Milano | Porta Nuova – Cantiere Gioia22: completata la vela frontale

Aggiornamento fotografico di ieri, 3 ottobre 2020 dal cantiere di Gioia 22, la torre di 120 metri in costruzione in via Melchiorre Gioia, tra Porta Nuova e il Centro Direzionale su progetto di Pelli Clarke Pelli Architects.

In questi ultimi giorni è stata completata la vela terminale, forma slanciata, che caratterizza la facciata della “Scheggia di Vetro” com’è stata soprannominata questa torre altrimenti un po’ banalotta a dire il vero.

Al termine dei lavori diventerà la sede milanese di UBI Banca Spa.

Un po’ deludente l’effetto vela dal lato orientale della torre… speriamo venga coperto con qualcosa.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

7 commenti su “Milano | Porta Nuova – Cantiere Gioia22: completata la vela frontale”

  1. Pregio di queste riqualificazioni (es. torre di via bonnet e galfa) è anche la sistemazione degli spazi a livello strada. Via i parcheggi, ampliamento degli spazi pedonali e arredo urbano di discreta qualità.
    Anche in questo caso mi sembra che l’orrendi parcheggio e il brutto spazio che c’erano ai tempi dell’inps saranno completamente sistemati in chiave più moderna

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  2. Chissà poi chi la utilizzerà. Dubito che Ubi si trasferirà mai lì dentro visto che la banca è destinata a scomparire a inizio 2021 perché assorbita da Intesa Sanpaolo

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    • Appunto, Intesa è da anni in cerca di una sede efficiente, collegata con Torino e di rappresentanza a Milano senza spendere un capitale…gliela porta in dote Ubi

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  3. La gente che scrive che bella la risistemazione di questo palazzo è la torre falda, veramente non le capisco paragonano un edificio costruito 40 anni fa con uno in costruzione adesso, questo edificio verrà dato al comune, come quello affianco e gente che festeggia per questo palazzo, io non ci voglio credere e li chiamano grattacieli un palazzo alto 20 piani al contrario dei palazzi vicini di 50 edificio veramente brutto stesso no sense della sede orginaria 2 facciate diverse che parlando da architetto non si possono proprio vedere, la stessa gente che dice questo poi sarà il classico che si farà una foto in gae aulenti e citylife e la posterà, si vedono le differenze archittettoniche, proposte nel 2005 per Expo, e cercate di spacciare e rubata idea di chi costruisce oggi questi palazzi tozzi e anonimi.

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