Milano | Barona – Verde pubblico curato grazie a Mellin

È stato presentato oggi a Palazzo Marino il progetto di arricchimento di un’area verde a cura di Mellin. L’impegno dell’azienda, nell’ambito del progetto del Comune “Cura e Adotta il Verde Pubblico”, riguarda la gestione per tre anni di un’area di 1.400 metri quadrati a sud di Milano, compresa tra le vie Voltri, De Nicola e Di Rudinì, a due passi dall’Ospedale San Paolo alla Barona, e la posa, nel corso della prossima stagione agronomica, di cento alberi a integrazione del verde esistente.

“Ringrazio Mellin per aver promosso un intervento che renderà più bella un’area verde di Milano, a beneficio dei pazienti dell’ospedale e di tutti i cittadini, in particolare quelli dei quartieri Boffalora e Barona – dichiara Pierfrancesco Maran, assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano – L’intervento, che rientra nell’ambito del progetto dell’Amministrazione ‘Cura e Adotta il verde Pubblico’, dimostra come dalla sinergia tra pubblico privato nascano progetti sostenibili e utili per la collettività. A Milano abbiamo oltre 450mila alberi, un dato destinato a incrementare notevolmente anche grazie al contributo di cittadini, associazioni e aziende che collaborano a rendere la nostra città più verde e vivibile”.
“Il nostro Paese sta vivendo l’inverno demografico più difficile della sua storia e i bambini, così come l’ambiente, rappresentano il futuro di tutti noi. Mellin crede che la salute del pianeta e la salute delle persone siano interconnesse e sogna un futuro dove sempre più bambini crescono in un mondo che preserva la natura – ha dichiarato Fabrizio Gavelli, AD Mellin -. Per questo ha intrapreso un nuovo percorso che parte proprio con il parco di Milano; un impegno concreto che ha come fine ultimo non solo quello di aiutare il nostro Paese dal punto di vista ambientale, ma anche di sostenere lo sviluppo di luoghi di ritrovo e benessere per genitori e i bambini.”

L’intervento è il primo tassello di un progetto ancora più grande a livello nazionale. Aderendo al progetto Mosaico Verde*, Mellin lancia la campagna Più alberi per i nostri bimbi, un messaggio di vicinanza alle nuove famiglie con la creazione di spazi verdi lungo tutto il territorio italiano: Piantare un albero ogni 50 nuovi nati in Italia per raggiungere 9.000 alberi ogni anno per i prossimi anni.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

7 commenti su “Milano | Barona – Verde pubblico curato grazie a Mellin”

  1. Ottima notizia ed un plauso a questa giunta, che mai come prima, ha saputo dialogare con il privato per sviluppare progetti e sinergie a favore della cittadinanza.

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  2. Spero vengano conclusi più accordi di questo tipo. Milano ha bisogno di verde ed il Comune non ha abbastanza fondi a quanto pare.

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  3. Ehm, l’area cerchiata in rosso nella mappa è un ex lotto libero oggi occupato da edlizia convenzionata (le case grige e azzurre a sinistra che si vedono nella prima foto).

    L’area interessata è quella prospiciente a sud.

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  4. A proposito di un albero per ogni bambino nato: Legge della repubblica Italiana N. 10/2013 (ossia di SEI anni fa).

    Art. 1. 1. In attuazione degli indirizzi definiti nel
    piano forestale nazionale, i comuni con popolazione
    superiore a 15.000 abitanti provvedono, entro sei mesi
    dalla registrazione anagrafica di ogni neonato residente e
    di ciascun minore adottato, a porre a dimora un albero nel
    territorio comunale. (…)
    2. Entro il termine di cui al comma 1, l’ufficio
    anagrafico comunale fornisce informazioni dettagliate circa
    la tipologia dell’albero e il luogo dove l’albero e’ stato
    piantato alla persona che ha richiesto la registrazione
    anagrafica.

    Qualcuno di voi che ha avuto un figlio negli ultimi sei anni ha avuto una qualche comunicazione dal Comune di Milano su dove sia stato esattamente piantato l’albero? Eppure è una legge dello Stato…

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    • Non mi aspetto così tanto! L’importante è che aumentino il verde in città ed in fretta!
      Non so perché ma il Milanese oltre ad essere imbruttito vive la natura come qualcosa di estraneo e molesto, sembra che sia un spreco di spazio dove invece costruirci.

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