Milano | Vetra-Carrobbio – Stazioni M4 Vetra-De Amicis: aggiornamento fine settembre 2018

Questi sono gli aggiornamenti fotografici realizzati da Metroricerche a settembre 2018.

Proseguiamo il nostro lungo viaggio nei cantieri M4, ora siamo giunti alla futura stazione di Vetra, dove sta per terminare la seconda e ultima fase di scavo ed è iniziata la realizzazione del fondo della stazione, detto magrone.

Non lontana si trova il cantiere per la stazione De Amicis, dove è terminata la fase di spostamento sottoservizi ed è iniziata la realizzate per le pareti della stazione.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

14 commenti su “Milano | Vetra-Carrobbio – Stazioni M4 Vetra-De Amicis: aggiornamento fine settembre 2018”

  1. http://www.romafaschifo.com/2018/10/milano-nel-2008-e-nel-2018-9-confronti.html

    Milano nel 2008 e nel 2018. 9 confronti fotografici semplicemente sbalorditivi

    18 ottobre 2018

    Non si fa che parlare di Milano. Talvolta – anche da parte nostra – sembra che il confronto col capoluogo lombardo venga fatto a sproposito. In maniera puramente strumentale. Eccessiva. La realtà è un’altra. La realtà è che la capitale del nord probabilmente si merita tutte le attenzioni che ha soprattutto per come è riuscita a modificare se stessa. Diciamolo: 10 o 15 anni fa Milano era una città triste, senza un grande ruolo globale a parte qualcosa su design e moda, sostanzialmente bruttina. Non solo oggi è una città gradevole, entusiasmante e a tratti molto bella, ma ha delle progettualità di sviluppo nei prossimi ulteriori 15 anni davvero affascinanti. Insomma può ulteriormente migliorare e anche molto. Non potendo prevedere il futuro però quello che ci resta è un confronto con il passato oggi reso possibile da una particolare funzione del servizio di Google Street View.

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    • Ahaha “a parte qualcosa su design e moda…”ma ti rendi conto?.”Milano 10 o 15 anni fa era triste…”. Non so chi si ricorda una canzone di Alberto Fortis, vado a memoria diceva: “ma cretino vive a Roma, che ne sa’”. Wf naturalmente allude che il merito sia dei suoi amici sindaci e pierfranceschi vari e ci propone il giudizio di un romano che vede Milano su googlestreerview.

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      • Il cretino è colui il quale non riesce a riconoscere un riconoscimento del merito i complimentialla sua città nemmeno quando li vede scritti…
        ???
        Un cretino vero direi.
        Oppure solo ignorante
        ???

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        • “Vincenzo io ti ammazzero’, sei troppo stupido per vivere”. Io cito, caro wf, sei tu l’ignorante che insulta sempre chi non la pensa come te.

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          • Vincenzo dice che sei fredda, frenetica e senza pieta’ ma dopo Pisapia tutto e’ cambia’, va bene cosi’ wf?

          • Tu hai un problema mentale a vedere pisapia dappertutto anche in un articolo che non lo nomina nemneno..
            Citamisto…??
            È un complimento a Milano e i milanesi che sanno far evolvere Milano e tu pensi ai deliri politici tuoi…
            Sognami pisapia stanotte va..
            Relax

    • 15/20 anni fa era pieno di industrie che stavano chiudendo, non c’erano gli smartphone, le low cost non esistevano e per volare dovevi fare il mutuo, non c’era l’alta velocità, i negozi chiudevano alle 19.30, c’era l’obbligo della chiusura settimanale (pure per i bar ristoranti) e al lunedì mattina, le partite erano la domenica pomeriggio allo stadio, da neo assunto il massimo che ti capitava era il contratto di formazione lavoro che guadagnavi lo stesso che assunto ma eri fisso “solo” dopo 18 mesi, i contratti flessibili e robe simili non li avevano ancora inventati

      Era un mondo diverso. Però se giravi in bici la gente ti sorrideva mentre adesso appena ti vedono ti insultano.

