di M.Gioia sinceramente mi sembra un po’ difficile.

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    • Ahahah vedo che ti alzi bene la mattina.
      rilassati Precotto dai mille nomi che ti rispondi come maestrina e cento nomi. Hai problemi di identità.

      Ma cosa hai fatto nella vita per essere sempre incazzato e frustrato?
      Diccelo.
      Non ti angustiare.

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