Milano | San Siro – Presentati in Comune i progetti per il nuovo stadio

L’argomento di questi giorni, per alcuni, è senza alcun dubbio il destino dello Stadio Meazza di San Siro.

In Comune sono già stati depositati gli elaborati per i due progetti rimasti in gara presentati da Inter e Milan; al pubblico saranno svelati ufficialmente il 24 settembre.

Chi ha avuto l’onore di vederli in anteprima afferma che questi due progetti – il primo dello studio di architettura americano Populous, il secondo dell’italiano Manica Architecture e Sportium – saranno di sicuro impatto monumentale.

I rendering illustrati ieri pomeriggio in Sala Giunta da Ivan Gazidis e Paolo Scaroni per il Milan e da Alessandro Antonello per l’Inter ai pochi fortunati di Palazzo Marino, hanno mostrato due piani di sviluppo ben definiti ma abbastanza simili.

Entrambi i masterplan selezionati dalle due squadre prevedono la realizzazione di un nuovo stadio e la demolizione del Meazza.

Il progetto di Populous per alcuni si ispira al Duomo di Milano, ma con elementi in “cristallo” (altri ci han visto un riferimento al vecchio Meazza). Verrà realizzato dove oggi si trova il parcheggio, sul lato di via Tesio, mentre nell’area del demolito vecchio stadio sorgeranno due grattacieli completi di un podio commerciale, uffici, hotel e verde pubblico.

Mentre il progetto di Manica-Sportium, prevede uno stadio ovale racchiuso in due anelli. A lato, dove oggi sorge il vecchio Meazza, saranno edificati tre grattacieli e, a memoria del vecchio impianto, un campo a prato al centro del nuovo quartiere.

Comunque sia Milan che Inter sono concordi sullo scartare l’opzione della ristrutturazione dell’attuale stadio. A causa di costi, tempi e logistica. Infatti sostengono, a conti fatti, che gli eventuali lavori di riqualificazione della struttura costringerebbero entrambe le squadre a giocare lontane da Milano per quattro anni e farebbero perdere alle due società 115 milioni di euro rispetto all’opzione del nuovo stadio. Non solo. Nelle slide mostrate si sostiene che il costo di un’eventuale ristrutturazione dello stadio (510 milioni di euro) non sarebbe di molto inferiore alla realizzazione di un nuovo e moderno impianto (650 milioni). Il restyling ridurrebbe i posti da 78.278 a 58 mila (di cui 6.500 posti premium). Il nuovo stadio, invece, avrebbe una capienza di 60 mila posti (di cui 12.500 premium) e consentirebbe a Milan e Inter di avere ricavi simili a quelli dei top club europei come Barcellona e Real Madrid.

Naturalmente la soluzione va giocata anche in Consiglio comunale. Dovranno convincere il Sindaco, che vorrebbe salvare il vecchio Meazza, e le opposizioni che sembrano contrarie a questa soluzione. Cosa che potrebbe spingere le due società calcistiche a spostare lo stadio a Sesto San Giovanni, nell’area ex-Falck, come di recente dichiarato.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

29 commenti su “Milano | San Siro – Presentati in Comune i progetti per il nuovo stadio”

  1. Aldilà del progetto che verrà scelto, continuo a pensare che posizionare lo stadio nell’angolo più densamente popolato (Tesio/Harar) sia una minchiata di proporzioni cosmiche, che avrà come unico effetto di fare incazzare a morte (giustamente) i comitati dei residenti con conseguenti ritardi, denunce al TAR, ecc. e relativi slittamenti dell’inizio lavori.

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    • Concordo.
      Tra l’altro negli ultimi anni non mi sembra che allo stadio ci vadano in molti ma se con uno stadio decente e moderno ricominciano a riempirlo con regolarità…faccio il tifo per l’opzione Sesto, visto il caos di traffico che crea San Siro.
      Tra l’altro Sesto rischia di essere servito meglio, con il prolungamento M5, la M1 non su ramo sbinato come a Lotto ed anche la stazione Trenord.

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      • a me piaceva molto la vecchia idea di farlo a Rogoredo; grazie alla presenza del passante e della stazione con fermata dei treni AV l’accessibilità da fuori Milano sarebbe stata addirittura migliore che a Sesto, che è peggio collegata ferroviariamente rispetto al quadrante sud-ovest e le cui infrastrutture autostradali sono già al collasso.

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    • un impianto moderno è praticamente silenzioso rispetto all’attuale stadio. Non credo nemmeno che sarebbe più possibile utilizzarlo per i concerti dato che la proprietà non sarebbe del comune ma delle squadre.