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      • Visto che sei contento del discorso e serenamente olimpico aggiungo il carico da dodici su cui potrai riflettere a tuo uso e consumo personale…

        Una piccola riflessione.che tra l’altro viene da un giornale di destra… ndr

        https://www.linkiesta.it/it/article/2018/10/22/prato-piste-ciclabili-migranti-salvini-negozi-movida-ordine-pubblico/39834/

        Le nostre città sono morte, gli stranieri sono vivi (ed è per questo che non li sopportiamo)No alle piste ciclabili perché ci vanno i migranti. No al wi fi in piazza perché crea assembramenti. No ai negozi etnici aperti la sera. No alle panchine. No alla vita notturna. È una classe dirigente di vecchi che sogna di amministrare un paese di morti

        L’ultima del diavolo viene da Prato. Patrizia Ovattoni, la segretaria locale della Lega, sostiene alla Zanzara che le piste ciclabili «sembrano una misura fatta apposta per i richiedenti asilo e per gli immigrati, perché di solito si spostano a piedi o in bicicletta. Chi va a lavorare si sposta con la macchina». Non sappiamo da quali dati la Ovattoni tragga questo giudizio che pare un tantino arronzato, fatto sta che bisogna ringraziarla, come bisogna ringraziare Matteo Salvini per l’uscita di qualche giorno fa: aveva detto che i negozietti etnici, pur essendo utili ai consumatori, diventano un problema di ordine pubblico in quanto “covo di ubriaconi”.

        Chi scrive, immigrato a Milano, utente fuori orario – non sobrio – dei negozietti etnici di via Padova, considera un lusso poter comprare la frutta all’una di notte. Ma tant’è. Ringraziamo Salvini. Ringraziamo la Ovattoni. Ringraziamo La Zanzara di Cruciani, che dà sempre modo al sentimento diabolico della vita di venire fuori. E ringraziamo anche gli amministratori di Como che spengono il wi fi in piazza la sera, per evitare assembramenti di immigrati che scroccano la linea.

        Tutti rendono manifesto, in modo perfetto in quanto rozzo, un sentimento dilagante nelle nostre città: il fastidio per la vita

        Perché tutti rendono manifesto, in modo perfetto in quanto rozzo, un sentimento dilagante nelle nostre città: il fastidio per la vita. Alla fine chi sono i migranti, i tenutari di negozietti, i bighelloni in bicicletta (ammesso che non ci vadano i pratesi al lavoro in bici)? Gente viva – la vita è un formicaio diceva Wittgenstein – che si arrangia a tenere aperto il negozio fuori orario, e offre un servizio. O che usa la piazza per quello che serve dall’antica Grecia in poi: riunirsi a fare cose oziose.

        Cosa sempre più difficile: in molte piazze ci sono panchine scomode che dissuadono migranti e clochard dall’accamparsi, eventuali altri avventori a sedersi e leggere un libro, i ragazzi della scuola a limonare (ci si possono scambiare video zozzi su snapchat da casa, via), gli anziani a scambiarsi perle di saggezza tipo “quando dalle nuvole cade l’acqua vuol dire che piove” (stiano in casa anche loro così inciampano meno, meno costi a carico del servizio sanitario nazionale). Le panchine non si trovano quasi più nemmeno nelle stazioni, per il solito problema di tossici, migranti e barboni, di modo che le nostre sentite bestemmie a Trenord possano macerare nella scomodità dell’attesa e distillare omerica collera. 

        E adesso ridi .
        ?????

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        • Sei sempre piu’ ridicolo wf, se posti un articolo postalo tutto, non solo quello che fa comodo a te.(non sono l’Anonimo al quale credo tu hai risposto)

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  2. Parlando più di M4 noto che per quanto riguarda le uscite delle stazioni, si vada molto al risparmio.

    Forse con M1e M2 se ne facevano troppe, ma 2 uscite per stazione sono ooroorio poche.

    Era così oneroso prevedere qualche uscita in più???
    Perché se arrivi dai giardini di Sant’ Eustorgio devi attraversare la strada per scendere alla fermata di Vetra???

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