Milano | Solidarietà: il grande cuore di Milano

Il momento di difficoltà della nostra Regione ha fatto reagire gli anticorpi della solidarietà: si moltiplicano iniziative e piccole e grandi donazioni

Mentre le misure restrittive messe in campo dal Governo per cercare di arginare la diffusione del Covid-19 hanno chiuso in casa gli italiani, é forte la reazione che ne é scaturita. Flashmob, bandiere alla finestra e una moltitudine di meme dimostrano il carattere e la creatività del nostro Paese. Ma in un momento così difficile e inedito non si sono fatti aspettare gli “anticorpi” della solidarietà che stanno spingendo privati, aziende e società Civile a mettere mano al portafogli.

Campari, Versace e l’Inter hanno supportato negli scorsi giorni le attività dell’Ospedale Sacco, mentre Fedez e Chiara Ferragni con GoFound hanno già raccolto più di 4 milioni di euro a favore di nuovi posti letto di terapia intensiva al San Raffaele. Ma la lista é lunghissima: Armani, Prada, Dolce & Gabbana, Bulgari, Prada, Etro, la Fondazione Fendi, Elisabetta Franchi, Sergio Rossi e il gruppo Benetton non hanno fatto mancare il loro supporto. Coima ha donato un’ambulanza ed é notizia di qualche ora fa che Berlusconi e Caprotti doneranno 10 milioni di euro ciascuno alla Regione Lombardia per dare un contributo alla costruzione dell’unità di terapia intensiva alla Fiera Portello.

Ai grandi gruppi si uniscono le tante piccole donazioni fatte dai comuni cittadini che hanno risposto all’appello del Sindaco Sala per un fondo di solidarietà cittadino e della Regione Lombardia che in questi giorni non si sta risparmiando per evitare che la situazione peggiori e per mantenere in salute i propri cittadini.

Milano si riscopre davvero con il cuore in mano e il nostro plauso va a tutti coloro che in questo frangente stanno facendo il loro dovere e con abnegazione e spirito di servizio. A tutti gli altri non possiamo che dire: RESTATE IN CASA!

Fondo Mutuo Soccorso del Comune di Milano:

I versamenti al fondo si possono effettuare sul conto di Intesa Sanpaolo con IBAN
IT58G0306901783100000000551.

Regione Lombardia – Sostegno emergenza Covid-19:

È attivo da lunedì 9 marzo il conto corrente ‘Regione Lombardia-Sostegno emergenza Coronavirus’ (numero IBAN IT76P0306909790100000300089 – BIC BCITITMM) per raccogliere fondi per sostenere le strutture sanitarie, i medici, gli infermieri e tutto il personale che in questi giorni sta combattendo una durissima battaglia per curare i cittadini lombardi e sconfiggere il Covid-19

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

34 commenti su “Milano | Solidarietà: il grande cuore di Milano”

    • Andrà tutto bene nonostante l’imbecillità del governo di sinistra che ha sottovalutato il contagio e non ha voluto mettere in quarantena chi arrivava dalla Cina.
      Almeno voi rossi risparmiateci queste frasi di circostanza in momenti drammatici come questi.
      Dai lombardia…go go go!

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      • Ma anche in momenti come questi devi odiare sempre e comunque qualcuno?

        Non puoi metterti in quarantena e far fuoriscire la bile in qualche altro modo?

        #Noncelafaiproprio
        #coglionevirus

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        • Dove ci sono fabbriche e industrie ci sono business traveler e quindi maggiori contatto con l’estero. Sveglione che è lei, signor Wf.
          Lei passa tutto il tempo al pc, non avendo una cippa da fare. Ma non solo oggi che per fortuna deve stare in quarantena, quanto abitualmente.
          Perché una mente (catta) così è meglio che resti in casa a godersi la pensione senza uscire a far danni e a dire minchiate

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        • Non hai capito un cazzo, WF. Uno parla di quarantena per chi arriva dalla Cina e tu capisci “chiudere i voli”.
          Sei un povero disgraziato. Al limite dell’analfabetismo funzionale

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          • Che poi chi ha voluto chiudere i voli dalla Cina? Solo quelli diretti, bada bene. Lo sai Wf? Si che lo sai ma e’ classico di voi bellaciao far finta di niente e la colpa e’ sempre degli altri.

