Come abbiamo visto, lunedì scorso è stato presentato il progetto vincitore per l’area a parcheggio posto all’incrocio tra le vie Pirelli e Melchiorre Gioia, Via Melchiorre Gioia 20.
Il progetto è dello studio Antonio Citterio – Patricia Viel and partners, i quali hanno solo diffuso solo un paio di “rendering” del progetto.
Per ora sono state diffuse poche informazioni e abbastanza confuse sulla torre. Si sa che dovrebbe essere alta circa 100 metri e sarà ad uso terziario (forte probabilità).
Qui di seguito mostriamo una nostra ipotesi di come potrebbe essere la torre. Naturalmente è solo una nostra speculazione e nulla di concreto. L’abbiamo realizzata in base agli unici due rendering diffusi in rete da qualche giorno.
Uno dei due rendering diffusi mostra l’ingresso su via Melchiorre Gioia (o via Pirelli?) dove si vede la pista ciclabile.
L’altro rendering mostra una grande terrazza panoramica posta ad un’altezza che corrisponderebbe più o meno al nono o decimo piano.
Ora non ci resta che attendere la vera pubblicazione dei rendering ufficiali.
Nel corso della presentazione mi pare che Patricia Viel abbia detto che hanno sì usato una maglia molto semplice (ha parlato di “sintassi”), ma anche che sarà assolutamente “permeabile” (attraversamenti a livello terra?), composto da spazi molto grandi ma anche molto piccoli (boh).
In ogni caso non posos credere al fatto che non abbiano pensato a come risolvere quell’isolato non concluso tra le via paoli, gioia e sassetti che oggi offre uno spettacolo piuttosto triste sia per al presenza di un parcheggio ricavato in uno spazio interstiziale e di risulta, sia per le due facciate cieche che – immagino – originariamente avrebbero dovuto sparire con un edificio a “U” proprio a chiudere quell’angolo.
Sono anche certo, vista l’attezione di COIMA per la qualità degli spazi pubblici, che penserannoa sistemare sia lo spiazzo alle spalle di Gioia 22 su via Crnalia (anche quello oggi ridotto a orribile parcheggio), sia a dare una qualche continuità al verde della Biblioteca degli Alberi, magari intervenendo su via Sassetti.
C’è infine da chiedersi cosa accadrà agli edifici ex Telecom ed ex UTC (a me l’edificio a ponte, come tipologia, piace moltissimo) e come potrebbe apparire la zona se a qeusti interventi e a quelli già in corso (Giardini d’Inverso) dovesse aggiungersi anche la riapertura del Naviglio della Martesana. Vedremo appena si potrnno avere immagini del masterplan.
No, ti prego, il palazzo UTC no… è di una pesantezza pazzesca, una copia tarchiata e sgraziata del Pirelli. Speriamo che lo abbattano in fretta, prima che abbia il tempo di organizzarsi qualche comitato di strambi che ne reclami la preservazione.
Solo minimamente pensare di abbattere l’ edificio a ponte di MelchiorreGioa e’ da giargiana senza storia appena arrivato a Milano, altro che”qualche comitato di strambi”
Amen fra’
E pensare di tenersi quell’obbrobrio può venire in mente solo a un imbruttito che usa la parola giargiana.
Non ho detto di tenere necessariamente l’edificio degli UTC, dico che l’edificio a ponte è una tipologia che a me personalmetne piace. Peraltro piuttosto rappresentantiva di una fase storica in cui si credeva nel futuro e si osava sperimentare, qualcosa che oggi – Milano a parte – è motlo più rara. Che poi quello specifico esemplare di edificio a ponte non sia particolarmente riuscito è altro discrso. In questo caso, comunque i recladdign fanno miracoli, se mai fosse il caso. Io comunque non lo demolirei affatto.
Cosi abbiamo capito che Anonimo 22:31 e’ un giargiana
Visto così, e lo so che non è il vero disegno, a me sembra un progetto proposto e scartato alla primissima selezione, di un edificio per la Potsdamer Platz a Berlino.
Sarà che sintatticamente sono poco teutonico e che dai tempi dei progetti per la Potsdamer Platz è passato un quarto di secolo, ma ho qualche dubbio.
Aspettiamo di vedere i rendering completi, ma Citterio e Viel non sono certo noti per avere una predilezione per il ‘segno iconico’, per usare un eufemismo.
A molti il minimalismo-funzionalismo di Citterio piace. Io invece continuo a pensare che il design d’interni fosse la dimensione giusta per lui, dove il suo minimalismo sì che aveva senso, e che avrebbe fatto meglio a continuare a disegnare i divani.
Spero nella seconda ipotesi ma soprattutto spero che la parte sopraelevata su M gioia del parallelepipedo anni 70 diventi un ponte ciclopedonale(e decente a livello estetico )
Considerando che i rendering mostrano spesso le cose più belle di come saranno in realtà, il grattacielo non mi piace. Come non mi piace nemmeno quello accanto di “Gioia 22”. Il primo non mi piace sia per il colore sia per la forma. Il secondo, solo per la forma.
Una considerazione: se mai dovessero riaprire il naviglio sotto via Gioia, i parcheggi saranno merce ancor più rara di oggi. Un po’ come una giornata di tiepido sole nella Mosca invernale. Allora perché non tenere il parcheggio e – se mai – ampliarlo sottoterra e metterci degli alberi che facciano ombra?
che schifezza di building