L’opera di Jeremy Deller “Sacrilege“, curata da Massimiliano Gioni per Fondazione Nicola Trussardi è rimasta visitabile e usufruibile per alcuni giorni durante la settimana della ventitreesima edizione di MIART e dell’Art Week milanese appena conclusasi negli spazi di CityLife.
La Fondazione Nicola Trussardi ha invitato l’artista portando nel cuore del parco delle sculture di CityLife il gigantesco gonfiabile che ha ricostruito in scala 1:1 il famoso sito archeologico di Stonehenge, uno dei luoghi più mistici e profondamente radicati nella cultura mondiale e britannica, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1986.
Con una vena umoristica che contraddistingue molti dei suoi progetti, Deller ha trasformato il monumento di Stonehenge in un gigantesco gioco gonfiabile per bambini, riproducendolo in gomma e facendolo diventare un’attrazione da luna park con un diametro di 35 metri.
L’effetto è stato una sorta di celebrazione e al contempo un vero sacrilegio, come suggerisce il titolo, scelto dall’artista per burlarsi di ogni possibile critica.
Sacrilege è una presa di posizione rispetto alla mercificazione del patrimonio storico-artistico, sempre più spesso ridotto ad attrazione mordi e fuggi per il turismo di massa, e una parodia di certa arte pubblica autoreferenziale, incapace di parlare alle persone e di intercettare stimoli e necessità delle comunità a cui si rivolge.
Grande affluenza per Sacrilege, che è stata ache un’occasione per partecipare ad un evento di aggregazione collettiva per ritrovare il bambino che c’è in noi, spensierato e allegro.
Alcune foto sono di Andrea Cherchi, altre nostre.
Una piccola annotazione indispensabile che noi, osservatori e criticoni, non potevamo esimerci dal fare: possibile che alcuni genitori non abbiano pensato al pericolo che i loro bambini potevano correre nell’arrampicarsi sulla struttura di copertura delle uscite d’emergenza del centro commerciale sotterraneo, una struttura non certo ideata come scivolo, soprattutto per i bambini? Infatti su entrambe le strutture inclinate per le uscite d’emergenza molti bambini, anche piccoli, si arrampicavano e giocavano incuranti del pericolo. Solo l’intervento di una guardia ha fatto cessare l’utilizzo improprio.
ahha ma lasciate giorar ei bambini!