In via San Nicolao 16, quasi di fronte a piazzale Cadorna, si trova la sede cittadina di Luxottica, la compagnia famosa in tutto il mondo per i suoi accessori di moda. Edifici rinnovato splendidamente nel 2014, come avevamo potuto vedere.
Nello stesso lotto si trovava un edificio costruito negli anni Trenta o Quaranta nel 1900, utilizzato come uffici. Qualche anno fa venne abbattuto per procedere con la costruzione di un nuovo edificio. Successivamente, vista la zona critica, vennero fatti i dovuti sondaggi archeologici, visto che nelle vicinanze venne rinvenuto uno splendido mosaico romano. A quanto pare gli scavi hanno rilevato solo tracce di abitazioni prive di particolare interesse e qualche pozzo per l’acqua.
Finalmente iniziamo a scoprire qualcosa in più riguardo a cosa sarà realizzato.
L’intervento di Park Associati si inserisce in un tema di confronto tra un ambito naturale a carattere fortemente storico ed un altro connotato da un’immobile contemporaneo di recente ristrutturazione.
La ricucitura tra questi estremi porterebbe ricadere nella generazione di un edificio dalle peculiarità significativamente differenti sui due fronti principali rendendo difficoltoso garantire al nuovo progetto un carattere identitario.
Il planivolumetrico tuttavia cerca di assorbire le difformità di linguaggio presenti nell’area principalmente con due strategie complementari.
Da una parte viene enfatizzata una marcata distanza concettuale tra lo spazio aperto interno all’area che separa il nuovo ampliamento con l’attuale sede ed il Giardino Napoleonico ponendoli su due quote chiaramente distinte e dando all’edificio il compito di mediare tra essi. In secondo luogo configurando il nuovo edificio come un involucro tecnologico evanescente, al contempo estremamente performante, in cui la dissolvenza è amplificata nei piani inferiori permettendo una relazione dialettica forte tra gli spazi aperti.
Il volume in pianta sfugge per effetto della curvatura impressa alla sua pelle esterna andando idealmente a racchiudere nel suo disegno i due ambiti con cui si confronta.
La doppia pelle così costituita ricerca un equilibrio leggero tra riflessione e trasparenze, tecnologia e semplicità formale, massimizzato dall’effetto “lente” della curvatura della pelle stessa. Allo stesso tempo minimizza gli elementi ostruenti alla visuale dall’interno verso l’esterno permettendo di usufruire a pieno della posizione privilegiata verso il Giardino Napoleonico.
Purtroppo non abbiamo ancora il render dell’edificio in progetto, ma solo questo schizzo che ci da un’idea di come sarà.
Che supercazzola questo articolo 😀
Ciao. Sbaglio o in questo punto era previsto un edificio residenziale di De Lucchi, ultimo lotto dell’intervento di Palazzo Litta?
Speriamo che usino i proventi degli oneri urbani per riqualificare piazzale Cadorna che versa in una situazione di degrado e confusione totale. E pensare che è il biglietto da visita della città per numerosi turisti in arrivo da Malpensa.