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  2. Leggere i commenti di gente che non vive in zona e che probabilmente non è mai stao allo stadio fa veramente ridere oltre che incazzare.
    Lo stadio sel Totthenam appena costruito, per dare un’idea è alto 35 mt mentre S. Siro è oltre 60 mt!!!
    Buona parte verà interrato e la zona circostante abbellita e resa fruibile e viva tutto l’anno.
    La vicinanza alle case di via Tesio, ancora da valutare visto che i progetti non sono ancora visibili, non sarà più invasiva di quanto non lo sia già per quelli che vivono in via Dessiè o in P.zza Axum, anzi lo risulterà meno visto le altezze ridotte della metà.
    I commenti del tipo “meglio a Sesto visto che in zona san Siro aumenterebbe il traffico” sono imbarazzanti, della logica fatelo a casa vostra che io qui non lo voglio. Io vivo in zona e spero proprio in un miglioramento generale del quartiere.
    E poi basta con le menate sulla storia della città o inerenti alle speculazioni del territorio. E’ ovvio che se investo necessito di un ritorno economico questo non vuol dire che tutti gli attori coinvolti, squadre, comune, comitati di quartiere, associazioni, verdi, ecc. non debbano dire la propria, anzi! Milano sta cambiando, e in meglio, fatevene una ragione!

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    • concordo. spostare lo stadio dopo averci portato il metrò sarebbe una follia. la prima opzione deve restare san siro,

      mi piace molto l’idea di lasciare un prato al posto del vecchio campo, magari si potrebbe modificarla un po’ conservando una parte dello stadio attuale come monumento. oppure, conservando le due tribune (chiaramente private del terzo anello) potrebbe fare davvero da campo da rugby. lo spazio perso in superficie potrebbe poi essere compensato da una maggior altezza dei palazzi.

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  3. Lo stadio di San Siro è storico, chiunque ci sia stato durante un evento se lo ricorderà (bello) per sempre, ha fatto la storia della città, delle sue squadre e dei concerti, e dagli spalti si vede pure (dal terzo anello) ,di sera, una vista spettacolare sul centro città e il suo skyline, unica!!
    Buttare via tutto questo come un paio di scarpe vecchie è da “americani” o da “cinesi/coreani” (senza offese e discriminazioni per nessuno) ma questi paesi hanno la tendenza a radere al suolo e rifare a prescindere dalla storia di un luogo solitamente; questo non vuol dire che non dobbiamo finalmente avere uno stadio nuovo e moderno o che la zona di San Siro non sia da riqualificare, ma di salvare la memoria della città e un luogo che crea emozioni uniche. Definito da alcuni “il più bel stadio del mondo”.
    Sarebbe bello tenere San Siro per i concerti (senza rifare gli interni quindi a costo zero per il comune, solo incassi) e con l’ex parcheggio costruire nuovi edifici per rilanciare la zona e “il trotto” reso parcheggio e verde (per non ostacolare la vista di chi è sul terzo anello), mentre per lo stadio nuovo ci si può sbizzarrire (e lucrare a tutto spiano) in aree più grandi come a Sesto, come già scritto da altri molto ben servita.

    PS Se ognuno di noi commentasse la propria zona e non le altre non ci sarebbero tanti commenti interessanti, se è per questo quante volte ho sentito io cappellate sul centro in zona1 (dove vi abito) e ho lasciato dire…

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    • Quello che non giudichi positivamente degli americani e dei cinesi si chiama modernità. Una apertura mentale paradossalmente superiore negli antichi che negli italiani contemporanei.
      Se i Romani avessero avuto il tuo atteggiamento non avrebbero mai costruito il Colosseo, infatti uno dei maestri italiani dell’architettura, Maurizio Sacripanti, si definiva antico; nel senso che come gli antichi si proponeva di accettare le sfide per modificare l’esistente e agendo in modo pratico, seppur fantasioso, evitando la retorica sterile.
      Mantenere uno stadio come San Siro senza il calcio ha un costo esorbitante per la collettività, con o senza partite la manutenzione di una struttura tanto grande deve essere fatta comunque pena l’ammaloramento ed il degrado.
      Qualche concerto ed eventuali celebrazioni di comunioni e cresime, come suggeriva qualcuno, non ne giustificano l’esistenza; a maggior ragione quando nel resto del mondo sono le società di calcio ad essere proprietarie dello stadio e non il comune
      Attualmente è in atto un tentativo di speculazione edilizia che il Comune deve evitare, bisogna che l’architettura sia di buona qualità senza mangiare il territorio e che il quartiere di San Siro venga rilanciato.
      Queste sono le priorità, avere un simbolo di Milano immobile e deserto, riesumato per qualche concerto, in un quartiere che necessita una rigenerazione ha l’effetto della cattedrale di San Nicola a Bari: la comunità ha il permesso di vederla in occasioni speciali perché il quartiere glielo permette.

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      • Se i romani avessero avuto il suo di atteggiamento, il colosseo poi lo avrebbero demolito, o no? Io non sono ne a favore ne contro, ma sto fatto che in nome della modernità si debba demolire tutto, faccio fatica a comprenderlo. Ripeto, a ragionar così, si sarebbero dovuti demolire il colosseo e l’arena di verona, e non capisco bene perché tenere il duomo; vecchio, costoso da mantenere, e a messa ormai ci vanno in pochi.

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    • Capisco l’affetto, ma da qui a dire che San Siro sia lo stadio più bello del mondo….. suvvia, siamo realistici.

