Nuovo aggiornamento fotografico da due cantieri alla Bicocca, quello di Caltagirone di Viale Piero e Alberto Pirelli angolo via Chiese, e quello più piccolo ma interessante di via Stella Bianca.
Qui di seguito alcune immagini aggiornate (foto duepiedisbagliati) dal cantiere di via Chiese, dove ora si può vedere bene il primo “spacchettamento” di uno degli edifici del complesso residenziale rimasto abbastanza misterioso sinora, della società Caltagirone.
Si tratta di due casermoni di 12 piani.
Più interessante il cantiere, seppur piccolo, di via Stella Bianca, dove sta sorgendo un edificio di Social Housing. In origine doveva essere un progetto innovativo, una torre in legno che si sarebbe sviluppata per 47 metri di altezza con 14 piani. Anche qui, lo smontaggio delle impalcature è cominciato e si può osservare il gioco realizzato con la disposizione delle finestre, che lo rendono abbastanza interessante e particolare.
L’edifico appartiene alla società di gestione del risparmio immobiliare Redo SGR S.p.a ed è stato commissionato dalla stessa. (foto duepiedisbagliati)
E’ uno scherzo, vero?
Ahhahahaha er Calta ha portato la modalità di costruire alla romana anche a Milano !!! Auguroni
Ma i colori chi li ha scelti, il geometra di PabloEscobar?
🙂
Anche io quando ho visto i colori ho pensato: miiii fior di architetti… Ma come si può scegliere colori simili in un contesto urbano? Doveva essere strafatto e sognava il mare….
Il colore mi pare l’ultimo dei problemi.
Ma che colore avreste scelto?
cristosanto ma che orrore.
Si può dire “Caltagirone merda”?
“CALTAGIRONE MERDA!”
Ma nel cantiere accanto in via fubini, sesto e innovazione, si sa che cosa faranno? Grazie
Mamma mia che schifezza ancora si costruiscono casermoni così nel periodo del green new deal?! Ahahah non so se ridere per le panzane europee o per la merda di casa nostra! Solo un inetto poteva costruire una roba del genere nel 2020 dovrebbero vergognarsi. solo merda sa costruire Caltagirone basta vedere al vulcano a sesto che schifezza di casermoni ha costruito. Sarebbe già da buttare giù, anzi spero lo facciano visto che non ha rispettato le norme per le altezze e le distanze. Così ho sentito…
Sono la copia di quelle oscenità davanti al Vulcano. Andrebbero abbattute all’istante. Ma proprio rase al suolo!
Nelle vicinanze del meraviglioso Hangar Bicocca! Bisogna modernizzare e quadruplicare subito la linea ferroviaria Milano Chiasso per rendere Milano ancora più internazionale e togliere ancora una fetta di provincialismo, visto che ne abbiamo bisogno :))
Mamma mia, Caltagirone andrebbe arrestato solo per l’oscenità delle sue costruzioni. E’ un pugno in un occhio quel casermone in quella zona! Ma chi cavolo gli ha dato il permesso di costruire?!
speriamo a questo punto nelle opere di urbanizzazione.
Che schifo! Vergogna alla politica locale che da i permessi per questi casermoni sovietici nel 2020 ……..mi immagino già chi andrà a vivere in queste nuove favelas
Essendo alla Bicocca ci andranno a vivere molti studenti.
Quelli a City Life di Libeskind invece cosa sono? Quelli vanno bene o fanno schifo uguale? non sia mai, mi raccomando criticare l’archistar internazionale…”mi immagino già’ chi andrà’ a vivere in queste nuove favelas”( da ricchi, pero)
La moderna DDR…
Nella DDR i casermoni li chiamavano all’Italiana.
UF avete sbagliato foto, quello è il nuovo residence “El Dorado” a Panama
Un insulto alla città. Ma chi sono i poveracci che acquistano li? Non li invidio a vivevere nel casermone alla Bicocca
Che ovvove @Ale, anch’io non ci vivevevei mai
hai rotto anonimo, sei monotono e monocorde e non fai più ridere
Infatti non volevo far ridere nessuno ma rispondere per le rime a un cretino che si permette di dare del poveraccio a chi acquista una casa in quel condominio, bello o brutto che sia.
Tra l’altro non credo proprio che te li tirino dietro quegli appartamenti, visti i prezzi in bicocca.
I prezzi alla Bicocca sono alti per essere li, ma non alti in generale…
Ma và ?!?
Un genio come te avrà studiato sicuramente studiato alla Bocconi ma quel giorno che spiegavano le legge della domanda e dell’offerta eri assente?
Forse @Anonimo delle 17:05 intendeva che magari in Brera o in CorsoVenezia i prezzi sono più alti che in Bicocca.
Probabilmente è un esperto agente immobiliare.
E’ un edificio venuto male, ma non è una buona occasione per fare i soliti snob smorfiosi da tastiera.
Io invece mi chiedo @Ale chi sono quei poveracci o non poveracci che acquistano in quei casermoni di Libeskind a CityLife.
Fantastico lo spicchio di parmigiano che fuoriesce dalla facciata!
Vedendo questi casermoni, quelli a Sesto S.G. sembrano quasi belli. Sognavo una casa in quella zona…ecco, ora non la sogno più.
Si spera che i prezzi saranno più bassi delle altre proposte in zona (ad es.: Suzzani), ma se poi devi vivere in un palazzo così…
Ma se fosse vero che non sono stati rispettati i vincoli di volumetria, perché non hanno fermato i cantieri?
sono ancora in giro gli architetti del 6 politico laureati nel ’69?
Ditemi che siamo a Miami, e che quella all’ultimo piano è un piscina.
Fanno anche il lago e la spiaggia? lo spazio ci sarebbe…
Cmq la cosa più assurda è che ancora non sia stato commercializzato.
Ecco perché è rimasto sempre “misterioso” senza che fosse rilasciata un’immagine del progetto che fosse una… che orrore.
Costo mq?
Costo mq?
cmq ragazzi
se vi sentiti tirati in causa perchè in fondo in fondo pensate che a voi quelle forme “ardite” piacciono e quei colori…. why not? meglio del grigio no?
INVECE NO!
l’architettura non è forme e colori: è contesto, sono i materiali, sono gli equilibri.
A parte che combinare l’azzurro al giallo – nemmeno nella stanza di vostro foglio di 2 anni. puoi fare tutte le forme più a cazzo di cane che preferisci ma se i materiali sono una merda, se i dettagli sono una merda, se gli equilibri tra vuoti e pieni sono una merda, se di fatto anche le linee sono una merda allora: “ding ding ding” – INDOVINATO hai fatto una merda.
E qui c’è da incazzarsi perchè l’architettura pur essendo un aspetto privato svolge una funzione pubblica, modella la città e la trasforma, rendendola di fatto un bene (o un male) collettivo – questa merda mi disturberà la vista per tutta la vita e per tutta la vita (spero di no) quando andrò a vedere L’HANGAR BICOCCA dovrò voltare le sguardo per NON VEDERE, per non stare male, per non incazzarmi. Perchè nel 2020 a Milano in una zona importante come la Bicocca non si può e non si dovebbe dare la possibilità di commettere un tale scempio urbano.
Ricordano tanto i demolito palazzoni di Punta Perotti a Bari…
ma come cazzo si fa?
chi è il proprietario e committente di questa merda?
la casa per edilizia agevolata in confronto pare gropius.