E’ stata avviata ufficialmente la dismissione dell’ex Piazza d’Armi di Baggio, Invimit, società di gestione del risparmio interamente controllata dal ministero delle finanze, ha avviato la procedura di vendita online che si può vedere qui.
E’ stato un passaggio necessario, quello di esporre l’avviso di vendita per la «Piazza D’Armi – Magazzini di Baggio» affinché tutti gli interessati possano esprimere manifestazioni di interesse a proporre progetti di sviluppo per l’area. L’area è costituita da un ex deposito con magazzini ad uso militare completamente in disuso denominato “Magazzini di Baggio” e da un’area incolta denominata “Piazza d’Armi”.
«Si tratta di una importante operazione immobiliare – sottolinea Invimit – che certamente potrà ridare una nuova opportunità di valorizzazione e sviluppo ad un importante e strategica area di Milano ben servita dalla rete stradale, dai mezzi pubblici e nei pressi della fermata della linea M1 della metropolitana».
Si tratta della vasta area, 38,7 ettari (416 mila metri quadrati) che si trova tra via delle Forze Armate, l’Ospedale San Carlo a San Siro e dalla caserma Perrucchetti, con un potenziale edificatorio di circa 270 mila mq che sono state conferite nel Fondo i3-Sviluppo Italia Comparto 8-quater nel luglio del 2016. Area che ha visto anche la comparsa di un primo masterplan qualche mese fa, progettato da Leopoldo Freyrie su commissione della stessa Invimit e che prevede un quartiere eco-sostenibile da 4000 alloggi, con un vasto parco di 27 ettari al centro dell’area. Ma l’incognita che più spaventa, soprattutto i cittadini della zona, è la possibilità che l’area venga acquistata dall’Inter per farne un campus di allenamento, per concentrare in un unico spazio le loro molteplici attività. Ciò significherebbe la totale o quasi, occupazione dell’area con un unico intervento privato che renderebbe di fatto chiuso ai cittadini il polmone verde che si è formato in questi decenni d’abbandono.
I cittadini si sono più volte dimostrati contro ogni iniziativa e naturalmente sabato 10, appena dopo l’annuncio di Invimit della messa in vendita dell’area, si sono mobilitati in una protesta al grido di “Salviamo Piazza d’Armi dalla speculazione!“. Nel pomeriggio, all’angolo con via Della Rovere, sotto la pioggia, il corteo formato dal Comitato piazza d’Armi e dall’Associazione Le Giardiniere in Via delle Forze Armate si è radunato presso gli ex magazzini militari che recentemente sono stati dichiarati abbattibili dal Comitato per l’ordine e la sicurezza, dato lo stato di occupazione abusiva oramai ingestibile in cui versava.
D’atra parte è comprensibile che, quando un’area viene abbandonata a se stessa, gli abitanti più volonterosi che nonostante tutto abbiano iniziato negli anni a prendersene cura in qualche modo, pur con i limitati mezzi a loro disposizione, interpretino queste operazioni immobiliari quasi come un’espropriazione. Ma tant’è. Secondo molti cittadini quest’area dovrebbe rimanere verde, perché così si è naturalmente trasformata nel tempo. La zona però si dice potrebbe celare dell’amianto e pertanto la necessità di bonifica, che rappresenterebbe la distruzione del verde, potrebbe essere quantomai necessaria.
Insomma, tema caldo che non mancherà di infiammare gli animi nei prossimi mesi e anni.
Ci vuole un progetto city life 2, con grattacieli.
mi piace
Pensare che il progetto dei rendering, con quella barriera di palazzoni-alveari a rendere invisibile l’area verde, possa essere migliore di quello dell’Inter,(con l’accorgimento di lasciare almeno una parte ad uso verde pubblico), vuol dire essere in mala fede.
L’inter, o qualunque altro team, chiuderebbe tutto è sarebbe tutto precluso e inaccessibile al quartiere e ai cittadini…
Tranne qualche corridoio sterrato.
Sicuro che sia meglio?
Il “progetto” di Freyrie è in linea con la peggiore architettura di stampo sovietico fatta passare come eco sostenibile. Una sorta di muro di Berlino che divide due parti di Milano. Ma non si era detto per gli scali ferroviari che “quella roba mai più”? E’ ora forse di lavorare per una Milano pluricentrica grazie ad aree come queste (vale anche per gli scali), che rivedano gli utilizzi sia in funzione dei ” circondari” sia in termini di “attrattivita'”.
In effetti con quel progetto rischia di uscirne fuori un Parco inutile come quello dell’ex Sieroterapico (lunare, deserto e avulso da qualsiasi contesto cittadino)
andrei su un progetto ambizioso tipo Citylife come scritto sopra
I comitati dei cittadini !!! Porta nuova , city lite , ecc… sempre gli stessi , capeggiati dai professionisti della protesta per guadagnare consenso e voti , prima vediamo il progetto è poi giudichiamo
Chiudono tutto è ci giocano a pallone loro. E i cittadini gli danno il contentino.
Contenti voi di vedere gli altri giocare a palla da fuori.
Al massimo vedete le auto che ci parcheggiano per andare a allenarsi da tutta Milano.
se ci vanno ad allenarsi da tutta Milano, è un posto che serve.
Basta prevedere nel bando che 1/3 dell’area va asservita ad uso (parco) pubblico. Gli altri a disposizione dell’Inter (o chichessia) , che peraltro vorrebbe realizzare anche un ospedale sportivo ed altre strutture (certamente non ad uso solo dei 40-50 giocatori). Con gli oneri di costruzione si sistema la superficie pubblica a parco. Per l’Inter … prendere o lasciare. Dal punto di vista estetico, tra campi da calcio in erba perfettamente curati e quegli orribili palazzoni, io non avrei dubbi. Comunque vediamo i progetti, poi giudichiamo