Milano | Porta Garibaldi – Corso Como Place, nuova vita per Torre Bonnet

Stamattina siamo stati alla presentazione di Corso Como Place, il progetto di Coima che darà nuova vita a Torre Bonnet.

Il progetto – di cui abbiamo parlato nei nostri precedenti articoli -recupera un isolato intero tra Via Tocqueville e Via Bonnet a Milano per oltre 22.000 mq di superficie e rappresenta un tassello urbano fondamentale per consentire la riconnessione delle aree pubblichedi Via Pasubio, che circondano la sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli & Microsoft House, con Corso Como e Piazza Gae Aulenti.

L’isolato include la torre di 21 piani di oltre 70 metri di altezza, ex sede Unilever, progettata alla fine degli anni ‘50 da Francesco Diomede, Giuseppe e Carlo Rusconi, un’icona della storia urbanistica milanese.

La Torre Unilever nei primi anni Sessanta del ‘900

 

Il progetto prevede la rigenerazione integrale dell’edificio a torre esistente e la realizzazione di un nuovo edificio di oltre 4.000 metri quadrati che ospiterà funzioni commerciali e terziarie, oltre alla riqualificazione degli spazi pedonali circostanti e l’eliminazione della recinzione per consentire la continuità con le aree pedonali di Corso Como.

La creazione di una nuova piazza connessa attraverso piste ciclabili, camminamenti e aree verdi, rispetta la filosofia di Porta Nuova nel favorire una  mobilità green integrandosi con il resto della città.

In termini di certificazione COIMA ha avviato:

1)  la certificazione del complesso secondo l’International WELL Building Certificate: il WELL Building Standard valuta il modo in cui il design, i servizi e i comportamenti all’interno degli edifici influiscono positivamente sulla salute delle persone in base ai criteri di benessere psicofisico, comfort, movimento e qualità della luce, dell’alimentazione, dell’acqua e dell’aria.

2)  la certificazione LEED Gold

3)  il protocollo di progettazione Cradle to Cradle, che introduce criteri di economia circolare nella scelta dei materiali e nell’implementazione dei processi e che limiterà i consumi energetici grazie all’introduzione delle più efficaci best practice di edilizia sostenibile rispondendo agli standard Nearly Zero Consumption Building: 65% in meno di consumi idrici per uso potabile e 80% per irrigazione, riduzione del 30% dei consumi energetici e l’impiego del 25% di materiali provenienti da risorse sostenibili.

La riqualificazione del complesso prevede la fine lavori entro il 2020. Ad oggi sono state completate le bonifiche e la demolizione integrale degli interrati per oltre 25.000 metri cubi. La gara di appalto per l’individuazione di un general contractor dell’intervento, a cui hanno partecipato 6 imprese generali, è stata affidata a I.C.M. Costruzioni Generali, con l’avvio dei lavori iniziato già nel mese di agosto.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

13 commenti su “Milano | Porta Garibaldi – Corso Como Place, nuova vita per Torre Bonnet”

  1. Ho sentito maran al tg3 regionale! Ma non gli viene in mente cHe bisogna inziare a togliere le auto dai marciapiedi e piazzare numerosi disuasori prima di dire parlare di altro?

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  2. Oh noo, e ora quelli che parcheggiavano a caso davati la torre Bonnet che faranno? Mica andranno in uno dei tanti parcheggi interrati senza rovinare l’aspetto della cittá?
    Coima rifare un piazzale togliendo spazio alle auto, sono matti? E il Comune non li ferma?

    Bene così, il contagio del bello avanza. Lento ma inesorabile.

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  3. E ora serve progettare una riqualificazione totale di viale Pasubio, per creare una lunga passeggiata pedonale da Repubblica a Paolo Sarpi, collegando Porta Nuova, Garibaldi, Monumentale, Chinatown. Le auto sono da convogliare in poche vie, liberando più spazio possibile per il traffico pedonale, questo aumenta enormemente la qualità della vita di tutti e fa benissimo all’economia cittadina

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  4. Bel progetto, finalmente sistemata una parte di città da troppo tempo trascurata.
    Sempre più una Milano verde a misura d’uomo, di bambino e di bicicletta!

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  5. Non vorrei turbare il clima festoso e celebrativo su questo fantasmagorico e mirabolante recladding, ma a me il nome “Corso Como Place” fa accaponare la pelle (e anche un po’ ridere).

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        • Sorry!!!!!!!
          Tuttavia ci può stare, dai, non essere puntiglioso ahah.
          Se avessero nominato quella piazza con un qualsiasi altro nome, non avrebbe certamente avuto l’immediato impatto di marketing che possiede già il nome “Corso Como”, poiché detiene già un blasone.

          Salutoni

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