      Anche lasciando perdere gli stadi di nuova generazione, anche solo l’Olympiastadion di Monaco (1972), architettonicamente parlando, gli dà tanti ma tanti punti a San Siro, solo per dirne uno.

      San Siro ERA bello come design prima che costruissero il terzo anello perché, diciamocelo francamente, quelle putrelle rosse sporgenti che sembrano un’impalcatura di cantiere sono brutte, ma brutte, ma brutte…

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  4. Io sono favorevole a entrambe le soluzioni. A una condizione ciascuno: se si mantiene San Siro, che venga completato il terzo anello e vengano fatte aree commerciali dove c’è l’ippodromo. Se si fa il nuovo stadio (molto meglio uno in comproprietà, dato che si dimezzano i costi mentr ei ricavi restano uguali), deve avere almeno 80mila posti: 60mila posti è ridicolo!

    Una considerazione: se San Siro venisse abbattuto, scordatevi i bei concerti di Springsteen, di Vasco Rossi o di cantanti vari dato che nessun club calcistico concederebbe il proprio stadio personale a decine di migliaia di persone.

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  5. Ma se si eliminasse il primo anello creando sotto parcheggi e centro commerciale mentre sopra, alzando il piano gioco, non si riuscirebbe a creare una pista d’atletica? Forse potremmo avere uno stadio olimpico anche per concerti nel vecchio e di fianco il nuovo per il calcio….

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    • nessun club di calcio vuole uno stadio con la pista di atletica, perchè il pubblico è lontano dai giocatori. il pregio del san siro storico era proprio di nascere come campo per il gioco del calcio e basta.

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    • Il primo anello regge tutto lo stadio, toglilo cadrebbe tutto e allora si facciamo un nuovo stadio. Ma che cazzate
      Tutta la vita un nuovo stadio, a San Siro ho visto più di 500 partite sono affezionato ma è ora di cambiare e tenere il passo con il resto del mondo.

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  6. Tutto giusto.

    Una sola puttanata colossale.
    Per favore non lasciate San Siro per i concerti.
    Fa veramente schifo.

    Per i cincerti é una vera merda e si sente malissimo.
    Il leggio del peggio per acustica.

    Si sente meglio alla radio un concerto che a san siro.
    È terribile

    San siro per concerti anche no, grazie.

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    • Se è così pessima l’acustica, perchè ogni volta fa il tutto esaurito con decine di concerti ogni estate? Tra l’altro con un altro stadio minimalista, verrebbero lo stesso così tante persone ai concerti?

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  7. Ok per scarsa acustica di San Siro….ma allora perché si continuano a svolgere li? I lavori del centro commerciale lo pagano le 2 società visto che si costruiscono nuovi stadi solo per quello…

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  8. Scelta del tutto sbaglia sia per l’ ubicazione del mostro che per le proposte progettuali. Ma ancora più grave il non aver coinvolto i cittadini in un processo di partecipazione attiva. Speriamo in una protesta ed è quanto accade per lo stadio di calcio, compreso abitazioni, di Zurigo dove mobiliterà gli abitanti della vasta area Hardturm annunciando la proposizione di un referendum contro il Masterplan per il quale sono necessarie 2000 firme. Accaddrà dopo le ferie di Ottobre, allorché la questione approderà nel Parlamento cittadino e così dare avvio alla raccolta delle firme. La IG sollecita una progettazione più sociale ed ecologica, poiché il progetto presentato può piacere agli investitori, ma per la popolazione è un disastro. Una progettazione che contempli ben altro approccio e aderenza progettuale dell’ area interessata estesa alla realizzazione di edilizia residenziale sovvenzionata, un articolato
    Parco- giuochi, e Cultura.In ogni caso la questione è diventata un ed è bene che sia così. E dire che ai milanesi non sono sufficiente quelle brutture di grattacieli gobbi che hanno pregiudicato in maniera irreparabile e volgare lo skyline della Mediolanum storica e ora si aggiungono superfici vetrate a superfici vetrate che continuerano ad alterare il macroclima urbano.

    http://www.facebook.com/nicolo.piro.14
    http://www.teorico.eu

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  9. Assurdo demolire, distruggere. Una ideologia errata all’origine.

    Chi ricorda quanto è costato il terzo anello? Quante polemiche ci furono!!
    E oggi si vorrebbe ricostruire la stessa cosa, necessariamente più piccola.
    Consumare inutilmente spazio, pensando allo stadio più i palazzi previsti.

    E poi:
    i progettisti avranno (?) considerato che proprio sotto il previsto stadio c’è la galleria passante per le auto, e che, di fianco, c’è la linea dalla metropolitana.
    Ben meglio sarebbe (per la città, e per i cittadini che lavorano) che la metropolitana proseguisse verso Settimo Milanese, Baggio, ecc.
    Questo sarebbe un esempio di INVESTIMENTO infrastrutturale positivo!! Non LUDICO improduttivo.
    Panem et circenses.

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