Milano | Lorenteggio – Al via la riqualificazione di via Giambellino

Partono oggi i lavori di riqualificazione di via Giambellino, nel tratto compreso tra piazza Tirana e Largo dei Gelsomini. L’intervento valorizzerà l’area attraverso la riqualificazione dei percorsi pedonali e del parterre centrale caratterizzato dal passaggio della tranvia anche con la posa di alberature, migliorando la fruizione e il decoro di spazi che oggi rendono poco riconoscibile la zona nelle sue funzioni principali di aggregazione e di viale residenziale e commerciale.

“Si tratta di una riqualificazione importante dello spazio pubblico di via Giambellino che si pone in continuità con i futuri benefici della M4 – dichiarano gli assessori Pierfrancesco Maran (Urbanistica e Verde) e Marco Granelli (Mobilità e Lavori Pubblici) -. La metropolitana infatti non solo connetterà Lorenteggio al centro città in 15 minuti, ma porterà con sé la rigenerazione delle strade e delle piazze lungo il suo percorso”.

I lavori, che riguardano un’area di circa 21mila mq, prevedono l’incremento e il miglioramento dei percorsi pedonali con la posa di nuova pavimentazione in pietra di Luserna, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento dei percorsi pedonali esistenti, la riqualificazione del sistema di pubblica illuminazione, l’inserimento di nuovi alberi e arbusti dotati di impianto di irrigazione che cambieranno lo scenario del parterre centrale in cui passa la tranvia, il miglioramento dell’attuale sistema di smaltimento delle acque meteoriche e il rifacimento e messa in sicurezza delle banchine di attesa di ATM delle fermate “Via Giambellino Piazza Tirana” e “Via Giambellino Via Odazio”, con la realizzazione di percorsi per ipovedenti e transenne in acciaio a protezione delle stesse.

Per quanto riguarda il verde, il progetto crea due nuove fasce verdi lungo la linea tranviaria disegnate da percorsi inerbiti con arbusti e nuove alberature, laddove i sottoservizi lo consentono, che verranno piantumati in gruppi da 2/3 esemplari di Pyrus Calleryana, albero resistente allo smog, agli stress da siccità e al freddo anche intenso.

I lavori saranno svolti per gradi attraverso un cantiere mobile, così da consentire il mantenimento della viabilità, la percorrenza del tram lungo via Giambellino e i lavori di sostituzione dei tubi dell’acquedotto sotterraneo da parte di MM. La durata complessiva del cantiere è di 500 giorni, per un costo di circa un milione di euro. Durante questo periodo non verrà effettuata la fermata della linea 14 di piazza Tirana. Per raggiungere la stazione ferroviaria di San Cristoforo gli utenti dovranno scendere alla fermata di via Giambellino/Sanniti.

Come si presenta ancora oggi la via.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

30 commenti su “Milano | Lorenteggio – Al via la riqualificazione di via Giambellino”

  1. L’intervento dovrebbe prevedere anche l’eliminazione di almeno un paio di fermate troppo ravvicinate (da Tirana a via Brunelleschi) consentendo alla tranvia di raggiungere una velocità di crociera dignitosa. Oggi la linea 14,nonostante la preferenziale, é lentissima… Mi spiace constatare che l’assessore alla mobilità parli soltanto della metropolitana e non della tranvia, che ha margini di miglioramento del servizio molto ampi. Ci vogliono meno fermate e semafori con il verde a chiamata. Poco spesa e tanta resa. Sarà per questo che non se ne fa nulla..

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    • Concordo. Anche le tramvie e autobus vanno velocizzate di molto. Solo un sistema veloce ed efficiente metro+tram+bus può dare sollievo alla nostra città.

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    • Tra le righe dell’articolo e soprattutto dal disegno, sembra di capire che la ridicola fermata di via Sanniti (che è a 20 metri da quella di San Cristoforo) verrà cancellata a fine lavori.

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  2. E vi prego mettete degli dissuasori. Così come nel rendering la sosta selvaggia distrugge prato e aiuole in 2 settimane. Meno auto + qualità di vita.

