Salerno | Dal Consiglio di Stato il via libera all’ampliamento dell’aeroporto

Ci sono voluti nove mesi di attesa per dare il via libera al masterplan per l’ampliamento dell’aeroporto di Salerno. Lo scorso febbraio il TAR aveva accolto il ricorso presentato da 13 cittadini del comune di Pontecagnano che lamentavano l’irregolarità delle procedure relative alle autorizzazioni, sospendendo la gara per la prima fase di lavori dal valore di 25 milioni. Pochi giorni fa, tuttavia, il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza con un parere definitivo sulla vicenda definendo tutte le operazioni effettuate come legittime.

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9 commenti su “Salerno | Dal Consiglio di Stato il via libera all’ampliamento dell’aeroporto”

  1. La posizione dell’aeroporto di Salerno-Pontecagnano è strategica per lo sviluppo socio-economico di Campania Meridionale e Lucania Ponente.
    Dovrebbe essere hub multimodale in grado di accogliere e distribuire rapidamente i viaggiatori (sopratutto turisti) su un territorio a forte vocazione turistica. Per questo obiettivo strategico sarebbe fondamentale realizzare una stazione ferroviaria di interscambio aereo-treno sul modello di Zurigo-Kloten o Lione-Saint Exupery.

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    • “sarebbe fondamentale realizzare una stazione ferroviaria di interscambio aereo-treno sul modello di Zurigo-Kloten o Lione-Saint Exupery.”

      Corretto, ma a Napoli… Salerno è un bacino troppo piccolo per un aeroporto che non viva solo di sussidi pubblici alle low cost…

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      • L’idea di un hub multimodale rientrerebbe necessariamente in un “Master Plan” per lo sviluppo soco-economico del territorio citato basato sul turismo. Un obiettivo fondamentale sarebbe quello di portare milioni di turisti distribuiti nell’arco dell’anno e non concentrati in due mesi o poco più. In tal senso l’aeroporto sarebbe economicamente sostenibile.
        L’accessibilità turistica dovrebbe essere affrontata seriamente rivedendo l’organizzazione dei trasporti di Campania Meridionale e Lucania Ponente.
        L’aeroporto “hub multimodale” sarebbe la base sulla quale rivedere questa organizzazione unitamente a ciò che già prevede il PNNR.

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        • … infatti, credo che l’attuale progetto che vede il prolungamento del servizio ferroviario metropolitano di Salerno all’aeroporto sia molto poco ambizioso. Si considera di portare I viaggiatori alla stazione di Salerno mentre si avrebbe già a disposizione le linee Salerno-Reggio Calabria e Salerno-Taranto sulle quali far viaggiare in modo sostenibile cittadini del territorio e soprattutto tanti auspicati turisti.

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      • Il bacino di influenza dell’aeroporto di Salerno sarebbe ampio e certo: Cilento, Vallo di Diano e Lagonegrese, Provincia di Potenza e Nord Cosenza.
        Tutte zone queste che dovrebbero beneficiare di una importante riorganizzazione del trasporto ferroviario conseguente all’avvento della nuova infrastruttura Alta Velocità/Alta Capacità Salerno-Reggio C.
        La ferrovia quindi, ben connessa con l’aeroporto, sarebbe il mix catalizzatore di sviluppo socio-economico di un territorio ampio compreso nel triangolo Salerno-Potenza-Cosenza.
        A buon titolo rinominerei l’aeroporto di Salerno “Ponte del Tirreno”!!!

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        • Facciamo due conti:
          Tutta la provincia di Salerno sono 1milione di abitanti
          Tutta la Basilicata 600.000
          La provincia di Cosenza 700.000
          Mettiamoci anche Crotone e Catanzaro sono altri 500.000

          E’ un bacino di meno di 3 milioni di abitanti. 3.400.000 se la forzi e ci metti Avellino.

          Abbastanza per tenere in piedii un aeroporto a.. 80km dall’aeroporto di Napoli? E considerato che sia Salerno che pure Napoli son connesse alla rete dell’alta velocità?

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          • …. parliamo di sviluppo socio-economico legato molto al turismo internazionale …. come è già stato scritto in precedenza.
            La coesistenza di due aeroporti relativamente vicini è possibilissima considerando che sussistono distinte aree di influenza attrattrici/generatrici di mobilità con un potenziale di crescita del turismo enorme. Ci sono poi esempi concreti di coesistenza come Bari-Brindisi. Salerno Aeroporto avrebbe poi un vantaggio competitivo da giocarsi proprio come hub di interscambio intermodale aereo/treno senza eguali in Italia al momento in relazione alla tipologia di traffico ferroviario (TAV, IC, Regionale)

    • La proliferazione dei piccoli aeroporti di provincia, che nasce da una distorta visione logistica e dalle brame campanilistiche assecondate dal clientelismo politico, è un fattore socio-economico regressivo. L’incapacità di capire le dinamiche del trasporto aereo perdura e fa danni a tutto il sistema.

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      • Si, il proliferare di piccoli aeroporti di provincia manifesta una scarsa capacità di pianificazione strategica delle reti di trasporto regionali multimodali che dovrebbero essere perfettamente interconnesse con la rete nazionale secondo corrette logiche trasportistiche.
        Nel caso “Campania” siamo difronte ad un limite oggettivo della capacità operativa di Capodichino, aeroporto con una forte vocazione internazionale così come è quella turistica di buona parte della Regione con distretti ancora da sviluppare (Cilento, Vallo di Diano, Alburni).
        Mi sembra logico utilizzare in questo daso le potenzialità di un “aeroporto di provincia” in grado di ampliare di 4/6 milioni di passeggeri/anno la capacità di Capodichino, rendendo accessibili dall’Europa territori altrimenti poco attrattivi (aggiungerei quindi anche buona parte della Basilicata e della Costa dei Cedri). Importante però quanto si è già scritto nei commenti precedenti sulla necessità di realizzare una interconnessione efficace Aereo-Treno e con nuovi servizi ferroviari regionali verso Sapri/Maratea/Scalea, Potenza/Matera, Vallo di Diano/Certosa di Padula /Lagonegro.

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