Milano | Porta Venezia – Asfalto e rotaie: Corso Buenos Aires

Tadam, Tadam, Tadam… ad ogni auto che passa sulle rotaie si sente questo bel rumore. Rumore che in quest’incrocio si sente eccome, vista la frequenza del traffico. Ci troviamo all’incrocio tra Corso Buenos Aires e viale Tunisia – Regina Giovanna. Qui i binari del tram attraversano il corso e sono immersi nel solo asfalto. Col tempo naturalmente l’asfalto si è sgretolato, come spesso accade, creando di fatto profonde crepe e solchi ai lati della strada ferrata. Le automobili, passando, non possono evitare di finire sui solchi, producendo così il fastidioso rumore.

Solchi che, come si può immaginare, rischiano di procurare danni e altro a ciclisti e motociclisti.

Forse il Comune dovrebbe affrettarsi a sistemare anche quest’incrocio, ma dovrebbe anche trovare una soluzione più duratura, perché la stessa cosa accade in molti altri punti della città dove le rotaie sono state lasciate nel nudo catrame.

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4 commenti su “Milano | Porta Venezia – Asfalto e rotaie: Corso Buenos Aires”

  1. Sono curioso di vedere quanto dureranno i recenti lavori di rifacimento di asfalto e binari di P.zza 5 giornate, C.so XXII Marzo, Via Larga.
    E poi vogliamo parlare del baccano che fanno i tombini ?

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  2. Non lo fanno solo per una questione di soldi, perché la ‘soluzione duratura’ si sa benissimo qual è, da più di cent’anni, e non c’è bisogno di andarla a cercare.

    Si chiama ‘masselli’.

    Chiunque abbia visitato una città del centro-nord Europa (dove quanto a tram hanno esperienza da vendere) avrà notato che nella corsia dei tram RARISSIMAMENTE c’è l’asfalto, praticamente mai in centro, ma sempre e solo la locale versione dei masselli: in genere nella Mitteleuropa sono piccoli rettangoli formato mattone, a volte quadrati simili ai sampietrini ma messi in file orizzontali anziché a ventaglio. Non è che lo fanno solo per estetica!

    Allo stesso modo nelle tramvie di nuova realizzazione si mettono i masselli e non l’asfalto (es. Firenze).

    Capisco i costi, ma poi si risparmia sulla manutenzione, e almeno nei punti critici come questo uno sforzo il Comune lo potrebbe anche fare.

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    • Diciamoci la verità, se giri da Vienna in su, è vero che trovi masselli o pavè che dir si voglia, ma anche asfalto e cemento.

      La verità è che li, qualsiasi materiale mettano, sembra funzionare ed essere posato e manutenuto in modo abbastanza buono.

      Da noi, che sia pavè, asfalto, cemento (o pure prato), fa tutto mediamente abbastanza schifo.

      Quindi mi viene il sospetto che non sia un problema di materiali, ma di esecuzione…

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  3. Coni Zugna e Lodovico il Moro li hanno rifatti l’anno scorso e si stanno spaccando tutti già adesso.

    In questi due casi si tratta semplicemente di prendere uno dei tanti Avvocati del Comune e fare una causa per danni a chi ha fatto i lavori e farglieli rifare in modo decente.

    E’ vero che binari ed asfalto han problemi ad interagire tra loro, ma è anche vero che mai e poi mai era capitato che si spaccasse tutto dopo nemmeno un anno.

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