          • È venuto dalla B A V I E R A…

            Ma sei deficiente?

            B A V I E R A

            cosa mettevi inquarantena quelli venuti dalla cina?

            Ma ci sei o fai finta di non capire?

            Dovevi mettere in Quarantena tedeschi e bergaamaschi.

            Sono tutti geni come te…
            Stiamo freschi….

    • Caro signor Wf, il virus è nato in Cina. Questo è pacifico. Se lei fosse stato attento invece di leggere repubblica.it avrebbe visto che Salvini, Fontana e Zaia non facevano differenza di razza o di passaporto parlando di quarantena. Volevano isolare CHIUNQUE arrivasse dalla Cina. Con quel bavarese o come qualunque altra persona.
      So tratta solo di capire le cose, caro Wf. Non di partire per la tangente senza pensare. Come fa lei, insomma. E come hanno fatto quegli emeriti imbecilli del PD – Renzi, Conte e Zingaretti in testa oltre al sindaco di Bergamo – che hanno accusato i saggi di centrodestra di essere (ma che novità) fascioleghisti e razzisti.
      Insomma: teste di c**** come lei. Con l’aggravante che lei, Wf, è un poveraccio mentre loro guidano il paese nonostante il 18% dei voti

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      • Imbecille poveraccio sarà lei e chieda ai suoi amici di confindustria lombardia chi ha le responsabilità di aver rallentatole chiusure delle attività in lombardia.

        Es i chieda pure perché i focolai maggiori sono nei punti di mggiore concentrazione di fsbbriche e industrie.

        Cervelli all ammasso.
        Eia eia allala.
        Cretini di parte faziosi.

        Andate a vedere i volantini di confcommercio milano cosa consigliavano in pieno coronavirus.
        Imbecilli subnormodotati

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  1. E oerche fontana non ha emesso ordinanze regioanli come hanno fatto le altre regioni invece di piqgnucolare a Roma che orendesse inziative nazionali?

    Perché non voleva scontentare gli amici industriali e prendersi le responsabilità dirette di fermare tutto.

    In altre regioni lo hanno fatto senza pensare che lo facesse Roma prima.

    Questo è il federalismo?
    Aver apura di decidere e prendersi responsabilità?

    Buffoni verdi come i marziani
    Fate ridere i polli.

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  2. A questongiro i cinesi sono stati quelli più disinfettati e comportati in modo esemplare.

    Il focolaio esplode nei bergamschi di razza pura nordica e nei fanatici delle fabbrichette e della ideologia del denaro a tutti i costi.

    I cinesi hanno chiuso i negozi e le attività in tempo zero.

    I bravi e ligi padani sono loro adesso la bomba sociale e si dimostrano intolleranti ai divieti e alle regole. E non tollerano le regole.

    #staveacasaimbecilli
    #predetevelaconqualcunaltrochenonattacca
    #buffonipagliacci

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        • Provando a fare un discorso un po’ diverso, è possibile che questa crisi rappresenti una cesura forte nel nostro modo di vivere le città e la socialità e anche i nostri appartamenti.

          E’ la mobilità privata che sta aiutando a salvare molti medici ed infermieri dal contagio.
          Uno spazio per l’home office nei nuovi appartamenti sarà fondamentale come i doppi servizi.
          La movida “tutti accalcati” forse non tornerà mai più.

          Ci sarà tempo per vedere e capire. Di sicuro con questa crisi il 20 secolo è chiuso per sempre.

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        • Gli sproloqui li lascio fare a lei e aglia ltri geni suoi amici sulle migliori tecniche di parcheggio sui marciapiede…

          Non stiamo parlando di automobili adesso.

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          • E’ inutile mettersi a discutere con un imbecille tipo Wf, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza. Non far finta di non capire caro il mio Wf che ho scritto che avrai tempo in futuro di sproloquiare di automobili e marciapiedi, adesso e’ il caso di mettere il tuo cervello in quarantena, rilassati che di cazzate ne hai gia’ dette abbastanza per oggi.

          • Le cazzate le dici tu.

            E se non vuoi metterti al mio livello non fare provocazioni inutili.

