Milano | Cinque Vie – Via San Sisto e Piazza Massaia: dicembre 2019

Aggiornamento dal cantiere per la “riqualificazione” di via Circo, piazza Massaia e via San Sisto alle Cinque Vie / Carrobbio.

Via Circo, spogliata, ahinoi, dai cubetti di porfido (o smpietrini), attende da più di un mese, di venire completata con l’asfalto più fine. Intanto sui marciapiedi ci sono già i furbetti del parcheggio selvaggio.

Piazza Massaia invece è tornata ad avere la pavimentazione in pietra (cosa che avremmo gradito in tutta la zona. Purtroppo nessuno a pensato a piantare, in questo slargo, uno o due alberi, giusto perché lo spazio lo consentiva.

Pietra anche nella piccola piazzetta di San Sisto. Qui i cubetti sono stati riposizionati e, se fosse stata senz’auto, sarebbe stata anche una bella piazzetta.

Via San Sito invece, anch’essa spogliata dai cubetti di porfido, attende l’asfaltatura definitiva. Qui è stato alzato un marciapiede sul lato pari e ora sembra stiano risistemando le pietre lungo il lato dell’antica chiesa sconsacrata e sede del Museo Francesco Messina.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

3 commenti su “Milano | Cinque Vie – Via San Sisto e Piazza Massaia: dicembre 2019”

  1. Tutto sbagliatissimo!

    Queste strade esistono da prima dell’automobile.
    Un disegno attento dovrebbe tenerne conto, imponendo un limite di velocita’ di 10kmh e creando uno spazio condiviso, senza cordolo e senza marciapiedino di 70cm che non consente neppure il transito di passeggini o carrozzine,

    Rispondi
  2. Trovo molto brutta la transenna in acciaio inox che han messo davanti alla scuola.

    Secondo me sarebbe stata molto più adatta la transenna parigina nera (manuale dell’arredo urbano del Comune, scheda A4.7, pag. 26) http://img.trk.comune.milano.it/static/105044/assets/2/MANUALE%20ARREDO%20URBANO_SCHEDE%20(1).pdf

    Da abbinare alle parigine nere sull’altro lato della strada.

    Fan del loro meglio a sistemare la città ma sembra che non ci sia nessuno che controlli e si interessi ai discorsi estetici. Uffa.

    Rispondi

Lascia un commento