Milano | Tre Torri – Il Dritto, lo Storto, il Curvo e lo “Sdraiato”

Come abbiamo visto, ieri, si va finalmente a completare l’area rimasta incompiuta nel Quartiere di CityLife a Tre Torri.

Inizialmente dovevano esser costruite due torri, anche abbastanza alte, ma alla fine CityLife ha scelto un edificio innovativo, originale e decisamente “sdraiato“.

Saranno appunto due corpi, uno nell’area di viale Duilio (quello più alto) e uno su viale Boezio (quello più basso), raccordati da un altissimo porticato che scavalcherà via Anna Maria Ortese (la passeggiata che unisce piazza Tre Torri a Largo Domodossola), il tutto “tagliato” da una gigantesca sfera (un riferimento al “Curvo” di Libeskind, una fetta di sfera?) che dà allo Sdraiato un aspetto di sciabola o grande canoa.

Progettato dallo studio danese di BIG – Bjarke Ingels Group, uno dei più competitivi nuovi studi d’architettura internazionali, Milano si arricchisce, secondo noi, di un ennesimo gioiello architettonico internazionale.

Oramai la città si proietta sempre più tra le grandi città del mondo e come tale si dota anche di opere che richiamano attenzione dal resto del pianeta.

Naturalmente non bisogna scordarci di essere in Italia e valorizzare anche il nostro knowhow (competenza), come ad esempio è avvenuto per il Dritto, progettato da Arata Isozaki assieme ad Andrea Maffei Associati, uno studio italiano e milanese. Così come non bisogna scordarsi di chi ha “ricostruito” la città dopo le devastazioni belliche, come: Magistretti, Muzio, Ponti, Caccia Dominioni, Vender e Asnago, per citarne alcuni.

Tornando all’edificio scelto, come raccontato da Bjarke Ingels, non voleva essere un “ostacolo” che impedisse la visuale al gruppo delle tre torri già realizzate da Isozaki, Hadid e Libeskind, ma qualcosa che si completasse a loro. Il nuovo edificio avrà spazi aperti, compreso l’alto colonnato che fungerà proprio da porta al nuovo complesso per chi proviene da Corso Sempione e Largo Domodossola. Il tutto sarà inserito in un contesto vivibile e arricchito da ampi spazi verdi, anche a completamente del grande Parco di CityLife.

Certo è molto impattante e farà diventare più iconico l’insieme e darà anche una nuova immagine a questa città bramosa di fama.

I due edifici avranno una superficie di 53.500 metri quadrati con soffitti alti tre metri per consentire l’accesso di una grande quantità di luce naturale e saranno destinati a uffici. L’edificio sarà coperto da pannelli fotovoltaici, si affaccerà sulla città e su due cortili privati con una facciata continua, rendendolo un corpo unico, separato dal porticato. Nella parte più alta (110 metri, come la torre Galfa), gli edifici saranno completati da terrazze a cascata adibite a spazi polifunzionali con uno spettacolare panorama sul contesto. L’architetto danese Bjarke Ingels ha spiegato di essersi ispirato alle porte d’accesso tipiche di Milano, edifici che segnano l’ingresso in spazi aperti come quella in piazza Piemonte, in piazza Duomo, o all’imbocco di via Vittor Pisani. La scelta è stata quella di optare per due edifici simili, ma non gemelli, che non competessero in altezza con le tre torri, ma piuttosto creassero un dialogo.

Una volta presentato un progetto definitivo entro la metà del 2020, all’inizio del 2021 si partirà con i lavori di costruzione che dovrebbero concludersi entro il 2023. Inoltre l’opera andrà in parallelo con la costruzione dell’ultimo lotto residenziale di CityLife su via Spinola. Il costo non è stato ancora rivelato, ma che dovrebbe superare abbondantemente i cento milioni di euro, come ha spiegato Aldo Mazzocco, ad di Generali Real Estate.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

26 commenti su “Milano | Tre Torri – Il Dritto, lo Storto, il Curvo e lo “Sdraiato””

  1. Forme molto da rendering di architettura digital show….speriamo in una progettazione e realizzazione all’altezza delle 3 torri…non solo sensazionale ma realisticamente bello e vivibile

    Rispondi
  2. Per favore la smettete di dare sempre e per forza un nomignolo cretino ai palazzi? Un conto se questi nascono dall’immaginario collettivo milanese, che generalmente ha un forte senso ironico, altrimenti sono stucchevoli e francamente puerili. Grazie!