            E sei tu quello che non deve far finta di non capire, che interviene a cazzo quando si parlra, d’altro

    • Wf…ma stai zitto!
      Non vedi che tutti ti consigliano di non dire le tue esimie minchiate?
      Non pensi che sia il caso di sotterrare la spada del socialcomunismo e di diventare intelligente?
      Ripeto: stai zitto. Muto

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      • Ma davvero, Wf: basta dire cose senza senso. Quando poi parli di voler togliere le auto con un colpo di bachetta magica sei ridicolmente veterocomunista. Goditi la pensione e taci.

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  3. Figurati se mi faccio intimidire da 4 coglioni di destra che non capiscono un cazzo e sparano cazzate pure sullo scioglimento dei ghiacci al polo nord e non sanno nemmeno allacciarsi le scarpe al mattino… 4 fascisti da operetta farsesca da tragicommedia…


    “Non vogliamo leggere le tue cazzate”: così rispose Regione Lombardia il 22 febbraio alla segnalazione di creare ospedali da Covid-19 per fermare il contagio

    Il 22 febbraio scorso la Regione Lombardia rispondeva così alla urgente segnalazione da parte di un dirigente sanitario regionale di Bergamo di creare ospedali ad hoc per i malati da Coronavirus e isolarli al fine di fermare il contagio. L’assurda storia

    https://themeticulous.altervista.org/blog/non-vogliamo-leggere-le-tue-cazzate-cosi-rispose-regione-lombardia-il-22-febbraio-alla-segnalazione-di-creare-ospedali-da-covid-19-per-fermare-il-contagio/

    Il tono fascista del cogl@nnazzo siTav sono gli stessi identici arrogantemente incapaci di quelli dell’articolo… nulla da stupirsi da testedidestra incompetenti

    E non finisce qui…

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    • «Non abbiamo tempo da perdere per le tue str…te». Questa SAREBBE la risposta ottenuta da un dirigente del 118.
      Il medico non vuole più parlare della vicenda: «Non confermo e non smentisco, in questi giorni ho altro da fare»

      Questo si che è parlare chiaro.

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  4. CORONAVIRUS/ “Ecco perché in Veneto ed Emilia si muore meno che in Lombardia”

    Ecco come i medici di base possono aiutare a sconfiggere l’emergenza coronavirus negli ospedali troppo affollati. Parla il dottor Aronica: c’è troppa ospedalizzazione

    , l’assistenza domiciliare in Lombardia arriva al 14,5% contro il 65% del Veneto e il 46% in Emilia-Romagna (dati del ministero della Salute, 10 marzo 2020, ndr). Come mai? Lo spiega il dottor Alberto Aronica, medico di medicina generale a Milano, che si occupa da molti anni di modelli organizzativi in medicina generale con particolare attenzione all’associazionismo cooperativo, e fondatore della Cooperativa Medici Milano Centro. “La condizione di emergenza sanitaria generata dalla rapida diffusione del Covid-19 ha fatto emergere i limiti dell’ospedalizzazione come unica soluzione per la gestione del paziente positivo ai test. La saturazione dei posti letto rende necessario un’immediata riorganizzazione e quindi una modifica del modello a favore delle cure domiciliari”. Attraverso un auto-monitoraggio telefonico, tecnologico e domiciliare si possono dunque tenere sotto stretta sorveglianza soprattutto i pazienti anziani e quelli particolarmente fragili, cosa che i medici di base da soli non possono fare, ed evitare ospedalizzazioni che sono anche costose, liberando posti letto in ospedale, fonti talvolta di diffusione di patologie anche mortali in pazienti fragili. Un monitoraggio, quindi, senza ospedalizzazione.

    SiTav mi raccomando analfabeta NON leggere queste notizie… leggi solo libero e il giornale…
    Chiudi occhi e orecchie mi raccomando.

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  5. https://www.ilsussidiario.net/news/coronavirus-ecco-perche-in-veneto-ed-emilia-si-muore-meno-che-in-lombardia/1997503/
    Il link per la notizia precendente… solo per chi sa leggere e scrivere nb..


