Milano | Porta Venezia – Istallato il “conta bici”

Dopo aver realizzato le ciclabili su ambo i lati di Corso Buenos Aires, ecco che per controllare se le corsie preferenziali siano utilizzate, sono stati istallati degli apparecchi provvisori per contare quanti passaggi avvengono.

La ciclabile realizzata tra il marciapiede e le auto parcheggiate (spostate a loro volta di un paio di metri) nei mesi primaverili, ha riscosso molto successo da parte dei ciclisti, numerosi a servirsene, e sollevato parecchie proteste da parte degli automobilisti che sono ora costretti a percorrere il corso in una corsia per senso di marcia (in precedenza ve n’erano due, seppure la doppia fila fosse la regola).

A questo punto attenderemo il verdetto dei conta bici che sarà divulgato dal Comune quanto prima. Probabilmente confermerà i risultati molto buoni registrati dalla ricerca di Ciclobby che vede gli utenti più che raddoppiati rispetto all’anno scorso.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

20 commenti su “Milano | Porta Venezia – Istallato il “conta bici””

  1. Non so se registrerà gli stessi ottimi risultati dato che siamo ancora in zona rossa e i movimenti sono molto limitati (il censimento di Ciclobby se non erro è stato fatto quando ancora non eravamo ritornati in quarantena). E’ però indiscutibile il grande successo di questo intervento. Si spera che diventi definitiva, aumentando magari anche le alberature.

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  2. Triste che si debba mettere un conta bici per validare quello che è la normalità negli altri paese d’Europa, le piste ciclabili.
    Ovviamente poi inpazzeranno i commenti da 4 soldi: così poche? Così tante? Ovvio è inverno… Hanno imbrogliato i conteggi (Trump style) Ma le auto chi sconta…bla bla bla…
    Diamo spazio anche alle bici e mettiamoci a pari del resto del mondo civile!

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        • Io spero proprio di sì perché chiudere piazza castello avrebbe senso con un intervento per renderla perdonabile perché così non si può vedere.

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      • Queste ciclabili sono una vera ma na dal cielo per circolare nel centro città e speriamo che presto ne vengano sviluppate di nuove. Si può fare con pochi investimenti anche se personalmente penso che sulle vie di scorrimento andrebbero messe in protezione. Mi spiace per anonimo delle 22.26 ma nessun sindaco con sale in zucca le toglierà mai…

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  3. Il contabici, elettronico e fatto meglio, c’è da almeno 10 anni poco più avanti, a Porta Venezia verso Palestro. Si vedono i dati su uno schermo.

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    • Si peccato però che funzioni bene solo da Porta venezia verso il centro. Nell’altra direzione è nascosto da un’impalcatura e conta metà delle bici che passano.
      Hanno messo un contabici anche su viale Monza che spesso è inaccessibile causa auto in doppia fila.
      Comunque basta incentivare un po’ la mobilità ciclabile e i ciclisti arrivano, è indubbio. E sono indubbi i vantaggi di una città ciclabile rispetto a una città a misura di auto-smog-parcheggi-rumore.

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  4. Ma installato così male e senza protezione non verrà subito distrutto dai soliti vandali? È come con i treni. Compriamo treni regionali da 20 milioni e poi non abbiamo le rimesse addatte per proteggerli di notte.

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  5. Non vedo l’ora che salga Salvini cosi tolgono queste ciclabili inutili, e costruiscono un bel pacheggio in san babila cosi possiamo andare a fare compere di oggetti ingombranti in vittorio emanuele

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    • Fidati… Salvini non è un pirla come te. Se mai dovesse conquistare la città non avrà alcuna intenzione di togliere le ciclabili e far tornare Milano a 10 anni fa. Il tuo pensiero è sicuramente quello di qualcuno che in primis non ha mai girato il mondo per vedere come può essere migliore la qualità della vita in qualsiasi altra metropoli europea e secondo il pensiero di un che probabilmente a Milano neanche ci abita. Dico bene ? 😜

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  6. Facendola tutti i giorni in bici, devo dire che ho notato che alcuni di quei tubini sono stati scollegati, e ho il sospetto su una categoria… che si sta lamentando della pista e per dispetto sta parcheggiando i propri mezzi sul marciapiede.

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    • Non esiste categoria più pericolosa per i ciclisti dei tassinari. E quelli su corso B. Aires sono i peggiori. A volte mi chiedo cos’abbiano nella testa, fanno apposta a sorpassarti facendoti il pelo, superarti per poi frenarti davanti, stringerti in curva o parcheggiare sulle ciclabili. Si credono padroni della città. Tanto tra un po’ arriveremo a corso Buenos Aires pedonalizzato, è inevitabile, fatevene una ragione.

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        • Se i commercianti di Buenos Aires vorranno sopravvivere dovranno pretendere che si migliori la qualità dell’esperienza di shopping. È la qualità dell’esperienza di fare shopping in un’autostrada urbana non è delle migliori.

          Ma è vero, può essere che dovrà chiudere anche l’ultimo dei negozi prima che lo si capisca.

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          • Non serve pedonalizzazione totale.

            Basta raddoppio marciapiedi con dehor dove adesso si fa a cazzotti per passare a piedi.

            Insomma un normalissimo boulevard parigino.

            Ma a milano ci sono gli imbruttiti e non i francesi quindi al posto di fiori e caffè c’è smog e rumore di automobili

            Ci arriveremo pure noi alla fine con un cambiamento antropologico.

          • Corso buenos aures è la strada che ti porta a Monza e verso la tangenziale est, è fisicamente impossibile pedonalizzarla

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