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  3. Ma qualcuno sa dirmi se gli alberi li piantano anche nelle banchine delle fermate come nella tratta Brunelleschi-P.za Napoli? Perchè senza secondo me fa un pò schfo

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  4. Non so come si dica Pyrus Calleryana in Italiano, ma la voce in inglese di wikipedia non ne è particolarmente entusiasta (anzi)

    An invasive species.
    The Bradford pear in particular has become further regarded as a nuisance tree for its initially neat, dense upward growth, which made it desirable in cramped urban spaces. Without corrective selective pruning at an early stage these weak crotches result in a multitude of narrow, weak forks, very susceptible to storm damage. Because of this, and the resulting relatively short life span (typically less than 25 years), many groups have discouraged further planting of ‘Bradford’ and other similarly structurally deficient Callery pear cultivars (such other as ‘Cleveland Select’) in favor of increasing use of locally native ornamental tree species.

    ttps://en.wikipedia.org/wiki/Pyrus_calleryana

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  5. Molto bene se viene considerato solo l’inizio di una lunga serie di interventi. Basta passare li davanti per avere la sensazione di essere a Beirut e non a Milano.. e mi riferisco alle case popolari adiacenti al tratto interessato. Senza un profondo intervento ho paura che tra massimo un anno saremo al punto di partenza visto il degrado e l’abusivismo presenti. Certo da qualche parte tocca iniziare..

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  6. facente parte di questo intervento tirana /gelsomini non viene minimamente presa in considerazione la sistemazione del “parco” a fianco della chiesa curato d’ars , tra l’altro da variazione pgto dove dovrebbe essere posizionato il ponte ciclopedonale di collegamento negrelli /parco abbandonato (riferimento vostro articolo)

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  7. 3 foto su 4 a titolo “come si presenta oggi la via” sono relative a sezioni di via Giambellino che NON verranno minimamente toccate dalla sistemazione…

    Un errore o sottile ironia da parte vostra? 😉

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  8. Un percorso ciclabile anche solo disegnato per terra proprio non sono riusciti a farcelo stare… o forse non ci hano nemmeno provato.

    Una cosa alla volta: prima risolviamo il problema del traffico, poi, quando arriverà, vedremo come risolvere il futuro problema del sovraffollamento dei mezzi pubblici. Spero solo che quando arriverà quel giorno lo spazio da dedicare alla mobilità leggera non sarà tutto occupato da ipocrite filiere di alberi.

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  9. Un percorso ciclabile anche solo disegnato per terra proprio non sono riusciti a farcelo stare… o forse non ci hano nemmeno provato.

    Una cosa alla volta: prima risolviamo il problema del traffico, poi, quando arriverà, vedremo come risolvere il futuro problema del sovraffollamento dei mezzi pubblici. Spero solo che quando arriverà quel giorno lo spazio da dedicare alla mobilità leggera non sarà tutto occupato da ipocrite filiere di alberi solitamente alloctoni.

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    • Gravissimo la mancanza della ciclabile. So che siamo in Italia ma anche a Milano i percorsi ciclopedonali sono un brutto scherzo. Non connesse tra di loro, pericolosi e non rispettati. Prendiamoci un esempio da altre città più avanzate per favore!! Friburgo, Copenhagen, Londra e compagnia bella.

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  10. O il rendering è completamente sbagliato come proporzioni oppure restringono molto il calibro della via Giambellino, come si vede chiaramente paragonando rendering dall’alto e foto 8 (l’attuale fermata di piazza Tirana)

    A guardare il rendering della sezione e l’improbabilissimo rendering del sirietto (ce ne vuole per sbagliare un sirietto…), propendo per la prima ipotesi e quindi le fermate non saranno così larghe e spaziose come sono disegnate.

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    • Bel progetto. Era ora che si decidessero a riqualificare quel tratto di Via Giambellino.
      Riguardo alle fermate effettivamente ne basterebbe una all’altezza di Largo Giambellino che più o meno sarebbe a metà strada. Peccato la mancanza della ciclabile ma d’altra parte lo spazio non è sufficiente per contenere contemporaneamente marciapiedi sufficientemente larghi, i posti auto, la ciclabile ed i due corridoi verdi ai lati del tram.