    Coronavirus, la lettera dei sindaci: “Occorre cambiare rotta”I sindaci della città metropolitana di Milano scrivono alla Regione Lombardia: serve un “cambio di strategia” nella lotta al coronavirus. L’anteprima su Affaridi Maria Teresa Santaguida per Affaritaliani.it Milano

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    Coronavirus, la lettera dei sindaci: “Occorre cambiare rotta”

    Ottantuno sindaci della città metropolitana di Milano chiedono alla Regione Lombardia un “cambio di strategia” nella lotta al coronavirus e lo fanno con una lettera che è anche un appello a “fare presto”. I contenuti in anteprima su Affaritaliani.it Milano. (Scarica qui l’Appello dei Sindaci Vai al file)

    Lo soluzione che propongano è “la sorveglianza attiva” a casa di chi ha sintomi ma non è in ospedale. “Dal confronto con i medici di base, che hanno il contatto diretto con la popolazione, emerge che a loro giudizio l’epidemia è più diffusa di quello che appare dai dati ufficiali e che conseguentemente il numero di malati è sicuramente più alto” denunciano i primi cittadini nella missiva che Affaritaliani.it Milano ha potuto leggere in anteprima. 

    Dal loro punto di osservazione sono in grado di dire che “molti sono a casa con sintomi riconducibili al Covid-19 ma non ricorrendo alle cure ospedaliere non vengono sottoposti a tampone e quindi non sono tracciati e non essendo tracciati potrebbero contribuire al diffondersi dell’epidemia”. “C’è inoltre la situazione delle persone sottoposte a quarantena il cui numero appare assolutamente sottostimato e che quindi rappresenta un aspetto del contagio largamente fuori controllo” scrivono ancora. 

    Gli esempi che prendono a riferimento sono le “esperienze all’estero e in Italia, prima fra tutte quella della regione Veneto, che indicano come strada alternativa quella della ‘sorveglianza attiva’ che prevede di fare i tamponi a tutte le persone con sintomi riconducibili al Covid19, soprattutto le persone che sono a casa ammalate e non ricorrono all’assistenza ospedaliera, e in base al risultato di sottoporre conseguentemente a tampone i familiari e tutte le persone con le quali sono entrate in contatto”. Modelli che “hanno dimostrato la loro validità e che, sebbene in ritardo, possono essere introdotte anche nella nostra Regione”, richiamano. 

    La richiesta alla Regione Lombardia è chiara: “Cambiare rotta”, 

    https://www.affaritaliani.it/milano/coronavirus-la-lettera-dei-sindaci-occorre-cambiare-rotta-661715.html?refresh_ce

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    • Lombardia 81.646 tamponi, Veneto 70.877 tamponi, Emila Romagna 38.045 tamponi. Ognuno può dire quello che vuole ( anche tu Wf, che è tutto dire), ma i numeri sono numeri

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  6. HO AVVISATO LA REGIONE LOMBARDIA UN MESE FA, MI HANNO RISPOSTO: NON ABBIAMO TEMPO DA PERDERE PER LE TUE STRONZATE” – IL RACCONTO DEL DIRIGENTE DEL 118 RIPORTATO DAL ‘WALL STREET JOURNAL’. IL 22 FEBBRAIO L’UOMO AVREBBE SCOPERTO UN NUCLEO DI CASI DI CORONAVIRUS A BERGAMO. AVREBBE QUINDI MANDATO UNA EMAIL ALLE AUTORITÀ SANITARIE DELLA REGIONE, SUGGERENDO MISURE DRASTICHE. E I DIRIGENTI REGIONALI DELLA SANITÀ…

    https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-ho-avvisato-regione-lombardia-mese-fa-mi-hanno-risposto-non-231244.htm

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  7. Autogol

    Giulio Gallera, l’ambizioso che parlava troppo

    L’avvocato e assessore regionale alla Sanità, colpito dal virus mediatico, ha pensato bene di proporsi come futuro sindaco di Milano in un’intervista a Repubblica. Con la Lombardia sommersa dai malati non è stata una grandissima idea

    https://www.linkiesta.it/2020/03/giulio-gallera-lambizioso-che-parlava-troppo/

    SiTav mi sa che non sei l’unico a parlare troppo…
    Stai muto che è meglio. La realtà ti sommerge.
    E non é cioccolata

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  8. Per favore. A tutti; a chi ha ragione e a chi ha torto, a chi crede di essere nel giusto:
    per favore fate silenzio.
    Almeno per rispettare le persone che sono morte.

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