Milano | Cagnola – Cantieri attorno a piazzale Accursio: aprile 2019

In zona Cagnola e più precisamente attorno a piazzale Accursio e vie limitrofe, ci sono alcuni piccoli cantieri che riportiamo.

Anzitutto partiamo col più importante, quello del Consolato USA. Mentre proseguono i lavori alla vecchia palazzina del Tirassegno della Cagnola, che diventerà la nuova sede del consolato, abbiamo visto che è stato allargato il muro di cinta della futura sede diplomatica nell’angolo con viale Certosa, oltre ad aver visto che è stata alzata anche la rete di protezione anti intrusione.

Un piccolo sguardo alla bellissima stazione del Garage Italia riqualificata dal 2017 secondo un progetto di Michele De Lucchi. Ci sarebbe piaciuto avessero anche riqualificato il marciapiede antistante e magari, bloccando anche l’accesso alle automobili, che spesso vi parcheggiano nascondendo il disegno fantastico del piccolo gioiello d’architettura progettato da Mario Bacciocchi nel 1953 come pompa di benzina e autorimessa.

Come abbiamo saputo recentemente che c’è finalmente un interesse per un immobile abbandonato in piazzale Accursio. Ancora misterioso l’acquisto, ma con ogni probabilità potrebbe essere quello all’angolo con viale Espinasse.

Proprio dietro all’immobile in abbandono da oltre un decennio, si trova la nuova palazzina di Via Dario Niccodemi, costruita al posto di un magazzino. Palazzina che fa parte del complesso de “la Corte di Marcantonio”. Infatti si estende sino alla parallela via Marcantonio del Re 29. Si tratta di un complesso residenziale senza alcuna pretesa architettonica.

Concludiamo con una segnalazione in zona, Via Marcantonio dal Re 20. Un complesso residenziale terminato nel 2014. Anche questo senza grandi pretese architettoniche, si inserisce nel contesto perfettamente e presenta una corte giardino verso la strada.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

12 commenti su “Milano | Cagnola – Cantieri attorno a piazzale Accursio: aprile 2019”

  1. Ma qualcuno pagherà in futuro per aver fatto ste palazzine di un grigio demmerda?

    Qualcuno pagherà i danni alla città?
    Quanche architetto sarà costretto a rimborsare per i danni al paesaggio valore scritto nella costituzione?

    E i danni di immagine della citta?
    E i danni al turismo.

    E il deprezzamento del quartiere e degli immobili adiacenti?

    Qualcuno in futuro dovrà renderne conto del suo gusto estetico dimmerda.

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    • Qualcuno dovrà rendere conto alla città di tutta la gente come te che ci viene ad abitare e non capisce un cazzo, se fossi rimasto in sicilia o in calabria ci avresti fatto un grande favore peccato.

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      • Da calabrese che vive e lavora a Milano da più di venti anni, contribuendo col mio lavoro (e con le mie tasse) a rendere più bella la città che mi ha accolto, consiglierei al simpatico anonimo ignorante e razzista qua sopra (quello delle 14:40) di fare una vacanza in Calabria e in Sicilia, terre che a dispetto dei suoi preconcetti …

        No, aspettate… sto rispondendo a un idiota?

        Ops!

        Scusate, non so che mi è successo. Probabilmente è colpa dello smog. Lo dice anche il tenore Alvarez.

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        • Tiziano non te la prendere.
          Di sicuro a furia di patate e farina di mais da piccolo sono mancate le vitamine e gli oligominerali necessari allo sviluppo encefalico.

          I neuroni hanno dovuto chiudere le catene con il pm10 e adesso questo è il risultato. Appena vede grigio ha una dilatazione pupillare biochimica…una risposta automatica prenatale.

          Kudos!

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      • Più che altro io farei pagare i danni all’immagine a tutti gli architetti e palazzinari che dagli anni 50/60 hanno cominciato a deturpare la città con orribili palazzoni senza alcun gusto estetico di cui non ci libereremo mai

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      • Eccone uno che sta rovinando la città col suo grigiodemmerda di pa,zzine demmerda.

        Incomincia a versare qualche euro di risarcimento
        E non si accettano pagamenti in topi morti o piccioni malati

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  2. Non posso che essere daccordo con la posizione espressa vivacemente da Wf.

    Ritengo la colorazione un elemento tutt’altro che secondario nell’estetica di un edificio, e personalmente vorrei che nella mia città case e condomini non avessero MAI il grigio come tinta dominante.

    Immaginatevi quella povera palazzina “senza grandi pretese architettoniche”, ma dipinta di un bel giallo Napoli, oppure lilla o rosa pastello o acquamarina.

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      • Comprare una stampante a colori per la Commissione Paesaggio.

        Viste le assurdità (non) cromatiche che approvano a cuor leggero, comincio a pensare che i colori dei progetti non li vedano quando si riuniscono 😉

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