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      • Se toglievi lo “spazio verde” al centro di un metro e riducevi il calibro della strada di un altro metro, ottenevi esattamente i due metri necessari alla doppia ciclabile ai lati. Che al quel punto facevi come quella in via Benigno Crepi a Maciachini (che funziona benissimo).
        Gli alberi li mettevi a bordo strada, intervallando i parcheggi, che così erano anche utili per fare ombra. Oltre che più ordinati.

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  11. Visto che il percorso del tram non si può alberare con alberi “veri” come nel tratto seguente di via Giambellino, io avrei ridotto al minimo la carreggiata centrale del tram, protetta con delle transenne e alberato i due lati della strada, dove ci sono i marciapiedi.
    Credo ne avrebbe guadagnato la vivibilità per chi ci cammina sotto il sole a picco e anche l’estetica (coprivano in parte le facciate non meravigliose dei palazzi della via.

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    • Sarebbe stato ottimo. Inoltre dove ci sono le banchine del tram le auto avrebbero dovuto rallentare per aggirarle come avviene nei controviali di viale Fulvio Testi.

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  12. Io come riqualificazione iniziare a demolire tutte le case aler che fra qualche anno cadranno da sole. Non voglio sapere cosa c’è lì dentro…..

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    • Correva l’anno 2016:

      «Il Giambellino lo riqualifichiamo. Adesso». Netto il sindaco Beppe Sala lunedì sera nella parrocchia del Santo Curato d’Ars.

      Si parla da troppi anni del piano che promette di trasformare uno dei quartieri popolari più disastrati (ma anche vitali) della città: «Ci sono state lungaggini passate di cui mi scuso a nome di tutti, ma oggi si fa sul serio — ha detto —. Dobbiamo stringere i tempi, altrimenti perdiamo i finanziamenti europei». Di fronte a 300 residenti che facevano domande e esigevano risposte (interrotti da qualche contestatore) le istituzioni hanno spiegato, progetti alla mano, il piano d’azione.

      Nel secondo semestre del 2017 le ruspe demoliranno il primo isolato della vergogna, via Lorenteggio 181 (tre palazzine, di cui una già murata e altre due pericolanti). A inizio 2018 l’edificazione, e dopo un anno l’assegnazione dei nuovi alloggi. In parallelo, con tempi da definire, saranno abbattuti via Segneri 3 (l’intera strada sarà trasformata in una «piazza lineare» con la fermata della metro M4) e Giambellino 150, verso piazza Tirana.

      https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/16_ottobre_12/ricostruire-giambellino-come-sara-quartiere-futuro-a42835c2-8ffa-11e6-a48d-80f1fedf0a64.shtml

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  13. Dite che sarà come nell’immagine del rendering? Cioè niente alberi alla fermata? Perchè se così non mi pare una bellezza, anzi… E’ una via particolarmente esposta al sole, d’estate dalle 11 in poi è impossibile camminare senza sudare copiosamente, senza alberi nella fermata di Piazza Tirana la parte iniziale della via sarà esattamente come adesso.

    Poi pianteranno arbusti che diventeranno alberi tra 20 anni?

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  14. Vergognoso e ridicolo che l’intervento di riqualificazione si fermi in largo Giambellino, la parte di via che poi prosegue fino a via Bellini non verrà toccata e rimarrà quindi come da foto n. 5.
    Non hanno trovato i soldi per gli ultimi 300 mt di strada.

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  15. Se la parte di via giambellino, tra largo giambellino ( da deposito ATM) e via Brunelleschi, non verrà alberata / riqualificata sarà il solito intervento a metà.

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  16. Il degrado non riguarda solo le vie ma anche le case fatiscenti e l’ambiente che lo circonda. Siete mai saliti sul tram 14 da via Giambellino a Piazza Tirana? Non ho parole

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