    Rispondi
  3. Semplicemente meraviglioso e ben pensato

    Molto originale e bello il colonnato, le 3 torri non vengono impattate ma c’ è addirittura un richiamo

    Bravi a chi di dovere!

    Rispondi
  4. L’edificio magari è anche bello. Ma MIlano è una città in cui mancano spazi aperti. E City Life era uno di questi. Non avrei mai costruito una cosa così. Ritengo sempre che a Milano manchino sempre spazi dove praticare sport e dove andare a pasare il tempo libero nelle assolate giornate estive o nei freddi mesi invernali

    Rispondi
  5. però basta con questi soprannomi da prima elementare.. lo sdraiato.. dai, resistete ogni tanto alla tentazione perversa di giocare al nomignolo

    Rispondi
    • Si il portico aiuta il rendering e la forma…nella realta’ forse non serve a molto….avranno fatto o faranno degli studi sui microclimi e ventosita’?

      Rispondi
    • Secondo me Sdraiato è azzeccato, coerente con i nomi delle Torri.
      A Porta Nuova non ci sino i nomignoli, probabilmente perchè gli edifici hanno già un nome iconico…

      Rispondi
  6. Secondo me non faranno mai il portico di congiunzione . E sarà un bene . I due palazzi separati sono molto più belli e iconici senza ostacolo in mezzo che fa pensare a tutto tranne che a una porta milanese.

    Rispondi
    • Concordo. Interrompe il cannocchiale ottico ed è sostanzialmente inutile, anche del punto di vista progettuale: la linea immaginaria di continuità tra i profili dei due edifici si percepirebbe benissimo lo stesso anche senza, ma in più lasciando libera la prospettiva. Speriamo che da qui al 2023 ci ripensino.

      Rispondi
      • Ma che non ripensino nulla! È perfetto nei rendering! Comunque un portico non è chiuso per definizione quindi la prospettiva ci sarà in parte e i due edifici diversi ma uniti danno anche l’idea di una porta e fanno un bel contrasto con i due edifici storici della ex fiera, inoltre per privilegiare un viale (ce ne sono altri nella stessa piazza 3torri si perderebbe il senso di questo splendido edificio cioè unire i due edifici con un disegno armonico ed iconico simile al curvo. Non si poteva veramente far meglio di così! Finalmente un progetto veramente bello e non in economia, (secondo me) Milano non aveva progetti di così alta qualità dal 2008/2010!

        Rispondi
  7. Bellissimo! Spero lo facciano esattamente come mostrato.
    Spero che il Comune trovi anche quattro soldi per riqualificare viale Boezio che e’ in condizioni da terzo mondo a iniziare dai binari del tram, i pali e la sosta selvaggia lungo i binari per non pagare i due euro del parcheggio City Life a cinquanta metri di distanza!

    Rispondi
  8. Importante ridurre anche il traffico di auto. La zona intorno a City Life è invasa da auto in sosta selvaggia (tipo via Monte Rosa).Più alberi, più ciclabili e meno auto per favore. La nostra città ha bisogno di respirare. E deve anche essere interessante per chi abita, cammina e la vive. Il progetto di BIG può aiutare questo processo. Finalmente a Milano torna un pò di corraggio. Speriamo bene!!

    Rispondi
  9. Qua si chiede sempre di piantare nuovi alberi anche dentro la via più stretta del centro, salvo poi festeggiare per un progetto che prevede di occupare una bella fetta di parco con acciaio e cemento per realizzare un inutile (ma veramente inutile!) porticato.

    Questi rendering riescono a fuorviare anche chi ha idee giuste.

    Rispondi
    • Forse non hai notato che, in modo secondo me geniale, hanno rimosso le due rampe di cemento all’entrata, deviando i taxi ( credo sui lati), togliendo cemento e macchine e donando parco, verde ed uno spazio pubblico aperto ma coperto e connettendo non solo lungo l’asse ma anche diagonalmente.
      Se sei stato li puoi capire quanto siano impattanti quelle rampe di cemento, ti invito a fare un giro a City Life.Non e’ superficiale per niente a questo giro! Chapeau

      Rispondi
  10. Questa architettura è veramente affascinante e ispiratrice.

    Da un respiro fortissimo a tutta l’area.

    Finalmente si vede qualcosa di innovativo e di inspirato a Milano

    Rispondi

Lascia un commento