Quanti modi ci sono per conoscere la storia di una città? Possiamo leggere dei libri, passeggiare tra le sue vie, cercare testimonianze e racconti, guardare filmati o documentari e possiamo visitare i suoi archivi. Si proprio gli archivi, quei luoghi solitamente chiusi e polverosi ma che da alcuni anni a questa parte aprono al pubblico in particolari occasioni. Una di queste è la manifestazione Archivi Aperti, organizzata da Rete fotografia, che quest’anno giunge alla sua quinta edizione. Il programma conta la partecipazione di 42 archivi e studi fotografici, la maggior parte a Milano. Il tema di questa edizione è il binomio memoria/oblio in tutti gli ambititi ma sopratutto in relazione alle modalità di accesso e di formazione della conoscenza, in particolare alla trasmissione del sapere attraverso il web.
Le aperture e gli appuntamenti straordinari si terranno nelle giornate dal 19 al 27 ottobre, gli eventi sono tutti gratuiti e su prenotazione. L’unica attività esclusivamente per bambini (6-10 anni) è organizzata da Associazione Fulmicotone, si tratta del laboratorio Scrivere con la luce, per provare la magia della stampa a contatto e del processo negativo/positivo proprio come le prime esperienze fotografiche, in programma sabato 26 ottobre alle ore 10.30 e 14.30 presso l’aula didattica, Cortile delle Armi del Castello Sforzesco. Leggendo attentamente le schede degli archivi partecipanti però ci si rende conto che sono molti gli appuntamenti a cui vale la pena partecipare con tutta la famiglia o con i proprio figli adolescenti, come la visita al Museo Martinitt e Stelline, un percorso di istallazioni multimediali, un modo molto diretto per raccontare la quotidianità degli ospiti della struttura utilizzando documenti e fotografie conservati dall’Istituto durante questi anni. Addirittura si può rivivere, attraverso una ricostruzione, ambientata in un’aula e con tanto di maestro, la lezione di una classe di quarta elementare del 1870. Affascinante è anche la possibilità di visitare le stanze “segrete” di alcune grandi istituzioni milanesi, come la Fondazione Fiera Milano, l’Archivio storico Intesa San Paolo e la Fondazione AEM-Gruppo A2A, dare uno sguardo agli archivi privati e alle cartoline raccolte nel Ecomuseo Urbano Metropolitano ed infine scegliere tra una nutrita lista di studi di fotografi che vi racconteranno in prima persona il loro affascinante lavoro.
http://www.retefotografia.it/event/quinta-edizione-archivi-aperti/